Capitolo 30

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Uscii dal portone di scuola quando sentii il mio telefono vibrare.

Da Harry:
*Fatti portare da Niall a casa, l'ho già avvertito, è successo un casino*

Rilessi il messaggio più volte, e non mi sbalordii per la sua solita freddezza.

Sarà sicuramente arrabbiato per stamattina.

Cercai con lo sguardo la chioma bionda di Niall, quando vidi il braccio di quest'ultimo, quasi prendere il volo per farsi vedere.

Sorrisi e mi avviai verso di lui.

-Oggi avró l'onore di accompagnarti io a casa!- afferma cingendo un braccio attorno al mio collo, avanzando verso il grande cancello.

-E che onore!- rido mostrando la mia affabile lingua, continuando a camminare.

-Hai la macchina?- domando sbalordita vedendo la piccola autovettura parcheggiata di fronte all'ingresso.

-Ti sorprende?- sorride, girando la chiave nella serratura per farci il suo ingresso.

-Si, cioè no, solo un pó! Non sono abituata a Washington alle macchine, viaggiavo solo sulle moto!- affermo, aprendo l'anta dell'auto quando noto una cerchia di persone farsi largo all'interno del cortile.

Richiudo lo sportello e mi avvicino un pó titubante alla molteplice gente tutta ammassata attorno a qualcosa, o meglio qualcuno.

-Ammazzalo Payne!- urla un ragazzo più avanti di me, seguito da un coro incoraggiante ad eseguire l'ordine.

Payne? Era già la seconda volta che sentivo quel cognome, ma questa volta non è bello come il primo. Liam.

Sgomito con forza per arrivare alla fonte della mischia quando finalmente ci arrivo.

C'è un ragazzo al suolo, ed un Liam a me sconosciuto a riempirlo di calci.

Mi si ferma il cuore.

-Liam!- lo chiamo, ma non riesco a sopraffare le urla che ci circondano, le lacrime del ragazzo al suolo, e le successive urla di dolore che cadono dalle sue labbra ad ogni colpo.

-Liam basta!- corro verso la scena controvoglia, pur essendo tirata indietro da molteplici persone.

-Ti prego!- lo strattono indietro, notando che ormai anche le mie lacrime fecero capolinea sul mio volto.

Appena si accorge della mia presenza, con uno strattone raggiungo anch'io il suolo.

Sento la schiena farmi male dal colpo, ma l'adrenalina in corpo, l'allevia un po.

-Stanne fuori!- mi urla contro con quanta più cattiveria, quando mi rialzo cercando di riassimilare la scena.

-Stanne fuori?- domando scioccata indicando il ragazzo ancora a terra.

-Stanne fuori niente Liam!- urlo con quanta più forza, sentendo attorno a me sempre meno voci ed incitazioni.

-Hai visto cosa hai fatto?- inizio a piangere, correndo verso il ragazzo e notando molte ferite sul suo volto.

Non riesco a crederci.

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