"Malfoy. Volevo dire Malfoy."
Si giustificò Hermione non sapendo cos'altro fare. "Non perdiamo tempo con questi due idioti, vieni Herm"
Disse Ginny lasciando Harry, Ron, Blaise e Draco lì a insultarsi a vicenda.
"Che ti prende?" Chiese infine la rossa.
Hermione si mise le mani nei capelli disorientata. "Io..non lo so! Mi succedono cose, e poi nessuno se le ricorda. Non ci capisco più niente."
Sussurró Hermione in risposta sedendosi sull'erba.
"Che ne dici di raccontarmi?"
Propose Ginny sedendosi affianco a lei.
Hermione annuì leggermente e le raccontò per filo e per segno quello che le sembrava fosse accaduto negli ultimi mesi.
"Quindi, mi stai dicendo che hai probabilmente sognato una cosa così dettagliata? Tra l'altro riguardante una presunta storia tra te e il furetto?"
Chiese ancora la rossa incredula. "A quanto pare.."
Sussurró Hermione.
"Io penso che non sia possibile. Insomma, se quello che mi hai raccontato é giusto, credo sia troppo dettagliato" Sospirò Ginny. "Tu che dici allora?"
Chiese la Grifondoro piú grande non sapendo piú cosa pensare.
"Un incantesimo? Oblivion ad esempio.." Rispose la rossa.
Hermione rifletté.
"Allora perché su di me non avrebbe avuto effetto?"
Chiese alzando gli occhi al cielo.
"Magari l'ha fatto di proposito. Voleva che solo tu ricordassi qualcosa di così compromettente per la sua reputazione."
Disse paziente Ginny con una scrollata di spalle.
Hermione sospiró. La versione della piccola Weasley era sicuramente più probabile della sua, ma perché? Perché l'aveva fatto dopo tutto quello che avevano avuto?Le lezioni quella mattina furono veloci, e a fortuna di Hermione nessuna fu con i Serpeverde, fin quando non arrivò l'ora di pranzo. Lì dovette costringere i suoi occhi a non fissare il posto dall'altra parte della sala occupato da Malfoy.
Continuava a non capire.
Come era possibile?
La parte che più la preoccupava era che ormai si ere così abituata a quella 'situazione' che non sapeva più come sarebbe stato non potergli lanciare sguardi pieni di significato, o sorrisi a vuoto. Immersa nei pensieri non si accorse che il suo sguardo era caduto proprio lá dove non doveva, e che il diretto interessato se ne era accorto.
Il biondo in questione cercava di ignorare lo sguardo perforatrice della Granger, ma era quasi impossibile così si ritrovò a doverla fissare a sua volta.
Quando improvvisamente il ragazzo che inizialmente sembrava talmente assorto dai suoi pensieri da non ascoltare altro, lasciò cadere pesantemente le posate che aveva in mano e si diresse verso l'uscita della Sala Grande.
"Miseriaccia Hermione! Mi stai ascoltando?"
Disse Ron agitando le braccia davanti alla faccia della ragazza. Quest'ultima sbatté velocemente gli occhi come per uscire da quella specie di trance che aveva legato lei e Draco pochi attimi prima,
e si riprese.
"S-scusate non mi sento tanto bene."
Disse scavalcando a sua volta la panca e dirigendosi lá dove poco prima il biondo era uscito.
"Lo dicevo io che ultimamente è strana." Sentí dire da Ron alle sue spalle. Non si voltò, semplicemente continuò a camminare. Non sapeva dove stava andando, ma era giunta alla conclusione che doveva capire.
E per capire doveva chiedere.Eeehiiii spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento(?) cos ahaha, spero vi sia piaciuto e cercherò di aggiornare più spesso.
intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questoo!
Buonanotte <3
STAI LEGGENDO
Obliviate
FanfictionTratto dalla storia: "Credevo che tu..." Sussurrò Hermione abbassando la testa. "Io cosa?" La incitò a continuare il biondo. "Che tu mi amassi." Continuò tutto d'un fiato la ragazza. A quell'affermazione Draco ghignò beffardamente e si staccò un...