Unexpected behavior

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“I-io… devo andare in bagno” e mi avvio verso la porta.

“Le faccio vedere dove si trova” questa non ci voleva, sto cercando di andare via da Francis e lui mi segue. Dovrò cavarmela da sola anche questa volta…

Arrivo davanti alle scale e mi fermo, mi giro di scatto e guardo dritto negli occhi Francis:

"Che cosa stai cercando di fare?"

"Voglio solo farti dimenticare Ed. Puoi dire che cambierà e tutto quello che vuoi, ma ti farà soffrire, te lo garantisco. Tu non hai idea di com'è fatto, non sai in che guaio ti stai cacciando."

"Lo so non lo conosco, ma la vita è mia, decido io in che guai cacciarmi e decido io se fidarmi o meno di una persona."

"Io ti ho avvertita, non chiedermi di salvarti dopo."

"Non voglio essere salvata." Dopo questa piccola discussione mi giro e vado avanti. Sento un piccolo grido di disperazione dietro di me, dei passi e una mano che mi tira.

"Sei davvero così cocciuta?!"

"Si! Problemi? Io te l'ho detto, non voglio essere salvata."

"E io non ricevo ordini da una più piccola di me, quindi fatti da parte perchè il bagno non è di qui." Dopo di che torna indietro e gira a sinistra prima delle scale. 

Attraversati molti corridoi e porte, salite scale e scale arriviamo a un bagno. 

"Corto il viaggio, non sembra affatto un labirinto questa casa, tranquillo." Francis ride e mi apre la porta. Entro nel bagno più enorme che io abbia mai visto: fortunatamente questo non è tutto bianco, non mancano vasca e doccia, stranamente la vasca è riempita d'acqua bollente con attorno candele profumate spente e sopra l'acqua dei petali di rose rosse, quattro lavandini attaccati con quattro specchi diversi davanti a essi; un water a tema di rose rosse e un enorme finestra coperta da una tenda che filtra la luce e la colora di un rosso lieve lasciando il bagno in un'atmosfera davvero rilassante e piacevole. La devo smettere di sorprendermi di tutte le stanze in cui entro, sono curate nei minimi dettagli, pulitissime, particolari e diverse fra loro. Sospiro profondamente e mi accorgi che io non devo fare assolutamente niente qui! Era solo una scusa per allontanarmi da Francis e me lo sono perfino portato dietro. Ne approfitto per guardarmi allo specchio e sistemarmi un po' i capelli arruffati, sistemarmi il trucco leggermente sbavato e per bagnarmi i polsi sotto il getto d'acqua fredda... questo gesto mi ricorda molto Will, me lo aveva consigliato lui per tenere i nervi a bada e per rilassarmi un po'. Non so davvero cosa gli sia successo quella notte, so solo che quando tornerò il nostro rapporto cambierà, e non in meglio. L'unica cosa che mi spaventa è che possa ritornare quello di una volta, e preferisco evitare questa orribile situazione. I miei pensieri vengono interrotti bruscamente dalla voce di Francis:

"Sei caduta nel bagno? Ti senti bene? Devo entrare ad aiutarti?" 

"No no tranquillo." sussurro, sono ancora nella mia bolla, in uno stato dove tutti i miei pensieri si scontrano e cercano una soluzione valida al problema "Will".  Sento il rumore della porta aprirsi e subito dopo due dita mi schioccano davanti agli occhi.

"Ti senti bene?" Solo allora mi riprendo dal mio stato confusionale, credo che se non ci fosse stato Francis a riportarmi alla normalità avrei di nuovo rivisto mia madre e sarei inevitabilmente svenuta.

"S-si... credo sia solo un piccolo calo di pressione" tranquillizzo Francis e mi porto una mano alla testa per cercare di fermare la fitta che mi è venuta.

"Forse è meglio che ti sieda." Mi prende la mano e mi porta vicino alla lavatrice, mi prende per i fianchi e mi solleva così che io possa sedermi su di essa. "Forse ho dello zucchero qui da qualche parte, ne vuoi un po'?" 

Don't save meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora