Levi's Pov
E' una normale domenica di metà aprile, o almeno così potrebbe sembrare, ma la verità è che oggi sarà una giornata difficile; il moccioso mi ha invitato a pranzare a casa sua perché mi vuole far conoscere la sua famiglia, o meglio sua madre vuole conoscermi dal momento che Eren le ha detto che stiamo insieme.
Visto da fuori sembro calmo come sempre, ma la verità è che dentro di me mi sento agitato, infondo per me questa è la prima volta che vado a casa di qualcuno.
Mi sono svegliato di buon'ora, almeno prima di andare posso sistemare un po' e di studiare senza rischiare di arrivare in ritardo.
Il tempo passa velocemente e così è già arrivato il momento di prepararmi; vado in bagno e mi svesto, per poi infilarmi in doccia e aprire il getto dell'acqua fredda, mi ci infilo sotto e ci rimango per alcuni minuti, poi mi insapono accuratamente e mi risciacquo.
Dopo aver chiuso il getto dell'acqua esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e mi avvolgo un asciugamano in vita, per poi andare nella mia stanza e decidere cosa mettermi; alla fine opto per un paio di pantaloni neri e una camicia bianca.
Mi vesto velocemente, finisco di sistemare le ultime cose ed esco; cammino in fretta, non curandomi delle persone che mi stanno attorno mentre sento dentro di me l'ansia che sta salendo, ma è strano infatti non mi capita spesso.
Arrivo a casa del moccioso, davanti al campanello esito alcuni istanti, poi faccio un respiro profondo e lo suono.
Aspetto alcuni istanti, poi sento il rumore della chiave che gira nella serratura e qualche secondo dopo la porta si apre; intravedo due occhi verdi ma non ho il tempo di osservarli che sento qualcuno che mi abbraccia mentre una voce dice "Leviii"
Dalla sua voce riesco a capire quanto sia felice ma allo stesso tempo posso dire che è in ansia, l'ho notato soprattutto da come mi si è gettato addosso, anche se di poco è differente dal solito; "Eren fallo entrare" mi accorgo solo ora che sulla porta è arrivata la madre del moccioso, probabilmente se non parlava non l'avrei notata ancora per un po'.
Faccio un cenno di saluto e mi soffermo alcuni istanti ad osservarla; non è molto alta, ha i capelli neri e gli occhi castani, se la si guarda di sfuggita si direbbe che non assomiglia per niente al figlio, ma guardandola con attenzione si può notare che hanno la stessa forma degli occhi e anche i lineamenti del volto sono molto simili.
Eren si allontana da me di qualche passo e mi fa entrare, mi fa fare un breve giro della casa e poi mi fa sedere in cucina; mentre la madre di Eren cucina noi ci mettiamo a parlare e apparecchiamo.
Il moccioso oggi parla meno del solito ma in compenso sua madre mi fa un sacco di domande a cui sono costretto a rispondere ma, per mia fortuna, non fa nessuna domanda personale.
La madre del moccioso finisce di preparare, ci sediamo a tavola quando in cucina arriva una ragazza che attira la mia attenzione.
Eren le sorride e dice "Levi lei è mia sorella Mikasa"
Il mio sguardo si sposta nuovamente su di lei, mi sta osservando anche lei; la squadro per alcuni secondi, è alta, ha i capelli corvini e gli occhi neri, inoltre di carattere sembra completamente diversa dal fratello, infatti riesco a capire subito che è una ragazza riservata.
Senza dire una parola si siede a tavola mentre iniziamo a mangiare; la madre del moccioso ha preparato la pizza e devo ammettere che è davvero buona.
Per tutta la durata del pranzo Mikasa non parla ciononostante il tempo trascorre in modo piacevole, fra Eren e sua madre riescono quasi a strapparmi un sorriso.
Finiamo di mangiare e la sorella di Eren si alza.
"Non mi piaci. Non ti lascerò il mio fratellino" la sua voce è dura, con una nota di disprezzo e mi rivolge uno sguardo che infondo ha una nota d'odio, poi se ne va.
Guardo il moccioso, sembra arrabbiato, non dice nulla e guarda nel punto dove prima c'era sua sorella.
Sua madre si scusa immediatamente per il comportamento della figlia, sembra davvero dispiaciuta e non sa più come scusarsi, anche se le ho ripetuto più volte che non mi importa di come si è comportata.
Sparecchiamo la tavola e poi il moccioso mi porta in camera sua.
Chiude la porta e si siede sul letto; mi guardo attorno, è una bella stanza anche se non è molto ordinata ma avevo immaginato che Eren non fosse come me; le pareti sono di un azzurro chiaro, lungo ad esse ci sono due armadi e affianco una scrivania con su una pila di libri e quaderni; davanti alla scrivania è stata messa una sedia, di quelle in plastica con le rotelle, mente dall'altra parte della stanza c'è il letto con affianco un comodino e, poco distante da essi, si trova la finestra.
Sposto nuovamente la mia attenzione su Eren, anche lui mi sta osservando; abbassa lo sguardo e da come si comporta sembra che deve dirmi qualcosa, in effetti è stato strano da quando sua sorella è intervenuta e ha detto quella cosa.
Lo osservo in silenzio ancora alcuni istanti poi lui dice "Levi...scusa per come si è comportata mia sorella...volevo solo dirti che anche se lei non ti accetta io voglio stare con te, non mi importa di quello che pensa lei, devi piacere a me non a Mikasa" ora le sue guance sono diventate rosse, mentre il suo sguardo è imbarazzato e sfugge al mio.
Mi avvicino a lui, gli metto una mano sulla guancia, alzandogli leggermente il volto e lo bacio; quando mi stacco vedo che è ancora più rosso di prima ma sul suo volto c'è il suo solito meraviglioso sorriso, ora sono sicuro che è tornato alla normalità.
Il resto del pomeriggio trascorre abbastanza tranquillo, studiamo e ci scambiamo qualche bacio qua e là.
Arriva il momento di andare, così saluto e ringrazio la madre di Eren e poi, assieme al moccioso, usciamo di casa; ha insistito a tutti i costi per accompagnarmi, anche se gli ho ripetuto più volte che non era necessario.
Camminiamo come al solito tenendoci per mano, in meno di mezz'ora arriviamo a casa mia e ci salutiamo con alcuni baci; prima di entrare aspetto di non vederlo più.
Il resto della serata trascorre come il solito e, quando è il momento di dormire, mi addormento senza problemi.
*angolino dell'autrice: scusatemi! So che settimana scorsa non ho aggiornato e sono davvero dispiaciuta ma ho avuto vari impegni e anche qualche problemino. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere se è stato di vostro gradimento o no. Ci sentiamo presto e grazie per tutto.
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Sei il mio piccolo stupido (Ereri)
FanfictionEren, un ragazzo di seconda superiore, e Levi, un ragazzo di quinta superiore, entrambi molto diversi dall'altro, si incontrano per puro caso nei corridoi delle scuola; un giorno un prof obbligherà Levi a dare ripetizioni ad Eren; cosa succederà fra...