Christian's pov
La noia mi sta mangiando, non mi basta stare steso sul divano a guardare la televisione per poter distrarmi dalla stessa domanda che mi pongo spesso in questo periodo : cosa sarebbe successo se non avessi avuto quell'incidente? Pensarci non ha molto senso, anche perché non si può modificare il passato,e tutto quello che é successo è inevitabile. Però io a volte ci rifletto su; non avrei tutti questi problemi di vuoti di memoria. Non avrei fatto soffrire così tanto quella ragazza -della quale non mi importa molto-. Purtroppo però, non ce la faccio a non pensarci, è più forte di me, mi immagino con lei e mi vedo diverso da come sono ora. Sicuramente non mi sarei mai annoiato, perché ci sarebbe stata lei, che mi avrebbe fatto perdere ore e ore, solo a guardarla. Lei avrebbe fatto lo stesso e poi sarebbe scoppiata a ridere, dopo un po'. Mi sento stupido, perché sto pensando a lei in questo modo? La odio, ed è questo l'unico sentimento che ho sempre provato per lei da quando mi sono risvegliato, in quel letto di ospedale. Eppure adesso, stranamente, sento il bisogno di lei nella mia vita. È paradossale.
Solo il suono del campanello mi fa tornare alla normalità, e così, mi alzo dal divano lentamente e quando sento che insistono, inizio a velocizzarmi. Quando apro, Sofia mi butta le braccia al collo e mi bacia. Già, è lei la mia ragazza. L'unica "ragione della mia vita" o cose così. :"Ti devo dire una cosa." Mi annuncia sorridendo. È molto allegra oggi. Peccato non sia lo stesso per me. :"Avanti dimmi." La invoglio cercando di sembrare altrettanto felice. Intanto mi risiedo sul divano e lei fa lo stesso. :"Allora, ho organizzato un'uscita a quattro." Ma davvero? Ti prego dimmi che è una bugia, non voglio sorbirmi le battute stupide di Lorenzo e le risatine odiose di Mia. :"Non vuoi sapere con chi usciamo?" Mi chiede cercando di capire cosa ne penso. :"Lo so già e non ci tengo, grazie." Cerco di liquidare l'invito, non voglio andare a mangiare con loro o fare qualsiasi altra cosa. :"Dai, ci divertiremo, fallo per me." Mi guarda negli occhi e fa labbruccio. Non riesco a resistere quando fa così. È una ruffiana di prima categoria, ma è bellissima, per questo cedo sempre. :"E va bene, ma non voglio stare con loro a mangiare, saremmo troppo vicini e io non riesco a sopportarli molto." Le dico sbuffando. Lei mi guarda per qualche secondo e poi propone :"E se andassimo a ballare?" Ballare non è quello che avevo in mente per questa sera, ma va bene, almeno così Lorenzo e quella specie di parassita che ha come ragazza, staranno a debita distanza. :"Okay, andiamo a ballare." Lei esulta e poi mi bacia. :"Lo sai che ti amo, non è vero?" Non sono dell'umore per le smancerie, ma mi sento nell'obbligo di rispondere. :"Certo che lo so. Anch'io ti amo." Appena finisco di parlare mi bacia di nuovo. Non mi stancherei mai dei suoi baci eppure non vedo l'ora che la smetta.Denise's pov
Sono in preda al panico, il rubinetto del lavandino si è rotto e tutta l'acqua sta schizzando fuori. Sono tutta bagnata e sono anche sola in casa. I miei sono a lavoro ed io ho paura che la casa si allaghi prima del loro ritorno. L'unica persona che adesso mi viene in mente è Matteo. Solo lui può aiutarmi, sicuramente è meno disastroso di me. Così, inizio a correre alla ricerca del telefono, ma scivolo nel farlo e cado, come al mio solito. C'è acqua dappertutto e questa volta sono giustificata. Finalmente, dopo essere caduta altre due volte ed essere inciampata in cose, che non ho la più pallida idea di cosa siano, raggiungo il mio telefono. Faccio partire la chiamata e lui risponde al primo squillo.
M : Pronto, Deny?
D : Hey Matteo.
M : Tutto okay? Ti sento un po' strana.
D : Beh, se vedessi il casino che c'è in casa mia, capiresti.
M : Che è successo? Vuoi che venga da te?
È preoccupato, lo si capisce benissimo dalla voce.
D : Sì, fai in fretta, per favore.
M : Mi stai facendo preoccupare; stai tranquilla, arrivo subito.
Arriva dopo qualche minuto e io corro subito ad aprirgli -cercando di non cadere di nuovo-. Quando mi vede, rimane qualche secondo i silenzio, poi sposta lo sguardo verso l'interno della casa ed esclama :" Cos'è successo qua dentro?!" Non mi da il tempo di parlare che si avvia verso l'origine del problema. Entra nel bagno, dove l'acqua è abbastanza alta e blocca il flusso con un asciugamano. Poi si gira verso di me, che sono appoggiata alla porta e si avvicina. Mi passa una mano sulla guancia. :"Stai bene?" Mi chiede e io annuisco. In quel momento sento un brivido di freddo e inizio a tremare. Lui si toglie la giacca di pelle e me la mette sulle spalle. :"Dovremmo chiamare un idraulico, quel tampone non durerà per molto." Io lo guardo e gli sorrido. :"Grazie, mio eroe." Gli dico e lui ricambia il sorriso. :"Prego, mia principessa." Mi bacia la guancia e dopo chiama qualcuno che possa sistemare il danno. Aspettiamo per una mezz'ora abbondante e finalmente, arriva l'idraulico. In poco sistema il danno e ci lascia di nuovo da soli, in mezzo al lago di acqua che è disperso per tutta la casa. :"Dovrei sistemare tutto questo casino." Dico indicando il pavimento. :"Ti aiuto io se vuoi. Però prima ti devo dire una cosa." Mi dice con tono leggermente titubante. :"Mi devo preoccupare?" Chiedo e inizio a scrutare la sua espressione, non sembra sia angosciato, soltanto pensieroso. :"No, non devi. Ma, mi ha chiamato Sofia." Appena sento quel nome, percepisco un fuoco nel petto, perché Sofia equivale a Christian. :"Cos'è successo?" Inizio a preoccuparmi e lui se ne accorge. :"Stai tranquilla, non è successo niente. Mi ha solo chiamato per chiedermi se volevamo fare un'uscita a quattro, questa sera." Mi spiega e io tiro un sospiro di sollievo, temevo fosse successo qualcosa a Christian. :"Un'uscita a quattro? Io e te, con Sofia e Christian?" Lui annuisce. Non so bene cosa dirgli, l'ultima volta che siamo usciti con loro, ho passato tutta la serata a piangere. Però da allora, le cose sono cambiate. Adesso sto con Matteo e voglio far vedere sia a lui che a Christian, che non sono più la bambina che si piange addosso per colpa di un ragazzo senza cuore. :"Per me va bene. Per te, invece?" Gli chiedo, lui rimane stupito della mia risposta e mi risponde a sua volta, sorridendo :"Quello che va bene per te, va bene anche per me." Io lo abbraccio, è così buono con me. E pensare che se avessi scelto da subito lui, avrei evitato tutti i problemi che ho passato e sarei stata sempre felice. Intanto però, devo prepararmi mentalmente a questa sera. Devo dimostrarmi forte davanti a Christian e alla sua ragazza.
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Sognando di riaverti.
Romance*SEQUEL DI "SOGNANDO DI AVERTI"* Christian dopo l'incidente è entrato in coma. Rimane in questo stato per molto tempo. Denise intanto gli sta sempre accanto, non c'è un giorno in cui non lo va a trovare. Solo che dopo il risveglio del ragazzo quell'...