Scusatemi per l'enorme ritardo! mi farò perdonare vedrete, per davvero! Leggete il mio stato, ora vi lascio. Scusate se è corto ma già domani o dopodomani dovrei riuscire a metterne un altro.
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“Senti Ed…”
“Dimmi piccola.”
“Mi fido di te.” Sorride, ma non un semplice sorriso. Questo che ho davanti agli occhi è il più bel sorriso del mondo. È così felice e… Vero! Mi prende la mano e mi bacia dolcemente la guancia. Ha delle labbra così morbide…
“Andiamo piccola…”
Siamo in macchina in viaggio da almeno mezz’ora e non so più che cosa pensare. Ok, sto cominciando a fidarmi di Ed, cerchiamo di farlo fino in fondo almeno. Piano piano, un passo alla volta…
“Ed! mi stai facendo venire un esaurimento! Dimmi immediatamente dove stiamo andando!”
“Hey, calmati lupacchiotta! Cerca di stare tranquilla. È una sorpresa.”
“Ho capito ma siamo in viaggio da almeno mezz’ora!”
“Senti… ti fidi di me?” Ah bello mio non puoi metterla da questo punto di vista!
“Uffa… si. Mi fido di te…”
“Bene, allora fidati.” Fa un bel respiro e mi guarda, poi ritorna con gli occhi sulla strada e sbuffa pesantemente. “Senti… ho capito che è successo qualcosa con Will, e a quanto pare non vuoi dirmelo ma ti capisco. Quando vorrai parlarne con qualcuno ricordati che io ci sarò sempre per te.” Sbuffa di nuovo e ricomincia a parlare. È incredibile che riesca a capirmi così facilmente, eppure non ci conosciamo da tanto tempo. “così, ho deciso che hai bisogno di staccare. Ti sto portando lontana da questo posto così riuscirai a staccare un po’ la spina.” Mi accomodo sul sedile lasciandomi sfuggire un respiro di sollievo quando mi accorgo di quello che ha appena detto. Mi tiro su dritta e spalanco gli occhi guardando Ed.
“Che cosa?! Ma sei pazzo! Secondo te perché non l’ho fatto prima! Io ho Luke e Hope a cui badare! La scuola, il lavoro! Cos’hai al posto del cervello? Statuine di porcellana che appena lo usi si rompono?!” vedo Ed ridere, che cazzo ha questo qua da ridere adesso?
“Tranquilla, ho pensato a tutto io. Ho chiamato Rose chiedendogli questo immenso favore, ti ricordo che sono suo nipote; ho chiamato il tuo capo e ha detto che ti serve una vacanza già che non ne hai fatte e hai “giorni arretrati di vacanza” la scuola beh… qualche giorno di assenza non ucciderà nessuno. Contenta?”
“I-io…”
“Te l’ho detto che ti puoi fidare no?”
“S-si… io… mi dispiace. E… grazie mille Ed.” si gira verso di me e mi sorride; adoro quando sorride col cuore, un suo sorriso riesce a rallegrarmi la giornata, a dimenticare i brutti pensieri e tutte le mie preoccupazioni. Forse non sarà male passare del tempo insieme; insomma… come ha detto lui, non ucciderà nessuno qualche giorno di assenza.
“Grazie Ed; forse hai ragione tu: dovrei staccare la spina, è da un sacco di tempo che non penso a me stessa.”
“Smettila di ringraziarmi, lo faccio con piacere. Ora cerca di dormire un p’; il viaggio è lungo.” Mi sistemo un pochino meglio sul sedile e mi addormento.
“Hey… piccola avanti svegliati; siamo arrivati.”
“C-cosa? Sono stanchissima!”
“Come sei stanca? Hai dormito per tutto il viaggio!”
“Hai ragione. A proposito; dove siamo?”
“Che ne dici di uscire e dare un’occhiata tu stessa?” mi alzo dallo scomodo sedile, esco dalla macchina e mi stiracchio un po’. Il sole sta tramontando; mi guardo attorno e un sorriso mi si dipinge sul volto. Siamo in campagna a quanto pare, davanti a me c’è una casa-cascina molto grande e sembra anche accogliente; alla mia sinistra c’è un campo di grano e alla mia destra un vialetto recintato da fiorellini. Seguo con lo sguardo la stradina e qualche metro di distanza c’è un’altra casa molto simile a quella che ho di fronte solo che più grande.
“Questa che hai davanti sarà la nostra abitazione per i prossimi giorni e alla tua destra c’è la casa di mio zio: è un agricoltore; domani te lo presenterò e ti presenterò anche la sua famiglia.” Mi giro verso di lui e lo abbraccio.
“Grazie mille Ed…” gli sussurro all’orecchio.
“Ti ho già detto di smetterla di ringraziarmi, davvero.” Sospira e mi guarda negli occhi. “se non ti piace dimmelo; insomma… ho creduto che sttaccarsi dalla città e venire in un posto molto meno caotico e più tranquillo ti avrebbe fatto piacere e-”
“Tranquillo Ed mi piace tantissimo; hai avuto un ottima idea!” sorride di nuovo, credo che di questo passo gli si bloccherà la faccia in quella posizione insomma: sarà la millesima volta che sorride. Non che mi dispiaccia ma… non soni abituata a vederlo sorridere così tanto. Prima si comportava come se si volesse far odiare da me ora invece si sta lasciando… salvare? Cambiare? Non lo so ma si sta fidando anche lui di me poco a poco.
“Entriamo?” mi domanda.
“Certo!” lo prendo per il braccio e lo trascino in casa.
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Hola lupacchiotte mie!
Scusatemi davvero per il mio immenso/enorme/assuro ritardo. Non so quante volta chiedervi scusa. Perdonatemi e non abbandonate la mia storia solo perchè non ho "rispettato" i termini di scadenza =D
Lo so... sono una cattiva scrittrice ma... Ho un paio di materie da tirare su e... Avevo il blocco della scrittrice fino a qualche giorno fa... non sapevo proprio più come andare avanti.
Cambio di programma per Angie, starà nella casa dello zio di Ed. Dite che sarà tutto rosa e fiori? beh si rose ci saranno ma... ogni rosa ha le sue spine. Quindi non date nulla per scontato.
Vi ringrazio per tutti i commenti che mi lasciate, contano davvero tanto, per ogni voto, una stellina in più a voi non cambia molto ma a me si! Quindi voglio le stelline =) e grazie a ogni lettore silenzioso... non sarei qui senza di voi.
Vi chiedo di avere fiducia(?) e di nn spaventarvi se non aggiorno... Vi voglio un sacco di bene lupacchiotte mie! Scrivete *tranquasciallati* se siete arrivate qui =D
Allora, ditemi se vi è piaciuto il capitolo; soprattutto se vi piace come si sta evolvendo la storia e la piega che sta seguendo. anche se è corto ma ribadisco che entro Domenica dovrei metterne un altro più lungo, votatemi (stellatemi?) e seguitemi. Notte nottuccia lupacchiotte mie.
Flo <3
