I did it! leggete il mio stato. ci sarà una sorpresa per alcune di voi. Flo <3
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“Entriamo?” mi domanda.
“Certo!” lo prendo per il braccio e lo trascino in casa.
Entro e mi ritrovo in un piccolo corridoio con un mobiletto alla mia destra; subito dopo ci sono due arcate una di fronte all’altra. Entro in quella alla mia destra e trovo un divano in pelle bianco staccato dalla parete. Di fronte ad esso c’è un tavolino di vetro e ai lati due poltrone messe di traverso. Attaccata alla parete di sinistra c’è un camino panna, sopra ci sono delle foto: credo che sia la famiglia di Ed. sopra il caminetto, attaccata al parete, c’è una televisione al plasma. Davanti a me un’enorme finestra con il cornicione bianco. Dietro al divano ci sono delle scale (non proprio dietro al divano ma più vicine alla porta. Nel senso che ci sono le scale, pezzo di muro e divano. Ok?); credo portino al piano superiore. Torno indietro verso l’altra stanza e mi ritrovo in cucina. Ha un tavolo nel centro in marmo nero e panna; attorno c’è molto spazio per camminare e i mobili sono tutti intorno: frigo, fornelli, lavandino, ecc. Alla mia sinistra c’è una porta-finestra che conduce verso il giardino posteriore, credo. Ritorno in soggiorno e salgo le scale, tutto questo mentre Ed mi segue. Mi ritrovo in un corridoio che si estende sia alla mia sinistra che alla mia destra. Apro la prima porta a sinistra ed entro in una camera. A sinistra c’è un armadio enorme che ricopre tutta la parete, bianco; di fronte a me un enorme porta-finestra che porta in balcone; alla mia destra un enorme letto matrimoniale rotondo. Avrà circa venti cuscini tutti decorati: hanno varie forme dai più piccoli ai più grandi, sono alcuni bianchi panna altri azzurri, altri azzurri con ghirigori bianchi; sembra di stare in una favola. La stanza è molto illuminata grazie alla luce naturale; ai lati della finestra ci sono le tende panna con ghirigori argento chiaro brillantati.
“Wow… questa stanza è… wow!”
“Ti piace?” chiede Ed
“Molto! Dormiremo in questa stanza vero?” mi accorgo di quello che ho appena detto e mi gratto la testa cercando di non guardarlo.
“Beh… intendevo dire. Se mai farò un brutto sogno… o pioverà potremmo dormire qui… siccome io… avrò paura. Beh ecco si, volevo dire questo…”
“Tranquilla. Vediamo il resto della casa?” usciamo dalla stanza e apro l’ultima porta, in fondo al corridoio sinistro. Mi ritrovo in un bagno enorme: al centro c’è una vasca da bagno piuttosto grande, bianca. Quasi tutto il bagno è bianco. Ammazza ma in questa casa prevale il colore bianco. Sono molto puri? Perché bianco?
“Perché bianco?”
“Beh… mia zia è una maniaca dell’ordine e della pulizia e l’ha fatta fare tutta in bianco.”
“Ma perché non vivono in questa?”
“Essendo pieni di soldi ne hanno fatta fare una molto più grande vicino e questa me l’hanno lasciata libera a me. Ovviamente devo avvisare quando vengo e con chi ma è casa mia a tutti gli effetti.”
“E… perché non siete venuti a vivere qui?”
