Capitolo 2

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Denise's pov
In questo tempo,soprattutto la scuola,è stata trascurata. Non ho avuto la minima voglia di studiare,solo perché niente mi interessava,più di riavere Christian. Adesso però,lui ha dimenticato la mia esistenza. Solo la mia, cavolo! Non ricorda nulla di tutto quello che è successo, di tutti i casini che abbiamo combinato. Siamo due disastri che insieme formano qualcosa di unico..o almeno,formavano. Non so in che modo devo fare,per far sì che a Christian ritorni la memoria. Mi odia. Senza che io gli abbia fatto niente. Ovviamente questi pensieri li posso avere solo io,nell'ora di scienze,quando si ha verifica e non ho iniziato a fare niente,solo a pensare. Così,suona l'inizio dell'intervallo e io non ho neanche scritto il nome sul foglio. Solo a me capitano certe cose. A quel punto, consegno senza neanche guardare in faccia il professore e subito dopo,esco dalla classe. Non rientrerò fino alla fine della ricreazione.
:"Ciao Diderot" mi sento dire da Matteo che si avvicina lentamente a me. :"Diderot?!" gli chiedo confusa. Lui ride e subito mi risponde. :"Sì,beh,il settecentista Denis Diderot. Dico così perché il nome "Denis" si avvicina al tuo. Lo so,è una cretinata,scusa." mi dice mettendosi una mano dietro al collo. :"No,tranquillo,anzi grazie per aver pensato a me." lo tranquillizzo sorridendo. :"Lo faccio sempre." mi risponde lui e a in quel momento,mi blocco. Che ha detto?! Spero stia scherzando. :"Fai sul serio?" gli domando guardandolo arrossire leggermente. :"Boh,ahaha" si mette a ridere e con lui,inizio anch'io. Spero vivamente che stia scherzando,ho già troppi problemi.
Intanto intravedo Christian parlare con una ragazza,una nuova della scuola. Non è arrivata da molto,ma lui ancora,non la conosceva. Già mi dà fastidio. Che vuole da Christian? Vabbè tanto è fidanzato. Ah,è vero..non più. Giuro che non posso più vederli parlare così animatamente,senza andare da lei e tirarle un ceffone. Poco dopo essermi convinta a farlo,suona la fine dell'ultimo momento di pace che ci è concesso e si ritorna,a tre ore ininterrotte di duro lavoro.

Christian's pov
L'unica cosa che mi è mancata,è stata la scuola,ma non per le verifiche,per le interrogazioni o il resto. Solo per la mia popolarità che non manca mai e per la ragazza nuova. Si chiama Sofia,è bellissima. Non riesco a smettere di fissarla,da quando siamo entrati in classe. Lei ogni tanto se ne accorge e mi ricambia lo sguardo;guardarsi è sempre un buon passo per poi passare all'azione. Appena tornato a scuola tutti i miei compagni mi hanno acclamato,sono mancato veramente tanto,beh,mi sembra anche scontato. Però il professore ha avuto anche la faccia tosta di farci fare due ore di fila di matematica. Se lo poteva anche risparmiare. Per fortuna,esiste la ricreazione e appena suona la campanella,gioisco dentro di me. Finito di mangiare,con calma,il mio : buonissimo,altissimo,levissimo,purissimo panino; mi accorgo che Sofia è sola vicino alla porta d'entrata della classe e mi affretto a raggiungerla,prima che possa farlo qualcun altro.
:"Ciao e piacere sono Christian." mi presento tendendole la mano. Lei la stringe e mi risponde. :"So già chi sei e anche tu lo sai,ma mi presenterò lo stesso anch'io. Il piacere è tutto mio,io sono Sofia." A questo punto non posso farle che un sorriso,che viene ricambiato,ovviamente. :"Ecco,volevo parlare proprio del tuo bellissimo nome. L'ho già detto che è un nome bellissimo?" le dico e lei si mette a ridere. Oddio,il suo sorriso. :"Sì,credo tu l'abbia già detto." mi risponde non smettendo di ridere. :"Ehh,io ho il potere più bello." le dico tirandomela un po'. :"Quale sarebbe?" mi chiede curiosa. :"Quello di farti ridere." le rispondo guardandola. Lei mi sorride e scuote la testa. :"Che c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?" le domando accennando un sorriso con l'angolo della bocca. :" No,niente,ma sono le solite parole di un dongiovanni." mi risponde mordendosi il labbro. Ahahah,non lo fare mai più. :"Sarò anche un Don Giovanni,ma non c'è ragazza che non mi cada ai piedi." le rispondo osservandola muovere i piedi nervosamente. :"Allora ti sbagli." afferma per poi rientrare in classe,per via della fine dell'intervallo. È proprio vero che quando ti diverti,il tempo vola,purtroppo!

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