nove

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La notte passata in bianco servì a Louis per darsi forza e convincersi che sarebbe riuscito a sistemare tutto, per questo non perse tempo e si diresse verso il bungalow di Harry. Nella speranza che Gemma uscisse per fare colazione, e sapendo che Harry a causa del suo umore non si sarebbe mosso, decise di appostarsi dietro ad un cespuglio in attesa che la ragazza se ne andasse. Dovette aspettare un'ora buona prima che la porta si aprisse rivelando la figura di Gemma che salutò il fratello e si incamminò verso la struttura centrale. Appena si fu allontanata, uscì dal suo nascondiglio e bussò alla porta. «Harry, aprimi. So che sei lì dentro». «Vattene! Non voglio parlare con te!» «Devi permettermi di spiegarti come sono andate le cose perché davvero non è come sembra» «Vi ho visti baciarvi, cazzo! Non c'è niente da spiegare». Louis sentì la voce rotta dal pianto del più piccolo e chiudendo gli occhi si appoggiò con la fronte contro la parete fredda della porta. «Ti prego, devi ascoltarmi. Non puoi far finire tutto così». «Hai fatto tutto tu, non provare nemmeno ad incolpare me!» «Non ho intenzione di andarmene. Aspetterò qui finché non ti deciderai ad aprirmi». «Hai ottenuto quello che volevi, sei riuscito a portarmi a letto. Adesso torna pure dal tuo grande amore, tanto io non ero niente di più di una scopata per te». Udendo quelle parole Louis sentì il proprio cuore precipitare nello stomaco «Harry, non puoi parlare seriamente». «Non sono mai stato più serio di così. Zayn aveva ragione, mia madre aveva ragione. Solo io ci sono cascato come uno stupido». Udendo il nome del moro, Louis si infiammò e con un gesto di stizza tirò un pugno alla porta «Harry davvero io non - » ma il riccio non volle sentire più alcuna parola uscire dalla bocca di Louis «Lasciami in pace, mi fai schifo! Vai via, via!» Il maggiore strinse le mani in due pugni e con le lacrime agli occhi si allontanò.
Trovò Liam e Niall al bar della piscina, intenti a bersi un caffè. «È tutta colpa di Zayn» sbottò il ragazzo, sorprendendo gli amici. «Di cosa stai parlando?» «Sono stato da Harry, speravo che stamattina mi avrebbe ascoltato invece non è cambiato nulla. Anzi, è tutto peggiorato e alla fine ha nominato Zayn facendomi capire che deve avergli raccontato una delle sue tipiche stronzate screditandomi ai suoi occhi. La vista di quel bacio non avrà fatto altro che confermargliela». «Non capisco che gusto ci trovi a farti del male, dopotutto tu non gli hai mai fatto nulla. È sempre stata una cosa sua» constatò Niall. «Dovete aiutarmi a trovare una soluzione perché io non so davvero che fare». Vedendo l'amico in quello stato Liam decise di prendere in mano la situazione «Forse un'idea io ce l'ho. Lascia fare a noi» e così dicendo Liam prese con sé Niall e si allontanò dalla piscina.

Mentre camminavano lungo il viale principale, Liam spiegò all'amico le sue intenzioni. «Andrò io a parlare con Harry, tu pensa a Gemma. Spiegale chi era Andy, cosa ha fatto a Lou e come sono andate veramente le cose ieri sera». «Ok, andrò da lei dopo pranzo. Questa mattina ho già un sacco di cose da fare e non posso proprio liberarmi». «Anche io ho lezione in palestra per tutta la mattina, quindi dovrò aspettare il pomeriggio. Ci risentiamo quando avremo fatto. Mi raccomando, sii convincente».

Harry aveva passato l'intera mattinata chiuso nel bungalow, sotto le lenzuola. Nonostante Gemma, dopo avergli portato la colazione che non toccò, avesse più volte tentato di convincerlo ad uscire, non c'era stato verso di farsi ascoltare. Non aveva voglia né di vedere né di parlare con qualcuno. Il dolore che stava provando era troppo grande e il fatto che gli venisse da piangere in continuazione non aiutava. In più, aver ricevuto la visita di Louis lo aveva scosso maggiormente.
All'improvviso sentì bussare ma, temendo potesse trattarsi ancora del liscio, non rispose. «Harry, sono Liam. Mi apri?» «Se è Louis che ti manda puoi tornare da dove sei venuto». «Louis non sa niente, è una mia decisione. Aprimi o butterò giù la porta...e non sto scherzando, anche se preferirei evitarlo per non dover pagare i danni». Controvoglia il riccio si alzò dal letto e lo fece entrare. «Penso sia il caso che io ti spieghi alcune cose». «Sono stanco di dover sempre essere quello che ascolta gli altri. Non mi interessa più niente di lui». Liam sorrise teneramente «Deduco sia per questo che ora stai indossando la sua felpa, nonostante fuori ci siano 40 gradi». Harry arrossì di fronte all'evidenza di quelle parole e con un cenno del capo fece segno a Liam di parlare. «Ieri sera io ho visto tutta la scena perché ero abbastanza vicino a Louis e ti posso assicurare che è stato Andy a baciarlo contro la sua volontà. Infatti Lou l'ha subito allontanato bruscamente, ma tu ti eri già voltato». «Non mi interessa chi ha baciato chi...il bacio c'è stato e per me è abbastanza. Non avrebbe dovuto permetterglielo». «Lo capisco, ma ci sono dei precedenti e sono certo che dopo averli saputi cambierai la tua opinione al riguardo». I due presero posto sul bordo del letto e Liam cominciò a raccontare. «Non voglio mentirti, Andy è stato molto importante per Louis, ne era innamorato. Ad un certo punto però lo trovò a letto con un ospite del villaggio e quindi si lasciarono. Andy fece di tutto per riconquistarlo e, facilitato dal fatto che Louis provasse per lui un forte sentimento, ci riuscì. Purtroppo la sua era tutta una facciata, non gli è mai importato nulla di Louis, ci stava insieme solo per avere sempre qualcuno da portarsi a letto tutte le notti ma Lou non lo capiva, lui era innamorato e pensava di essere corrisposto e che quello che era successo fosse stato solo un errore e tutti possono commette un errore. Invece le scappatelle con i turisti ricominciarono e quando Louis lo scoprì, decise di chiudere definitivamente la loro storia. Ha sofferto davvero tanto e te lo dico perché è sulla mia spalla che ha pianto per giorni e da solo ho dovuto cercare di rimetterlo insieme. Questa cosa è successa un anno fa e da allora non è più stato con nessuno. Quella storia l'aveva distrutto e non era più disposto a dare il suo amore a qualcun altro...almeno non fino al tuo arrivo». Harry aveva ascoltato tutto il racconto in silenzio. Immaginarsi Louis sofferente, tradito dalla persona che amava, gli stava facendo male. «Zayn mi ha raccontato tutto il contrario». «Non mi stupisce, odia Louis. Puoi credere a quello che vuoi, però per quel poco che mi hai conosciuto spero di averti fatto capire di essere una persona fidata mentre Zayn non sai nemmeno chi sia. Io lo conosco da tanti anni, Louis è come un fratello per me e riconosco quando è veramente preso da qualcuno. Nemmeno con Andy, che fino ad ora è stato la persona più importante che ha avuto, l'ho mai visto così felice». Harry abbassò lo sguardo sulle sue mani «Non so cosa fare». «Non tocca a me dirti come comportarti perché sarei di parte. Ci tenevo però a raccontarti tutto, in modo tale che tu possa prendere una decisione basata sulla conoscenza della realtà dei fatti». Così dicendo gli strinse una spalla per confortarlo e lo lasciò ai suoi pensieri.
Uscendo dal bungalow vide Gemma camminare nella sua direzione «Cos'è, tu e Niall avete deciso di dividervi i compiti?» «E' stata una mia idea, volevo che entrambi sapeste la verità e speravo che a noi non avreste chiuso la porta in faccia». «Come l'ha presa Harry?» «Era piuttosto confuso, ma non so quale sia la sua decisione. Non ho voluto influenzarlo». «Vi ringrazio. Harry ha la testa sulle spalle, sono certa che saprà prendere la decisione più giusta per lui».

For Your Eyes Only, I Show You My HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora