Capitolo 10

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Levi's Pov

Quando riapro gli occhi vengo accecato dalla luce, quindi li richiudo immediatamente. 
Dopo alcuni istanti li riapro lentamente e mi guardo attorno; sono nella mia stanza e senza dubbio è giorno inoltrato.
Sento la testa martellarmi di dolore, così chiudo nuovamente gli occhi nella speranza che si calmi, fino a quando non sento un panno fresco sulla fronte e un tocco leggero sulle guance.
Riapro gli occhi e il mio sguardo incontra quello smeraldino che tanto mi piace; il moccioso mi sorride, ma riesco a scorgere nei suoi occhi tanta preoccupazione.
Cerco di mettermi a sedere ma sono molto debole e mi gira la testa.
"stai sdraiato, devi riposarti" la voce di Eren è dolce e preoccupata, sembra quasi quella di una madre.
Lo guardo, è molto preoccupato anche se sono sicuro che sta mostrando solo una parte delle sue emozioni, così per evitare di farlo preoccupare ulteriormente faccio come mi ha detto, sdraiandomi nuovamente.
Lui si siede sul letto affianco a me e inizia ad accarezzarmi dolcemente; sento le palpebre farsi più pesanti ogni secondo che passa e la mano di Eren che mi accarezza non è per niente d'aiuto, così lentamente mi addormento.
Quando mi sveglio per la seconda volta sono da solo in stanza; ora mi sento molto meglio di prima, il mal di testa è diventato più lieve e mi sento meno debole.
Rimango sdraiato per vari minuti che mi sembrano infiniti; attorno a me c'è silenzio, ma riesco a sentire i passi di Eren in lontananza.
Non ho idea di cosa stia facendo, sono curioso ma, per la prima volta in vita mia, non ho voglia di alzarmi da questo letto.
Mi giro lateralmente e guardo fuori dalla finestra, rispetto a prima è meno luminoso ma c'è ancora il sole anche se la sua luce è piuttosto debole.
Sono immerso nei miei pensieri quando sento la porta della camera aprirsi; mi volto verso di essa e vedo il moccioso che entra, mi osserva con i suoi occhi smeraldini e quando vede che sono sveglio sul suo volto compare un sorriso.
Mi viene vicino e si siede sul letto vicino a me; stiamo in silenzio per vari istanti, poi decido di rompere il silenzio "come sono arrivato qua?" da quel che mi ricordo ero al parco sotto la pioggia e non penso di essere riuscito ad arrivare fin qua da solo visto quanto mi sento debole. La sua risposta conferma il mio pensiero "una ragazza che passava di là ti ha visto e ha chiamato il primo numero che ha trovato in rubrica" si ferma un istante, se non mi sbaglio il primo numero che ho in rubrica è il suo; lo guardo e leggo nei suoi occhi tutta la preoccupazione che ha provato mentre lui riprende a parlare "sei stato uno stupido..."
La sua voce è debole e trema, i suoi occhi sono lucidi e una lacrima gli scende lungo una guancia; guardo Eren, mi sento in colpa, sapevo che se fossi rimasto sotto la pioggia per tanto tempo mi sarei ammalato, sono sempre stato debole di salute, ma ciononostante me ne sono fregato, facendo preoccupare il mio moccioso.
Mi metto a sedere e lo stringo dolcemente a me.
Lentamente il suo pianto aumenta fino a quando non diventa un pianto disperato; dice delle frasi sconnesse fra loro e riesco a sentire le parole "ho avuto paura...di perderti..." appena le sento il mio senso di colpa aumenta, non pensavo di averlo fatto preoccupare così tanto; lo stringo un po' più forte a me e lentamente si calma.
Anche dopo che si è tranquillizzato restiamo abbracciati per vario tempo; mi sembrano passati dei secoli dall'ultima volta che siamo rimasti così e mi ero quasi dimenticato di quanto fossero belli i suoi abbracci.
A un certo punto il mio stomaco brontola, interrompendo il momento magico che si era creato; Eren si alza e dice "resta qui, ti porto del cibo" io annuisco e lui esce dalla stanza.
Mi appoggio con la schiena al muro e guardo l'ora, sono quasi le otto di mattina, questo vuol dire che ho dormito quasi un giorno intero; sospiro, tutto quello che avevo in mente di fare in questi giorni di sospensione non posso farlo, o almeno non nel modo che avevo progettato.
Mi alzo e prendo il quaderno dove avevo scritto le cose da fare, mi siedo nuovamente sul letto e, intanto che aspetto da mangiare, mi metto a modificare i miei progetti.
Quando arriva Eren sono così immerso nei miei pensieri da non accorgermene, fino a quando non si siede affianco a me.
Mangio velocemente intanto che il moccioso parla; ero davvero affamato ed era da tanto che non succedeva, per tutto il tempo in cui mangio il ragazzo dagli occhi smeraldini mi osserva. Quando finisco di mangiare porta in cucina i piatti e torna in camera.
Lo tiro per un braccio e lui cade sopra di me; gli metto le braccia attorno alla vita, lo stringo a me mentre lui arrossisce e dice "c-che stai facendo?! L-lasciami andare..."
La sua voce è una via di mezzo fra l'imbarazzato e l'agitato, il che mi fa ridacchiare e con voce divertita gli rispondo "restiamo così, non ti faccio niente di male"
Sento che si rilassa leggermente e si arrende sotto la mia presa, lasciando un sospiro rumoroso "e va bene"
Sorrido, sapevo che avrebbe ceduto, ormai so come comportarmi per farlo calmare e tranquillizzare.
Avvicino il mio volto al suo e gli do un bacio sulla guancia, facendolo arrossire ancora di più; mi diverte vederlo così timido, mi fa eccitare, così gli do un bacio sulla mandibola, per poi scendere lungo il collo, facendolo arrossire sempre di più, ma in fondo so che gli piacciono.
Mi avvicino al suo orecchio e glielo mordicchio dolcemente; lo vedo diventare più rosso di prima e velocemente si allontana da me.
Si alza e dice "è meglio se riposi ancora" noto subito che la sua voce è agitata, lo osservo alcuni istanti e poi lui esce dalla stanza.
Sorrido leggermente, non mi aspettavo una reazione del genere ma devo ammettere che non mi dispiace affatto, anzi è lo rifarei altre mille volte.




*angolino dell'autrice: ed eccomi tornata! Perdonate la mia lunga assenza, cercherò di essere un po' più costante e scrivere almeno un capitolo a settimana anche se so che comunque sarebbe poco visto che è finita la scuola. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, è sempre bello leggere i vostri commenti. E vi ringrazio perché siamo arrivati a 4.2 K di letture, non mi sarei mai aspettata di raggiungerle così velocemente! Ci sentiamo nel prossimo capitolo, a presto.


Sei il mio piccolo stupido (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora