sette

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La mattina seguente alle 9.00, puntuale come un orologio svizzero, Louis bussò al bungalow del riccio. Fu Gemma ad aprire la porta invitandolo ad entrare perché Harry era ancora in bagno.

«Allora...che cosa hai in programma di fare con mio fratello?» «E' una sorpresa, ti racconterà tutto Harry al nostro ritorno». «Mi sembra giusto. Mi raccomando Louis, mi fido di te». «Tranquilla, te lo riporterò sano e salvo». «Non mi riferisco solo alla giornata di oggi» specificò «Si sta affezionando molto a te, non prenderlo in giro. Non riuscirebbe a sopportare anche questa delusione». «La cosa è reciproca. Non ho nessuna intenzione di ferirlo». In quel momento Harry uscì dal bagno e trovando Louis in camera ad aspettarlo, gli sorrise ampiamente.
«Eccoti qui finalmente. Forza, prendi le tue cose o faremo tardi». «Noi ci vediamo dopo Gemma. Pensa tu ad avvertire mamma e Robin». «Non preoccuparti e divertitevi. Buona giornata».

Una volta saliti in auto, prima di partire, Louis si sporse verso il riccio e lo baciò teneramente «Buongiorno piccolo. Non sarei resistito un minuto di più senza baciarti». Quel nomignolo lo fece arrossire leggermente «Buongiorno anche a te. Non vedo l'ora di sapere dove mi porterai». «Pazienta ancora per poco e poi lo scoprirai» e così dicendo avviò la macchina.
Dopo circa venti minuti, giunsero al porto. Louis spiegò ad Harry che sarebbero andati a fare snorkeling al Parco Nazionale di Ras Mohammed ed il riccio ne fu entusiasta. Si procurarono l'attrezzatura necessaria per l'attività prevista e salirono sulla barca che li avrebbe portati a destinazione.
«Sarà meglio mettersi la crema solare perché saremo in acqua sotto il sole per molte ore e c'è il rischio di scottarsi» così dicendo prese il tubetto di crema dal suo zaino e incominciò a spalmarla sulla schiena del riccio. «Ora girati». «Lou, davanti posso metterla da solo». «Non vorrei che tu tralasciassi qualche punto» gli disse cominciando a stendere la crema. Louis si soffermò a lungo sui pettorali, tracciando i contorni delle due rondini tatuate appena sopra lo sterno. Dopodiché scese a tastare i suoi addominali leggermente scolpiti mentre Harry seguiva ogni movimento delle sue mani. Infine risalì lungo le braccia raggiungendo le spalle che massaggiò lentamente.
«Mi stai spalmando la crema o facendo un massaggio erotico? Se non l'avessi notato non siamo soli su questa barca». Sbuffando il maggiore ritrasse le mani «Se ti dava fastidio potevi dirmelo prima. Comunque ora puoi ricambiare il favore» e passò il flacone ad Harry che si limitò davvero a spalmare solamente la crema.
Finalmente giunsero al primo reef previsto dove fecero snorkeling per 40 minuti. Mentre era intento a seguire con lo sguardo un pesce pagliaccio, Harry si sentì più volte picchiettare su un fianco. Pensando fosse Louis, si voltò per vedere cosa volesse ma, accorgendosi che in realtà si trattava di un delfino, si tirò in piedi e sfilandosi il boccaglio cominciò ad urlare attirando l'attenzione di tutti.
Quando Louis riemerse per vedere cosa stesse succedendo, scoppiò a ridere. «Harry calmati. E' solamente un delfino. È raro che si facciano avvicinare, così lo spaventi» disse mettendosi al suo fianco. «Me ne sono accorto da solo, grazie. Il problema è che non se ne vuole andare» rispose agitato mentre il delfino continuava a puntarlo.
«Non devi aver paura, vuole solo essere accarezzato. Guarda». Louis cominciò ad accarezzare l'animale che si calmò, permettendo anche a Harry di fare lo stesso. «E' proprio vero che nessuno riesce a resistere al tuo fascino, Harold». «Ti avevo avvisato» gli diede un bacio sulle labbra prima di risalire a bordo.
La barca li portò fino al Parco Nazionale dove, prima di pranzare, poterono ammirare i meravigliosi coralli e la grande vastità di pesci tropicali che lo popolavano.
Durante il pranzo, gli occhi di Harry brillavano mentre raccontava al maggiore le varie specie di pesci che erano riusciti a vedere e lo ringraziò infinite volte. Gli raccontò quanto amasse il mare e tutti gli animali che lo popolavano e come questa giornata non l'avrebbe mai dimenticata.
Quando la barca raggiunse il porto di partenza qualche ora più tardi, il sole stava ormai calando. Per questo Louis, una volta ritornati al villaggio, portò Harry in quello che il riccio gli aveva confidato essere il suo posto segreto.
Si sedettero sulla sabbia ed in silenzio ammirarono il tramonto abbracciati. «Avevi ragione, è veramente uno spettacolo bellissimo. Non mi ero mai soffermato a guardarlo prima d'ora». Tutto ciò che Harry riusciva a vedere però era il ragazzo accanto a lui. «Già». Sentendosi osservato Louis si voltò verso il riccio sorridendogli. «Peccato che venga oscurato da qualcosa di più bello. Sei tu il vero spettacolo qui» aveva proseguito Harry, prima di baciarlo. Louis lo strinse maggiormente facendolo distendere sotto di sé e approfondendo il bacio. Prese ad accarezzare il corpo di Harry dolcemente facendogli venire la pelle d'oca e quando si staccarono per riprendere fiato, posò la sua fronte contro quella del più piccolo. «Mi commuovi» mormorò Louis con voce tremante. «Nessuno ha mai avuto per me parole così belle». Il suo cuore batteva all'impazzata e si accorse che lo stesso faceva quello del riccio. In quel momento Harry capì che i suoi sentimenti nei confronti di quel ragazzo stavano cominciando ad essere più forti di quanto pensasse. E così era quello l'amore? Si era chiesto. Era così che ci si sentiva? Con le parole che ti morivano in gola, il cuore che esplodeva nel petto e lo stomaco completamente in subbuglio? Le sue iridi verdi erano immerse in quelle cristalline di Louis che cercavano di trasmettergli tutte le risposte di cui aveva bisogno. Non serviva parlare troppo a loro, bastavano i loro occhi e sì...forse Harry si stava inequivocabilmente innamorando di lui.

For Your Eyes Only, I Show You My HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora