Capitolo 28

3.7K 146 39
                                    

*Tre mesi dopo*

Denise's pov
È già finito il primo anno scolastico e sta per iniziare il secondo, e io beh, non ne ho proprio voglia. Durante l'estate mi sono trasferita, con i miei, alla casa al mare e sono stata sempre chiusa in camera a guardare la TV e a mangiare gelato, andando pochissime volte in spiaggia. Mia è venuta spesso a trovarmi, incitandomi ad uscire con lei e Lorenzo, ma io non ho mai accettato, non ne ho avuto la voglia. Come non ho voglia adesso di entrare in questa scuola...la mia scuola, che mi riporta alla mente tutti i momenti brutti e tutti i momenti belli dell'anno passato. È inutile negare che tutta questa paura è provocata dal fatto che rivedrò Christian e Matteo. Non ci vediamo più da quel lontano giorno in cui mi ha chiesto di scegliere tra le due persone che mi hanno segnato di più la vita. Per questo non ho ancora deciso, e non so bene quanto tempo mi prenderò. Con quest'idea in testa entro in classe, dove la mia migliore amica mi attende sorridente. :"Buooongiorno!" Mi fa quando mi avvicino a lei. :"Ciao." Le rispondo a mia volta sorridendole. :"Pronta per questo nuovo anno scolastico??" Mi chiede con un tono così allegro che io in confronto mi sento "Lacrimosa" di Mozart. :"Più o meno, in questo periodo non sono pronta per niente." Lei fa una faccia buffa, che dovrebbe essere una faccia pensierosa, ma non è brava nelle espressioni facciali e dunque la ignoro del tutto e mi siedo agli ultimi due banchi liberi.
Dopo aver sistemato i libri sotto il banco, bussano alla porta dell'aula ed entra Matteo con il fiatone, deve aver perso l'autobus. Anche a me una volta è successo, e ad aspettare l'arrivo del successivo mi sono giocata le prime tre ore di lezione.
Lui mi si avvicina e mi fa uno strano effetto, non lo vedo da così tanto tempo. :"Posso mettermi accanto a te?" Mi chiede quando arriva vicino al mio banco. Non riesco a parlare, il mio cervello non collabora e dunque mi ritrovo ad annuire con la testa. Matteo mi sorride e si accomoda.
Le prime due ore volano ed io non ho ancora avuto modo di parlare con il mio compagno di banco. Per fortuna è appena suonata la ricreazione ed ho un po' di tempo libero.
:"È da un po' che non ci vediamo." Gli dico voltandomi nella sua direzione. :"Eh già; mi dispiace di averti piantata in asso in quel modo, ma avevo i miei motivi e spero che tu mi abbia perdonato." Aggrotto le sopracciglia e penso a qualcosa da dire. Non pensavo cacciasse così presto questo discorso. :"In effetti sì, ti ho perdonato, sai, dopo quello che è successo ho avuto molto tempo per pensare ed ho capito che hai fatto bene a mettermi davanti una scelta, anch'io se fossi stata nei tuoi panni avrei fatto lo stesso." Gli dico tutto d'un fiato, non ho fatto una scelta e per questo ho bisogno che capisca che ha fatto bene, ma che questo non lo deve più preoccupare, io e Christian abbiamo deciso di rimanere amici, ma di vederci poco, anche perché non voglio creare problemi con Sofia. :"Lo so, ma forse ho sbagliato, così su due piedi, non avrei dovuto, ti ho fatto stare male, io che ti avevo promesso che non l'avrei mai fatto. Per colpa della mia scelta, sicuramente non vorrai più avere niente a che fare con me e non vorrai neanche essere mia amica.." Dice con lo sguardo rivolto verso il basso, mi sta facendo sentire veramente in colpa. :"Certo che voglio essere tua amica..anche se lo sai bene, che potremmo essere più che amici." Gli prendo le mani e gli sorrido, lui ricambia. :"No Denise, scusa, ma..io sono fidanzato..." Che cosa? Cosa ho appena sentito?! :"Scusa?? Vieni da me e fai tutto il carino chiedendo di farti perdonare e poi mi vieni a dire che sei fidanzato? Ma tu la coerenza zero proprio?" Gli grido in faccia lasciandogli le mani. :"Infatti ho specificato usando il termine amica, quest'estate ho conosciuto una ragazza e dato che la nostra storia ormai era finita e che era inutile lottare per il tuo amore, mi sono messo con lei. Rimane il fatto che però, Denise, io ti voglio bene lo stesso e vorrei che rimanessimo almeno amici." Da una parte ha ragione, noi non stavamo più insieme e lui era libero di mettersi con chi voleva, come lo ero io, per questo devo accettarlo e cercare di essergli amica. :"Sì scusa, ne avevi tutto il diritto e la mia reazione è stata un po' esagerata, solo che mi fa strano saperti fidanzato con un'altra ragazza. Sono contenta per voi e sì, mi piacerebbe rimanere tua amica." Lui mi abbraccia e io ricambio.
Uscita dall'aula prima del suono della campanella, mi avvio verso il bagno, correndo per sbrigarmi. Nel correre però sbatto contro un ragazzo che mi ferma per un braccio e che mi mette una mano sugli occhi, per non farmi vedere. Se è Matteo che si è pentito, giuro che gli tiro uno schiaffo. Ma quando mi bacia, capisco subito chi è, il sapore alla menta della sua bocca è ineguale e da questo capisco che forse, non tutto quello che è perso, lo è veramente.

Sognando di riaverti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora