Will è steso vicino a me, sono tra le sue braccia, la mia testa sul suo petto, mi sento bene adesso...
Il calore del sole mi fa aprire gli occhi. Ho ancora la testa sul petto di Will, sta' ancora dormendo. Mi volto verso l'orologio per vedere che ore sono.
"Will!" grido. Per lo spavento fa un salto e cade giù dal letto. "Sbrigati, siamo in ritardo! Dobbiamo andare a scuola!" lo vedo alzarsi, prendere alcune cose dall'armadio e dirigersi in bagno. Io comincio a cercare la mia divisa, deve essere nell'armadio; peccato che non ci sia...
"Will! La mia divisa è in bagno per caso?"
"Si! Adesso esco e ti lascio il bagno!" ne approfitto per prendere l'intimo. Scelgo qualcosa di semplice: un reggiseno viola con un cuoricino blu sulla coppa sinistra, mutande abbinate. "Libero!" dice Will, entro e mi fiondo nella doccia. Dieci minuti e sono in intimo, posso dichiarare di aver stabilito un nuovo record! Mi metto la camicia ma sento le grida di Luke. Apro di scatto la porta e corro verso la camera di mio fratello. Arrivo e vedo Will che lo tiene in braccio, al posto delle lacrime e delle grida ha un bel sorriso innocente sul volto. Mi appoggio allo stipite della porta e li osservo. È la seconda volta che sorrido. Non so, ma vedo in Will un padre, mentre tiene in braccio Luke.
"Angi, ci penso io. Finisci di prepararti; non voglio nemmeno sapere in che stato sei corsa fuori dal bagno. Anche se..."
"N-no, cioè... vado a finire di prepararmi." Mi metto la gonna, mi allaccio la camicia, annodo la cravatta, infilo le scarpe, mi metto apposto un po' la faccia con il trucco, senza esagerare. Perfetto, sono pronta; prendo il telefono e noto che ho un messaggio.
Da: Crystal Capo Hotel
Ieri non ti sei presentata all'lavoro. Potevi almeno avvisare, almeno mi organizzavo se stavi male. Ma non è per questo che ti scrivo. Ho ricevuto delle lamentele da un certo Edward Skinnet, dice che non fai il tuo lavoro e cose del genere. Beh, sei licenziata. Dovevi fare bene il tuo lavoro. Se questo Skinnet si è venuto a lamentare ci sarà pure un motivo, no? Di grazie a lui. Addio."
Cosa?! Non ci posso credere, sono appena stata licenziata dall'lavoro che mi portava più soldi... non ci credo. Domani è anche il compleanno di Hope. E chi diamine è questo Edward Skinnet? Aspetta un momento... sento il campanello suonare, deve essere Rose. Mi precipito giù per le scale, apro a Rose e la abbraccio.
"Come stai Angi?"
"Beh... senti, posso chiederti una cosa?"
"Certo! Dimmi tutto!"
"Tua sorella Luna, come fa di cognome?"
"Skinnet, perché?" non ci posso credere, quel bastardo, stronzo, figlio di una buona madre! Me la pagherà, eccome se me la pagherà!
"Curiosità... sono stata licenziata dall'Hotel."
"Cosa?!" perfetto... quella era la voce di Will. Beh, lo avrebbe scoperto comunque.
"Si, esatto. Sono stata licenziata perché qualcuno ha deposto lamentele si di me, non vere tra latro. Crystal non vuole sentire scuse, sapete come è fatta quella vipera."
"Ne parliamo dopo, ora correte a scuola. Ci vediamo per pranzo." Rose ci spinge fuori dalla porta e noi andiamo verso la scuola. Almeno ci posso arrivare a piedi.
"Senti, chi ha deposto le lamentele?" Will ha già capito tutto, lo vedo dal suo sguardo. Vuole solo averne la certezza.
"Edward Skinnet"
"Quello di ieri sera?! Io lo ammazzo, giuro che lo sfiguro!"
"Will, calmati! Con la violenza non risolverai niente! Non preoccuparti. Ci penserò io."