Christian's pov
È martedì,uno dei miei giorni fortunati. Non so bene il perché,forse in una vita passata,sarò stato eletto presidente di martedì. O magari avrò scritto la canzone del secolo,quella che senti ogni due secondi alla radio,di martedì. Non lo so,ma adesso non mi importa,anche perché quello a cui sto pensando io,è tutta un'altra cosa. Voglio invitare Sofia ad uscire. Magari a prendere un gelato,dato che si muore dal caldo in questo periodo. Non potrà rifiutare.
All'uscita da scuola la fermo per un braccio e la faccio girare verso di me. :"Hey,sei libera questo pomeriggio?" Sono un po' in imbarazzo..dai Christian che ce la fai. Sei o non sei il migliore in queste cose? Lei accenna un sorriso. :"Beh,credo di sì,ma..perché?" Mi chiede fingendo di essere sorpresa. Se lo aspettava,anzi meglio, lo desiderava. :"Vorrei invitarti a prendere un gelato,ovviamente se hai di meglio da fare non c'è problema.." Di meglio da fare? Christian! Come puoi pensare che lei possa avere di meglio da fare? Tu sei il meglio. Il suo meglio. :"Non ho niente di meglio da fare e volentieri verrei a prendere un gelato con te." Le leggo negli occhi che è felice. È vero,siamo già usciti insieme,quella volta alla festa,ma non eravamo soli,io e lei. :"Bene,ti passo a prendere alle cinque,sarò puntuale." Le faccio l'occhiolino e mi dirigo verso lo scooter.
Alle cinque meno dieci,sono già davanti casa sua,le avevo detto che sarei arrivato puntuale,ma non in anticipo. Così,aspetto seduto che passino dieci minuti. Com'è possibile che mi piaccia così tanto questa ragazza? Ma la cosa più strana è : come posso non ricordarmi di Denise? E adesso perché sto pensando a lei? Il pomeriggio di ieri è stato così strano. Per una volta ho pensato che forse ci fosse veramente qualcosa,di diverso,che mi attirava a lei. Solo che, non sarà così unico come lei pensa, se provo la stessa cosa con Sofia,o almeno,credo. Mentre navigo nei miei pensieri,mi arriva un messaggio. "Ti sei dimenticato di dover venire?" A quel punto controllo l'orario. Sono già le cinque e venti. Com'è possibile? Sono arrivato da neanche due minuti. Non sto a pensarci su,perché ovviamente sarà arrabbiata e mi precipito a bussare alla porta di casa sua. Dopo aver bussato per due volte,mi apre una signora. Deve essere sua madre. :"Mi scusi,c'è Sofia?" le chiedo impacciato. Lei mi scruta dall'alto al basso e dopo aver fatto una smorfia,mi indica di entrare. La casa è ben arredata,anche se lo stile classico non mi è mai piaciuto. :"Sofia è in salotto." Mi avverte la madre. Io non rispondo niente e mi dirigo da lei. :"Era ora. Sei in ritardo,di troppo." Mi rimprovera appena entro nella stanza. :"Non sono in ritardo!" Sbotto soprappensiero. È vero,ma lei non lo sa. Mi guarda per un momento e poi mette le braccia conserte. :"Ma,come?! L'appuntamento era alle cinque e sono le cinque e venticinque,a quest'ora dovremmo già essere usciti." Ma perché se la prende tanto? Se fosse stata Denise,adesso non avrebbe...oh al diavolo Denise! :"Mi dispiace okay?Mi sono perso nei miei pensieri,ma ero qua fuori da già un po' di tempo. Perdonami." Ho un tono troppo supplicante. Però non voglio litigare con lei. :"Va bene,scuse accettate,ma che non si ripeta mai più." Mi dice con tono autoritario. È carina quando è arrabbiata. Anche Denise lo è,quando è arrabbiata, e arriccia il naso così...Christian! Smettila! Concentrati su Sofia!
:"Andiamo?" Mi dice riportandomi alla realtà. Io annuisco e mi avvio verso l'uscita.
Arrivati in gelateria,provo qualcosa di strano e di familiare,ma non ci bado e ordiniamo due gelati in coppetta,dello stesso gusto. Il fiordilatte è sempre stato il mio gusto preferito fin quando ero bambino e sono contento che anche a lei piaccia il mio stesso gusto. Anche se preferisco sentirmi unico. :"Bello il panorama." Commento io,della vista che abbiamo di fronte. :"Mmh,carino. Io preferisco la montagna." E pensare che stavo per dirle che abbiamo li stessi gusti. :"Ah. Io invece odio la montagna." Lei scoppia a ridere. :"Come può non piacerti? È così calma e poi c'è un'ampia distesa di foreste,per non parlare degli animali." Oh piccola,non riuscirai a convincermi che la tua montagna sia meglio del mio bellissimo mare. Mai. :"Se lo dici tu." Bisbiglio in tono freddo. Lei notandolo,inizia a guardarmi e io ricambio lo sguardo. I suoi occhi sono di un castano scuro,bellissimo. :"Hai intenzione di fissarmi in eterno?" Le chiedo sorridendo. Lei annuisce lentamente,sorridendo a sua volta e mordendosi il labbro. Che? No ti prego smettila..non resisto se continui così. :"Ti dispiace?" Continuo a sorridere come un babbeo. Lei però torna seria. :"Di cosa?" Mi chiede perplessa. Anche così è carina. È sempre carina. :"Ti dispiace smettere di morderti il labbro?" Lei ride e le escono le fossette. Dio mio. :"Intendi così.." Dice per poi continuare a mordersi le labbra. :"O forse intendi così?" Adesso inizia ad alterane un morso di labbra ed una leccata. :"Okay,okay,basta così. Mi hai già torturato abbastanza." Scoppia a ridere. E io ne approfitto di quel momento di distrazione per darle un bacio sulla guancia. Arrossisce,ma non dice nulla.
Quando la riaccompagno a casa,mi chiede se voglio entrare,ma non accetto. Sua madre mi guardava in modo strano e non voglio passare di nuovo sotto esaminazione. Così torno a casa e vado a fare quello che mi spetta di dovere,i compiti.
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Sognando di riaverti.
Romance*SEQUEL DI "SOGNANDO DI AVERTI"* Christian dopo l'incidente è entrato in coma. Rimane in questo stato per molto tempo. Denise intanto gli sta sempre accanto, non c'è un giorno in cui non lo va a trovare. Solo che dopo il risveglio del ragazzo quell'...