Capitolo 19

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Levi's Pov

Sono immerso in un'oscurità senza fine, una donna è in piedi difronte a me, riesco a vederne solo i contorni ma non so dire che volto abbia o come sia vestita.
"Scegli Levi, se andrai lo perderai per sempre ma se resterai lo odierai. Coraggio Levi scegli, ormai non hai più tempo, ti mancano pochi giorni e dovrai dare una risposta definitiva. Ti stanno aspettando tutti, quindi cosa scegli? Preferisci perdere il tuo amato o odiarlo per sempre?"
La sua voce fa quasi paura, è una voce che ha una nota demoniaca ma allo stesso tempo è molto persuasiva.
"Non importa quale sarà la tua scelta, voi vi separerete comunque" la donna scoppia a ridere, poi si allontana velocemente, tutto intorno a me si fa nero e io mi risveglio nel mio letto.
Ho un forte mal di testa, mi sento molto ansioso e addosso ho una brutta sensazione. 
Guardo l'ora, sono solo le cinque ma decido di alzarmi lo stesso; so che anche se provassi a dormire ancora non ci riuscirei, quel sogno mi ha scosso profondamente e poi questo mal di testa non mi sarebbe per niente d'aiuto.
Mi metto a sedere e appoggio la testa al muro, mi fa davvero male, probabilmente in quest'ultimo periodo ho accumulato molto stress.
Mi alzo e vado alla scrivania, sopra ai libri di scuola c'è appoggiata la lettera che mi aveva dato Erwin tempo fa; la prendo in mano un'altra volta e vado alla finestra, la apro e mi appoggio con i gomiti sul davanzale, chiudendo gli occhi e lasciando che il vento freddo mi accarezzi il volto, dandomi un po' di sollievo dal mal di testa.
Stringo la busta e sospiro, oggi è il compleanno di Eren e ho deciso che gliene avrei parlato sta sera.
Spero di star facendo la scelta giusta, ma comunque so che non la prenderà bene qualsiasi scelta io faccia.
Guardo la lettera alcuni istanti, poi mi allontano dalla finestra, la getto sulla scrivania e vado a farmi una doccia.
Me la prendo con tutta calma; rimango nella doccia più del solito, sono talmente sovrappensiero che mi sono anche dimenticato di prendere i vestiti, così mi asciugo in fretta e vado in camera a vestirmi.
Il resto del tempo lo passo a studiare, oggi ho un paio di verifiche ed interrogazioni ma sono certo che andranno bene.
Arriva l'ora di uscire, così sistemo velocemente le ultime cose ed esco, oggi devo passare a prendere Eren così sono uscito prima del solito.
Cammino veloce, attorno a me tutto tace, le strade sono ancora vuote, anche se ogni tanto si vede qualche persona in lontananza e il sole non è ancora sorto del tutto.
Per essere fine marzo fa ancora piuttosto freddo, così mi stringo meglio nella giacca e aumento la velocità del mio passo.
In pochi minuti arrivo a casa del moccioso, suono il campanello e mi metto ad aspettarlo al solito posto; aspetto per alcuni minuti e poi lo vedo arrivare di corsa, mi sorride e quando è abbastanza vicino mi salta addosso per poi stringermi in un abbraccio.
"Buongiorno Levi" la sua voce è allegra e lascia trasparire tutta la sua felicità; mi stacco da quell'abbraccio e dico "non urlare già di prima mattina, ho mal di testa" la mia voce risulta più seccata di quanto io non lo sia in realtà, ma il moccioso non sembra rimanerci particolarmente male, anche se come risposta ottengo solo un cenno del capo.
Lo prendo per mano e iniziamo a camminare, per il tragitto non parliamo molto, più passano i minuti più sento l'ansia dentro di me che sale; arriviamo a scuola, lo accompagno alla sua aula e, quando arriva il suo amico, lo saluto per poi andare in classe.
Le lezioni si svolgono normalmente anche se per la maggior parte del tempo non ho seguito, ma posso dire con certezza che non influirà negativamente sui miei voti dal momento che so che studierò per bene le cose dai libri.
Le lezioni finiscono troppo in fretta e così mi ritrovo sulla strada del ritorno col moccioso affianco.
"Levi?...ehi Levi mi stai ascoltando?" ero talmente immerso nei miei pensieri che non mi sono nemmeno accorto che mi sta parlando e lui l'ha notato.
Ci fermiamo, mi sta osservando e sembra preoccupato.
"Scusa ero sovrappensiero, dicevi?"
Riprendo a camminare normalmente mentre sento il suo sguardo ancora su di me
"Va tutto bene?" la sua voce è preoccupata come prima, a quanto pare non sono riuscito a sembrare normale; sospiro "tsk solo perché mi sono distratto non vuol dire che ci sia qualcosa che non vada bene" lui annuisce poco convinto, mi riprende la mano e camminiamo verso casa. Per il resto del tragitto stiamo in silenzio, è come se fra di noi ci fosse una strana tensione che di solito non c'è e ora non so come affrontarla.
Arrivati a casa pranziamo velocemente e poi mi metto a dargli ripetizioni anche se con scarsi risultati, lui non è concentrato mentre io mi distraggo troppo facilmente, così decido che è arrivato il momento di parlargliene, non posso andare avanti così ancora per molto.
Prendo un respiro profondo e chiudo i libri davanti a me.
"Eren?" lo chiamo attirando la sua attenzione su di me; il mio sguardo incontra quello color smeraldo del moccioso, quello sguardo che ho sempre amato in questo momento mi sembra troppo difficile da reggere, così abbasso lo sguardo.
Prendo la lettera che avevo nascosto momentaneamente nel diario, la tolgo dalla busta e la porgo al moccioso "leggi"
Lui la prende confuso, annuisce e comincia a leggere.
Osservo il suo volto che assume varie espressioni, all'inizio è perplesso ma poi diventa una via di mezzo fra il triste, il sorpreso e il felice e quando finisce di leggerla mi guarda restituendomela. "Cosa hai intenzione di fare?"
Io lo guardo negli occhi "accetterò, andrò in America e lavorerò per questa signora"
Vedo gli occhi di Eren scurirsi e sul suo volto compare un sorriso tirato "mi fa piacere che accetti, è una buona opportunità" 
Lo osservo, sembra che sia sul punto di piangere ma allo stesso tempo sembra che non voglia farlo o almeno non davanti a me; si alza e dice "scusa ora devo andare" prende velocemente le sue cose e corre via, lasciandomi sorpreso e senza sapere come reagire.



*angolino dell'autrice: Questo capitolo è stato difficile da scrivere, ero piuttosto incerta su vari punti e non ero soddisfatta, così l'ho riscritto un paio di volte, cosa ne pensate? Mi sono accorta che siamo arrivati a 16 K letture, sono davvero felicissima, non pensavo che ci sarei arrivata e soprattutto non immaginavo di arrivarci così in fretta, perciò grazie mille a tutti. Se riesco questa settimana aggiorno ancora, ho già in mente delle idee per il prossimo capitolo. A presto ^-^


Sei il mio piccolo stupido (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora