You remember...

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Ok... Quante volte dovrò scusarmi questa volta? Mi dispiace, questa volta non ho scuse; sto perdendo tutta l'ispirazione che ho avuto all'inizio, spero di riprendermi presto. Lo so che molte di voi hanno una voglia assurda di far saltare in aria la mia casa magari con me dentro ma... leggete. Ci si vede in fondo al capitolo. 

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“Lupacchiotta, mi scuso da adesso per i miei zii.”

“E perché dovresti?”

“Vedrai a tavola” mi sorride e mi bacia a stampo. Mi blocco e lo fermo per la manica. Lui mi sorride e mi guarda con uno sguardo strano sembra… pieno d’amore. È stato il primo bacio spontaneo che mi ha dato e che si è limitato a una cosa dolce, forse Ed ha davvero un lato amorevole tutto da scoprire e… io voglio rischiare e scoprirlo.

Mi prende per mano e ci dirigiamo in cucina; sulla sinistra c’è una specie di portone. Natalie lo apre e mi si presenta davanti una sala da pranzo enorme. Al centro c’è un tavolo kilometrico pieno di candele, centro tavoli, posate, tovaglioli, tovagliolini, piatti di tutti i generi, cestini di frutta o fiori e chi ne ha più ne metta; ci manca solo un alpaca e siamo a posto.

Natalie ci accompagna ai primi posti; Cory come capotavola, Natalie alla sua sinistra con affianco Ed. Alla destra del capofamiglia c’è Francis con affianco me… ma non poteva mettersi Ed vicino a me?!

“Almeno vi guarderete negli occhi tutto il tempo” mi liquida Natalie.

Ci accomodiamo tutti ai nostri posti e veniamo subito serviti da dei maggiordomi. Aspetta, ma da dove sono spuntati fuori questi? Questa casa è piena di sorprese…

“Allora” Cory cerca di rompere il ghiaccio “che ne dite di raccontarci di più su voi due?” guarda prima me poi Ed. Spalanco gli occhi guardando Ed, non so davvero cosa dire. “Noi tre, Natalie, abbiamo avuto un  chiacchierata su dove si sono conosciuti.”

“Ah si! E perché mi avete lasciata fuori? Su su, raccontate da capo!” alzo gli occhi al cielo e noto che Ed fa lo stesso, ci scambiamo sguardi complici e ci mettiamo a ridere sotto i baffi.

“Comincio io dai. Allora, mi ero trasferito da poco e volevo esplorare un po’ la città, allora mi sono fatto consigliare da mia zia un luogo dove poter conoscere gente simpatica e dove potevo rilassarmi; mi ha detto che non lontano da casa mia si trovava un bar dove c’era musica di sottofondo, caffè e cappuccini deliziosi, torte, tortine, pasticcini e molte altre leccornie. Voi lo sapete molto bene che sono un goloso in fatto di dolci e mi ci sono fiondato in quel caffè. Una delle prime cose che mi ha colpito è stato il suo particolare nome: Devils&Angels’s bar. La seconda cosa che mi ha colpito è stata una ragazza dai lunghi capelli neri raccolti in una coda che continuava a girare per i tavoli senza darsi pace. Mi sono accomodato ad un tavolo qualsiasi e l’ho chiamata diverse volte ma non mi rispondeva; mi ha liquidato con un “Arrivo, mi scusi ma deve aspettare” e li mi sono incazzato; lo sapete che non amo aspettare, le cose le voglio subito.”

“Non ci posso credere, ti ricordi le parole esatte che ti ho detto?” vedo Ed che abbassa la testa, sorride e arrossisce dolcemente; il suo sorriso diventa ancora più grande quanto comincia a parlare di nuovo:

“Beh si, Angi tu per me sei importante, non sai quanto. Voglio ricordare ogni singolo momento con te, anche il più banale perché con te il tempo non è mai sprecato. Tu mi stai facendo cambiare... non in peggio, toglietelo dalla testa, bensì in meglio, tu non ti immagini nemmeno lupacchiotta. Ero peggio di Will, ci metto la mano sul fuoco e tu, beh tu mi stai facendo diventare una persona migliore, una persona della quale avevo paura perché pensavo fossero cieche in tutta la loro bontà, il loro amore e la loro bella vita ma, mi sono sbagliato. Questa è una vita stupenda, difficile per me perché non ci sono abituato, ma stupenda e lo sarà ancora di più con te accanto. Angi io ti…”

Le sue parole vengono interrotte da un mio bacio, non voglio sentirlo dire quelle tre parole magiche perché… credo mi innamorerei di lui, pazzamente e follemente e non posso farlo. Non so come la prenderebbe Will oppure Hope, Rose o Luna… no; la verità è che ho una paura assurda di innamorarmi di lui. Lui che mi ricorda così tanto Demon, lui che mi fa sciogliere il cuore e poi me lo spezza con le sue solite frasi da sbruffone, lui che conosco da così poco ma mi sembra di conoscerlo da una vita, lui che mi mette sempre in mille casini ma poi mi tira fuori da essi, lui che sta cambiando per me, lui così rompicoglioni da baciarlo tappandogli la bocca ogni volta che la vuole aprire, lui con l’aria da duro ma un cuore d’oro semplicemente circondato da possenti muri di ferro.

Mi stacco a malavoglia da lui e gli sussurro all’orecchio:

“Non sei costretto a dirlo solo perché ci sono i tuoi zii…” gli sorrido e mi risiedo al mio posto. Le facce di Cory, Natalie e Francis sono uniche, indescrivibili e ridicole. Sono un misto tra lo sconvolto e il sorpreso: pugni stretti, bocca leggermente aperta e occhi spalancati che fissano un punto solo, come se avessero visto un angelo venuto dal cielo a benedire il loro bradipo domestico.

Natalie è la prima che si riprende e, tossendo leggermente, richiama l’attenzione dei due uomini ancora persi nel vuoto.

“Beh Ed, m-mi fa molto piacere il tuo notevole cambiamento. Ho sempre saputo che eri un tenerone infondo infondo. Che ne dite se cominciamo a mangiare?” Cory scuote leggermente la testa e annuisce balbettando qualcosa di incomprensibile; Natalie batte due volte le mani e cinque camerieri entrano a passo svelto nell’immensa sala da pranzo servendoci tutti allo stesso momento poi, così come sono arrivati, spariscono dietro alle porte.

“Iniziamo con qualcosa di semplice; quello che avete davanti è patè di prosciutto con del caviale accanto, spero gradirete” commenta Cory. Aspetta, aspetta, aspetta… ca-caviale?! Ho dei seri dubbi che lo zio di Ed non sia il capo di chissà quale mafia.

“Allora ragazzi, avete piani per il futuro?” Cory arriva sempre con frasi inappropriate…

“Noi beh…” sinceramente non ho mai pensato a me e Ed nel futuro, e non ci penso nemmeno! I miei pensieri vengono interrotti da una sensazione; vedo che Francis ha la mano sulla mia coscia, la accarezza molto lentamente, si gira verso di me e mi sorride leggermente. Cerco di spostargli la mano ma non demorde.

“Per adesso vogliamo soltanto goderci ogni istante che passiamo assieme; non è vero lupacchiotta?”

“Ehm cosa? Oh, si certo amore.” A quel nomignolo ed sorride soddisfatto, ma Francis nel sentire quella parola comincia a salire più in alto. Mi alzo di scatto dalla sedia e dico la prima cosa che mi viene in mente

“I-io… devo andare in bagno” e mi avvio verso la porta.

“Le faccio vedere dove si trova” questa non ci voleva, sto cercando di andare via da Francis e lui mi segue. Dovrò cavarmela da sola anche questa volta…

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Hey! Lo so lo so, sono estremamente in ritardo; quanto è passato dall'ultima volta che ho scritto? un mese? Boh, non ricordo nemmeno io. Questo capitolo è frutto di... un bel niente. Mi sono sforzata a scrivere ogni singola parola, non volevano scriversi. Prima scrivevo un capitolo in un giorno, ed erano molto più lunghi di questa cosa qua. Prima scrivevo interrottamente almeno per un ora e mi veniva fuori qualcosa di gran lunga più decente di questo. Spero che il mio viaggio a Londra mi dia l'ispirazione giusta per continuare questa storia meglio di come io lo stia facendo ora (Eh già... domani (ovvero sabato 15) partirò per Londra) perchè questo per me non è continuare una storia decentemente. Mi scuso un'infinità di volte.

Ditemi che ne pensate del capitolo, o se avete delle domande io sarò più che disposta a rispondervi. Votate, commentate con *silatuacasanonstarebbemalecondellefiammeattorno* se avete letto fino a qui e seguitemi. 

Vi chiederò ancora mille volte scusa ma... sto perdendo l'ispirazione e non voglio proprio. Voglio davvero finire questa storia, voi non sapete nemmeno che finale ho preparato Muahaha. Ok... Parliamo Due secondi del capitolo: Francis continua a provarci con Angi ma... Ed? Davvero è così cieco? Boh, vedrete. Beh... buon viaggio a me e ai miei compagni e... buon week end a voi e viva Nolan Funk. No ok, è un figo assurdo quel attore *-*

Flo <3

Don't save meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora