The Day

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"S-stai piangendo? Hey piccola, va tutto bene, non preoccuparti." Mi prende tra le sue braccia e mi accarezza dolcemente la testa. Esplodo in un pianto che non si vuole fermare.

"Perchè piang, piccola?, raccontami" sento la voce di Will vicina al mio orecchio.

*Flaschback*

"Sento la porta aprirsi con un calcio. Sobbalzo leggermente e metto Luke nella sua culla, ormai si è addormentato. Spero che Hope stia dormendo, non voglio che scenda, ho paura per lei, ho paura che Demon possa fargli qualcosa.

"Angel! Vieni subito qui! Dove ti sei cacciata piccola puttanella?" Demon deve essere di nuovo ubriaco, ho paura questa volta. Di solito me la cavavo, lui arrivava ed era ubriaco fradicio, non si teneva nemmeno in piedi, arrivava in casa e si addormentava sul divano. Mi ha picchiata un paio di volte, ma me la sono cava mettendolo a dormire. 

"Angel!"  meglio scendere, non voglio farlo incazzare. Scendo le scale e lo vedo: è davanti alla porta di casa, ha ancora una bottiglia di birra in mano; è vuota. Sul suo viso posso leggere solo rabbia, cosa mai sarà successo? 

"T-ti vado a prendere dell'acqua?" mi dirigo verso la cucina ma sento una mano che mi tira indietro e mi fà sbattere contro la porta della cucina. Sono incastrata tra il corpo di Demon e la porta, ho il suo viso pieno di rabbia a pochi centrimetri dal mio. La sua mano mi prende improvvisamente per il collo, mi è difficile respirare.

"Perchè eri nel club? Volevi seguirmi? Che cosa pensi di fare?"  mi da uno schiaffo violento sulla guancia; delle lacrime minacciano di uscire ma non posso piangere, non adesso quando devo essere forte e non farmi vedere debole da Damon.

"Perchè ti stavi slinguando con uno più grande di te? Chi ti credi di essere? Sei ancora una bambina, non puoi fare queste cose, mi hai sentito?!" mi grida in faccia "Ti ho chiesto se mi hai sentito!"

"S-si papà. Ti ho sentito. Scusami, non sò cosa mi sia passato per la testa" Non voglio ribattere, anche perchè non saprei come reagirebbe.

"Brava la mia bambina" Demon lascia la presa sul mio collo e mi cosparge di piccoli baci il punto in cui mi ha stretto, sento la sua mano che cerca di infilarsi dentro la mia maglietta e i baci sul collo si fanno sempre più insistenti.

"D-Demon,smettila, cosa stai cercando si fare?" ho paura, ho davvero tanta paura. Mi ricordo di avere il mio telefono nella tasca posteriore dei miei jeans, forse riesco a chiamare qualcuno.

"Ti darò una piccola punizione, non agitarti!" improvvisamente mi strappa la maglietta, cerco di spingerlo via da me ma è troppo forte. Mi prende il collo una seconda volta e i miei piedi non toccano più terra.

"Devi stare ferma!" mi urla e mi scaraventa per terra. Riprendo a respirare e mi tocco il collo cercando di alleviare il dolore. Demon è girato di spalle, stà andando a prendere la bottiglia di birra che aveva prima in mano. Ne approfitto per chiamare Will. Demon si gira di scatto, ha la bottiglia rotta e tiene il collo in mato. La chiamata è partita, spero solo che Will capisca che ho bisogno di lui. Nascondo il telefono per non farlo vedere a Demon, lui si avvicina lentamente a me e si ferma proprio davanti a me. Non riesco ad alzare lo sguardo, sono troppo spaventata.

"Alzati!" Mi alzo e mi spinge bruscamente contro la porta della cucina. Tira un pugno ficino alla mia testa così forte che si è formato un buco.

"Farai tutto bello che ti dico o non sbaglierò la mira e quel pugno lo darò a te, hai capito?" mi accarezza leggermente il viso, io stò tremando. "Hai capito? Rispondimi quando ti faccio una domanda!" tira di nuovo un pugno dall'altra parte della mia testa, spaccando di nuovo la porta.

Don't save meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora