3. Nicolò

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-Non... Non ti ricordi di me?- chiedo sentendo il panico stringermi in una morsa.
Sembra pensarci su bene prima di darmi una risposta -No- dice e sento la terra sparire da sotto i piedi.
La porta dietro di me si apre, ma è solo un rumore lontano e indistinto, un cigolio leggero che mi accompagna mentre faccio un passo indietro e mi lascio cadere sulla sedia.
-Oddio, che succede?- Logan attira la mia attenzione svegliandosi e stiracchiandosi.
Appena nota che Natalie lo sta guardando salta in piedi e si scaraventa su di lei -Amore, sei sveglia, come stai? Ti senti bene?- dice tutto d'un fiato afferrandole entrambe le mani, ma lei prontamente le ritrae cercando di allontanarsi il più possibile da lui, in modo molto più aggressivo rispetto a come ha fatto con me. Mi sento un briciolo meglio.
-Ma cosa fai?- sussurra il suo ragazzo rimanendo immobile e sconcertato.
-Allontani ragazzo- dice il medico facendo un passo alla destra del lettino per poi spostare Logan, ancora stupito e deluso con lo sguardo diffidente ed estraneo di Nat addosso.
-Signorina, come si sente?- il medico si avvicina dolcemente alla mia migliore amica facendole un gran sorriso.
-Sto... Sto bene- risponde Natalie incespicando sulle parole mentre sposta lo sguardo all'uomo davanti a lei, sforzando un piccolo sorriso.
-Le fa tanto male la testa?- chiede ancora iniziando a scrivere su un foglio portato da mia madre.
-No, non mi fa male la testa- sorride leggermente.
-Da quanto ho capito non riconosce questo ragazzo- afferma indicando Logan che si è riscosso e la guarda con curiosità.
-No, affatto- risponde non degnandolo di un'occhiata.
-Riconosce qualcuno in questa stanza? Da quanto ne so, a parte me, sono tutte persone a lei care- domanda ancora e Natelie si guarda intorno, incrociando gli sguardi di ciascuna persona presente: gli occhi verdi di Logan che la guardano con assoluta tristezza, quelli marroni chiari di mia mamma che capisce solo ora la situazione e infine i miei, occhi marroni scurissimi che sicuramente faranno vedere il mio cuore spezzato, l'assoluta disperazione che mi avvolge sapendo che la mia migliore amica non mi riconosce.
-No... Nessuno- sussurra continuando a guardarmi, poi distoglie lo sguardo.
-Cosa si ricorda della sua vita? Sa come si chiama?- continua a chiedere mentre scrive sul foglio.
-Beh... Vado a scuola, in quarta superiore... No, in quinta scusi, ho 18 anni circa, e mi piace scienze- sorride come se questo particolare la rendesse più in lei -Non ricordo per niente mio padre e mi chiamo Natalie- mi guarda e si ferma un attimo, non sono sicuro si ricordi il suo cognome -E il cognome è... Way? Forse...- mi viene un colpo e mi raddrizzo sulla sedia, attirando la sua attenzione.
-Ho sbagliato?- mi chiede fissandomi con quegli occhi azzurro ghiaccio.
-Il cognome... Way è il mio cognome- le dico e sembra arrossire mentre distoglie lo sguardo. Sorrido.
-Scusa- sussurra e non guarda nessuno, fissa lo sguardo sulle sue mani.
-È perfetto, tranquilla- dico talmente piano da non farmi sentire da nessuno.
-Bene, allora qualcosa si ricorda, penso che il suo principale problema sia con i nomi e con i volti- scrive ancora e poi alza lo sguardo, sorridendole -Forse è meglio che lei torni a dormire, signorina, sono solo le 4.00 del mattino- lei annuisce ma rimane a guardarlo.
Donandole un ultimo sorriso esce dalla stanza, seguito da mia madre, che chiude la porta dietro di se dopo avermi lasciato uno sguardo rassicurante.
-Natalie- sussurra Logan attirando sia la mia che l'attenzione di Nat.
-Ehm... Potete dirmi chi siete?- alterna lo sguardo da me al suo ragazzo, quasi in una danza di curiosità.
Faccio un cenno del capo in direzione di Logan per farlo iniziare a parlare per primo.
-Mi chiamo Logan- fa un passo avanti per avvicinarsi a lei -Io sarei il tuo... Ragazzo, stiamo insieme da 4 mesi ma ci conosciamo dall'inizio dell'anno, non posso dare giudizi sul mio carattere perché poi sembrerei narcisista- ridacchia facendo sorridere anche Natalie -E basta, non saprei cos'altro dirti, oltre al fatto che ci amiamo- sussurra l'ultima frase e cerca di prenderle la mano. Lei se la lascia stringere ma anche da qui vedo che non ricambia la stretta.
-Logan... Non so cosa dirti, sei molto dolce ma... Non mi ricordo niente di te o di quello che eravamo- dice e sfila la mano dalla sua. Lui sorride tristemente.
-Tranquilla, va bene, faremo da capo, solo che siamo già a metà dell'opera visto che io già ti amo- la vedo sospirare e guardarlo con gli occhi sgranati.
-Io...- il cellulare di Logan squilla e lui lo tira fuori dalla tasca, guardando chi diavolo chiama a quest'ora.
-Oh, ehm, devo proprio rispondere- ci lascia ed esce dalla stanza, ma lo noto ben poco, visto che i miei occhi sono fissati su di lei e basta.
-E tu?- dice ad un certo punto Nat risvegliandomi dai miei pensieri.
-Io cosa?- chiedo e lei ride, la prima risata vera tra tutte quelle piccole false che ha fatto da quando è sveglia.
-Chi sei, Way?- sorride e io mi alzo per andarle vicino, poi sfioro il blocco da disegno ancora accanto a lei sul letto.
-Nicolò- dico -E sono il tuo migliore amico- le sorrido e i suoi occhi azzurri mi guardano incuriositi -Ti conosco dalla quarta elementare, da quando mi sono trasferito qui a Seattle, sei stata subito gentile con me e io non riuscivo a farmi amici, per fortuna c'eri tu, mi sei sempre stata vicino ed é successo quel che è successo, abbiamo passato le elementari e poi le medie quando la nostra casetta fuori città è andata a fuoco, era la prima superiore quando stavamo per lasciare la città perché non riuscivamo a trovare un'altra casa, tu ci hai salvato, hai scoperto che la vicina di casa entro qualche mese avrebbe lasciato la casa e ci hai ospitato per quel periodo, poi ci siamo trasferiti accanto a casa tua... Ora siamo vicini di casa, compagni di classe e di banco- sorrido e sposto il blocco da disegno per sedermi sul letto accanto a lei, sempre in modo da guardarla in faccia -E forse prima ti parlavo come se fossimo migliori amici perché lo siamo, ti ho detto tutto anche se non ti ricordi nulla e sei l'unica, nemmeno Logan sa la storia della mia vecchia casa, io mi fido di te, mi fidavo prima quando mi aiutavi sempre in scienze e mi fido adesso che non ti ricordi nemmeno chi sono- le prendo la mano e la stringo leggermente, mentre anche le sue dita lo fanno attorno alle mie, esattamente come non ha fatto con Logan. Sorrido con il cuore pieno di gioia.
-Voglio ricordarmi di te- sussurra fissandomi con quei suoi occhi che non riesco più a controllare in questo momento -I tuoi occhi sono la cosa più familiare che io abbia visto per ora, cioccolato fondente- la guardo e capisco ancora una volta di essere una delle persone più importanti della sua vita visto che sono l'unica persona che riconosce, anche se solo poco.
-Way?- dice quando ormai mi sono perso nei suoi occhi.
-Si?- chiedo stringendole ancora un po' la mano.
-Va a casa a dormire- sussurra -Non devi stare qui per forza, poi probabilmente ora dormirò un po' anch'io- dice ma sappiamo entrambi che è una bugia.
-Va bene, lo dico anche a Logan?- annuisce e io mi alzo, prendendo il blocco da disegno me lei posa una mano sulla mia.
-Puoi lasciare i disegni? Se non ti dispiace ovviamente- sorride e io ricambio.
-Certo, ma prendo l'angelo, devo finirlo- strappo la pagina e le lascio il blocco pieno di schizzi e disegni, per poi andare verso la porta.
-Aspetta- dice all'ultimo quando sono già sulla porta.
-Come mi chiamo?- chiede giocando un po' con il blocco con le sue mani delicate.
-Natalie Garrow- faccio e la vedo trovare famigliare il suo nome.
-Nicolò Way- dice a mo' di saluto e io sorrido, prima di uscire.

Sono felice che qualcuno trovi bella questa nuova storia, spero continuiate a tenerla nella biblioteca. Come ho già detto nel primo capitolo posterò un capitolo ogni due giorni, spero non vi dia fastidio.

BACIONI XD

La Memoria Del CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora