A very sweet Ed

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Ed's pov.

Mi sveglio e noto che Angi sta dormendo tra le mie braccia. La sua testa è sul mio peto, le sue mani sono avvolte attorno al mio collo e le nostre gambe si intrecciano mentre io la tengo per un fianco. Voglio farle una sorpresa, a volte sono veramente uno stronzo. Ho un passato e un presente non molto carino. Fumo, mi drogo, vado a puttane. Quasi ogni sera ho una ragazza diversa a letto; ma mi sono stufato di tutto questo, mi sono stufato della mia vita! Quando ho visto per la prima volta Will ho pensato che fosse un tizio come me, ma mi sono sbagliato; dovrei dire che era come me. A quanto pare questa piccola lupacchiotta è riuscita a fargli cambiare vita. Dovrei fare due chiacchere con lui. Non so cosa mi spinge a volermi far salvare da lei. A volte vorrei mandare tutto all’aria e sbattermela contro il muro da quanto la desideri ma devo controllarmi e resistere. Meglio sbrigarmi se voglio fargli questa sorpresa. Cerco di spostarla contro voglia e delicatamente da me, facendo attenzione a non svegliarla e mi dirigo in cucina. Viglio preparale la colazione e portargliela a letto. Non so ancora i suoi gusti ma credo che una crepe e del succo non facciano vomitare a nessuno. Cominciai a preparare la crepe, diciamo che sono un esperto in questo. Una delle poche cose che so cucinare bene e senza incendiare la casa. Quando ero piccolo e riuscivo a svegliarmi presto io e papà le facevamo per la mamma… non devo più pensare a queste cose! Scaccio i pensieri con la mano, come se fossero una nuvola di fumo e mi concentro su quello che sto cucinando. Perfetto, il mio capolavoro di colazione è pronto. Metto tutto su un vassoio e cerco un fiore, lo metto su un piccolo vaso, mi allontano e noto che sto facendo una cosa carina per qualcuno dopo tanto tempo. Il vassoio ha al centro le crepe preparate da me e alla sinistra il succo mentre in alto a destra c’è il piccolo vaso con una piccola rosa trovata nel giardino di mia mamma, essendo la vicina di Angi. Sento dei passi avvicinarsi, mi giro e trovo Angi sullo stipite della porta.

“Buongiorno lupacchiotta.” Le sorrido; ha addosso la maglia di Will che le copre a malapena il suo meraviglioso culo.

“Giorno Ed… che cosa stavi facendo?” incrocia le braccia al petto, facendo risaltare il suo seno prosperoso e si appoggia allo stipite della porta. Strano, non mi ha chiamato “Testa di cazzo” mi piace sentire il mio nome pronunciato da quella splendida voce. Ma a che cazzo sto pensando?

“V-volevo preparati la colazione a letto ma.. t-ti sei svegliata.” Mi gratto la nuca e sento le guance diventare calde, troppo calde per i miei gusti. Ma che cazzo sto facendo? Io che arrossisco e che balbetto? Non mi riconosco più; questa ragazza mi sta' cambiando. La vedo sorridere mentre io abbasso la testa.

“Beh, possiamo rimediare, torno in camera e faccio finta di dormire, tu mi svegli e mi porti la colazione. Ci vediamo di sopra” si gira e corre su per le scale. Non posso fare a meno di sorridere al suo essere bambina. Nessuno resiste alle mie crepe ci avrei scommesso. Anche se non le facevo da molto tempo, mi sono divertito. Sono passati venti minuti da quando Angi è salita e io non me ne sono nemmeno accorto, che stupido! Prendo il vassoio e mi dirigo verso la stanza di Angi, apro la porta e la vedo a letto, sembra davvero che si sia addormentata.

“Angi, sono arrivato, puoi far finta di svegliarti adesso” niente, non mi risponde. Mi avvicino a lei e mi meraviglio. Sta' davvero dormendo! Questa ragazza è incredibile! Mi avvicino al suo orecchio e le mordicchio il lobo.

“Svegliati lupacchiotta.” Non sai Angi quanto io mi stia trattenendo dallo saltrati addosso. Calmati Ed, ce la puoi fare.

“C-cosa?” Sbadiglia “mi sono addormentata?”  (avete letto sbadiglia sbadigliando? Io si mentre l’ho scritto.)

“A quanto pare si, lupacchiotta. Che ne dici di fare colazione?” e le porgo il vassoio.

“Si! Ho una fame! Certo che per essermi riaddormentata ce ne hai messo di tempo per salire quelle scale.”

Don't save meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora