tredici

5.9K 286 182
                                    


Alle prime luci dell'alba Louis era già sveglio. Aveva dormito poco quella notte perché voleva essere sicuro di rimanere abbracciato ad Harry, a quel ragazzo bellissimo che gli aveva rubato il cuore, prima di doverlo lasciar partire. Voleva tenerlo fra le sue braccia il maggior tempo possibile in modo che gli rimanesse sulle dita la sensazione della pelle liscia e morbida del riccio. Aveva affondato il viso tra i suoi capelli ricci annusandone il dolce profumo che lo shampoo alla vaniglia gli lasciava: quel profumo gli sarebbe mancato terribilmente nei prossimi 30 giorni.
Quando il sole fu ormai alto nel cielo, i suoi raggi inondarono di luce la stanza del maggiore, illuminando completamente il più piccolo e facendolo svegliare. Prese le mani di Louis, che erano ancora intrecciate alle sue dalla notte precedente, e se le portò alle labbra baciandole teneramente prima di voltarsi verso il compagno. I grandi occhi verdi e ancora assonnati di Harry lasciarono il liscio senza fiato come la prima volta che li aveva visti e come ogni volta che si incrociavano con i suoi. «Buongiorno piccolo». «Buongiorno amore. È da molto che sei sveglio?» «Da un po'...volevo godermi a tutti i costi questo spettacolo». Harry gli sorrise teneramente prima di affondare il viso nell'incavo del suo collo «Avresti dovuto svegliarmi, così avremmo avuto più tempo per restare qui e coccolarci, facendo finta che non sia l'ultima volta che ci risveglieremo insieme per un po' di tempo». Mormorò contro la sua pelle facendolo rabbrividire «Volevo che riposassi il più possibile visto che ti aspetta un viaggio di alcune ore e che ieri sera abbiamo fatto piuttosto tardi». Harry si finse arrabbiato sporgendo il labbro inferiore in fuori ed abbassando la testa. «Sei adorabile con questo broncio» scherzò Louis «E comunque possiamo sempre farci le coccole adesso...abbiamo ancora qualche ora a disposizione». Così dicendo gli sollevò il mento per far combaciare le loro labbra e subito le farfalle nello stomaco iniziarono a muoversi come sempre, come tutte le volte. La lingua di Louis si fece subito strada nella bocca del riccio alla ricerca della sua gemella, che trovò immediatamente, per dare inizio ad un bacio pieno d'amore. Le sue mani presero ad accarezzare il corpo nudo di Harry, incastrandole prima tra i suoi capelli ricci, per poi scendere lungo la schiena lentamente fino al sedere, massaggiandogli le natiche piccole e sode e facendo scivolare le dita tra di esse. I mugolii di piacere del più piccolo non si fecero attendere mentre continuava a baciare le labbra sottili e rosee del liscio, inarcando la schiena e spingendosi maggiormente contro le mani dell'altro. Louis mise la gamba di Harry a circondargli il fianco in modo da tirarselo ancora più vicino e, con movimenti calcolati del bacino, fece strusciare le rispettive erezioni tra loro per poi prenderle entrambe con una mano e pomparle. I loro respiri si fecero sempre più affannosi mentre respiravano l'uno sulla bocca dell'altro, continuando con quei dolci movimenti che li stavano portando al culmine. «Ti amo da impazzire» gli sussurrò sulle labbra il riccio. «Anch'io cucciolo, anch'io» e al suono di quelle parole vennero insieme.

«Dovrò trovare anche un lavoro a Londra oltre ad un appartamento. Mi piacerebbe aprire una scuola di ballo un giorno, è il mio sogno. Però non ho fretta. Nel frattempo mi adatterei a fare qualsiasi altra cosa, non ho pretese: barista, cameriere...va bene tutto». I due erano ancora sotto le lenzuola con il riccio accoccolato sul petto del maggiore. «No, tu devi ballare. È la tua passione! Potresti vedere se qualche scuola di ballo a Londra cerca un maestro. Magari posso cominciare a guardare io per te dal momento che sarò già in città». «Harry, sei a Londra per studiare, non per correre dietro a me. Devi pensare a quello, sarà una cosa nuova per te e dovrai abituartici. Posso fare da solo». Harry sbuffò sollevando la testa e guardandolo negli occhi «Non trascurerei i miei studi. Una volta ambientato posso trovare del tempo per informarmi al riguardo. Lascia che ti aiuti, ci tengo». Louis gli sorrise facendo sfregare le punte dei loro nasi «Che ragazzo premuroso. Come vuoi, tanto ho capito che se ti metti in testa una cosa non c'è possibilità di farti cambiare idea. Grazie comunque, lo apprezzo molto». Harry ridacchiò «Sai che si chiama ''bacio eschimese'' questo?» «Io lo chiamo ''adoro il tuo naso, Harry''».

For Your Eyes Only, I Show You My HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora