My heart is a tomb.

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Si appoggiò al mio petto, e si addormentò.
Lo schermo del mio cellulare si illuminò: *Nuovo messaggio da: BRIAN. Per l'alcool per la festa ci penso io. Possiamo portare un pò di erba?*
*Assolutamente no* risposi. Avrebbe fatto cadere in tentazione Marta e non potevo permettere che succedesse.
*Dai bro, lo so che ti da fastidio il fumo, ma stiamo fuori*

Gli mandai un lungo messaggio di risposta in cui gli spiegavo di Marta, raccontandogli di lei. Era il mio migliore amico, mi faceva bene sfogarmi cin lui. Dopo quel messaggio, Brian capì e si rassegnò al solo alcool.

Dopo un pò di ore svegliai Marta. "Ehi, alzati, dobbiamo sistemarci, tra un pò arriveranno gli altri" le sussrurrai all'orecchio.
"Che ore sono?" Si lamentò.
"Le sei. Dai su, andiamo a sistemarci"
"Aspetta, io mi sistemo in una stanza, non sbirciare, voglio farti una sorpresa" mi disse alzandosi, con una voce terribilmente sexy.

MARTA.

Presi un paio di vestiti carini dall'armadio ed andai in un'altra stanza. Non fumavo da poco tempo, ma già mi sentivo meglio. Ero piu energica, più attiva, anche se continuavo ad andare in trans per qualche minuto.
Mi accesi una sigaretta, ed andai sul balcone. Dovevo ossigenarmi un pò prima di iniziare a sistemarmi.

Spenta la sigaretta, iniziai a provare i vestiti della sorella di Jaser. Erano tutti bellissimi, sembravano anche molto costosi. Poi ricordai in che villa ero. Sicuramente i soldi non mancavano, ma dovevano essere anche delle belle persone per metter su un figlio del genere.
Alla fine, ne scelsi uno attillato nero, con le cuciture coperte da dettagli in pelle. Sullo scollo a cuore, c'erano applicate delle vorchiette argentate, che seguivano la linea dello scollo. Adoravo quel vestito.
Feci una linea di eye liner, molto allungata ai lati. Misi il mascara, poi un rossetto bordeaux opaco. Non potevo permettermi dei trucchi del genere io, ero in paradiso, mi sentivo una vera principessa.
Con la piastra lisciai i capelli, facendo dei boccoli sul fondo. Ci misi un pò a capire come farli, sforzandomi di ricordare i gesti della parrucchiera che me li aveva fatti allo stesso modo quando facevo la prima comunione. Risi al ricordo di me con il vestitino bianco, sembravo quasi un angelo. Chi poteva immaginare che quella bambina sarebbe diventata un demone?

Dopo un'ora di fatica finii anche di fare i capelli. Erano le 7.30. Mi accesi un'altra sigaretta, avevo ancora del tempo. Jeser stava ancora asciugando i capelli, come riuscivo ad intuire dal rumore proveniente dal bagno.
Dal balcone della stanza c'era una splendida vista. Quel paese così bello, così abbandonato. Mi metteva tristezza, come se vivessi tra le macerie.

Quando finì anche quella seconda sigaretta, uscii dalla stanza ed andai da Jeaser che mi aveva urlato "Sei pronta? Tra poco arrivano".
Etrai nella stanza, e non dissi nulla, aspettando che lui si girasse.
Quando lo fece, vidi i suoi occhi dilatarsi.
"Sei...troppo bella. Fin troppo. Ti mangeranno con gli occhi sta sera." Disse lui, avvicinandosi a me. Mise le sue mani sui miei fianchi, facendo avvicinare i nostri bacini, per poi baciarmi il collo.
"Non farti guardare troppo sta sera" mi intimò, sorridendomi dolcemente.
Da quando un semplice sorriso mi faceva sentire le farfalle allo stomaco.
Dovevo bere l'insetticida.

Il suono del campanello ci fece capire che erano arrivati i primi invitati.
"Ciao bro" si salutarono Jaser e un ragazzo, con un gioco di mani.
"Brian, lei è Marta" disse Jaser al suo amico, il quale si fermò a guardarmi imbambolato, per poi sussurrare "Ah, ora capisco"
"Marta, lui è il mio migliore amico" disse Jaser, facendo finta di non averlo sentito.
"Capire cosa?" Chiesi a Brian.
"Ehm...devo proprio andare in bagno" invintò, sgattaiolando via.
A mani conserte mi girai verso Jaser con faccia interrogativa e divertita.
Lui era tutto rosso.
"Bhe..può essere che io gli abbia parlato particolarmente bene di te" disse lui, per usare un eufenismo.
Risi, stampandogli un bacio al lato della bocca.

Mi misi sul divano, vedendo la villetta riempirsi via via sempre di più. Inprovvisamente sentii tutto troppo claustrofobico per me.

JASER.

L'avevo persa di vista da un pò, ma non ero preoccupato. O almeno, facevo finta per ingannare me stesso.
Avrebbe potuto essere anche fuori casa, pazza com'era.
Dopo un'ora, però, iniziai ad allarmarmi. Non la trovavo da nessuna parte.
Era uscita, lo sapevo.
Spiegai velocemente la situazione a Brian, rifiutando il suo aiuto nel cercarla "E la casa chi la controlla? Per qualsiasi cosa, tieni il cellulare vicino." Gli dissi, e me ne andai.
Iniziai a girare a vuoto, senza un meta precisa.
Poi ebbi un presentimento.
Forse si era sentita oppressa tra tutte quelle persone. Avrei dovuto pensarlo.
Quindi era andata a cercare un pò di aria. Ma dove? In un paese così piccolo, fatto di viuzze strette, dove la trovavi l'aria? La spiaggia era troppo lontana. E allora?
Poi ebbi un'intuizione.
Il cimitero, lo spazio aperto più grande che ci fosse in quel paese.
Iniziai a correre, come se ne avessi la certezza. Non sarei mai entrato in quel luogo in piena notte, ma le mie gambe andavano da sole, spinte da un impulso più potente di quello della ragione.

Iniziai a correre tra le edicole funerarie, in quel posto illuminato solo dalla fioca luce candele e di pochi lampioni nella strada vicina. Poi, la vidi. Eretta, davanti ad una tomba. Sembrava uno spirito, tanto era magra, fasciata dallo stretto vestito che si confondeva con il cielo notturno.
Si girò verso di me, guardandomi in modo assente. Stavo sognando?
Eppure era tutto così nitido.
"Torniamo a casa" le dissi piano, senza fare domande.
Si fece trascinare senza discutere, come se si fosse persa e aspettasse qualcuno per riportarla indietro.
Ritornammo all villa, dove la musica si faceva sentire già da un bel pò di metri prima.
"Come l'hai trovata?" Mi chiese Brian.
"Non lo so neanche io" ammisi.
"E dov'era andata?" Chiese, ancora.
"In un luogo in cui nessuno può ballare. Mai più. Per l'eternità" dissi.
Lui capì, e fece una faccia impaurita e sconcertata.
"Come fai a starle dietro? Jaser - e abbassò la voce- ti rendi conto che è una pazza drogata?"
"Non mi arrendo" dissi, convinto, lasciandolo solo.
Andai da lei, trovandola attorniata da altri ragazzi, che sembrava abbastanza annoiata
"Marta" dissi semplicemente
Si alzó di scatto,fome se non aspettasse altro.
La portai sul retro della casa, nel giardino, sedendomi su una panchina.

Marta.

Sapevo cosa stava per fare. Voleva sapere che cazzo ci facessi in un cimitero.
"Hai paura di me?" Gli chiesi.
"No" disse lui, serio.
"Pensi che io sia pazza?" Chiesi ancora.
"Si, ma non è un difetto." rispose.
Sospirai, chiudendo gli occhi per pochi secondi.
"Tutti noi nasciamo in una famiglia. C'è chi ha la fortuna di capitare in una normale, e chi, come me, invece no. Mia madre e mio padre stavano insieme da 12 anni quando divorziarono, da un matrimonio che non aveva mai visto amore.
Io ero nata un'anno dopo il loro matrimonio.
Mia madre si risposò con un uomo ricco, vivevamo in una villetta poco più lussuosa di questa, ovvero quella casa diroccata e abbandonata dove mi rifugiavo di tanto in tanto. Avevo 15 anni. Litigarono, per gelosia. Quell'uomo mi era sempre sembrato strano. Nascondeva qualcosa, dietro un bel viso e tanti soldi.
La uccise. Ora è in carcere, e non ao per quanto ancora ci resterà. Quella era la tomba di mia madre. Non era stata mai troppo presente. Pensava agli uomini ed ai vestiti. Ma era la mia famiglia. Ora non mi è rimasto nulla." Non avevo mai raccontato a qucuno questa storia. Non che avessi avuto mai qualcuno a cui raccontarla.
Jaser aveva gli occhi lucidi, e mi strinse forte a se.
"Mi dispiace tanto" sussurrò.
"È passato" lo rassicurai.

Rientrammo dentro, dove c'era puzza di fumo ed alchool, gente addormentata ovunque, qualcuno seduto ancora al tavolo a bere e scherzare, altri a copulare sulle sedie, tra i quali Brian.
C'era qualcosa che stonava.
Qualcuno troppo integro, troppo serio. Non era felice di esseri lì. Era arrabbiato. E sapevamo bene il perché.
La bestia stava seduta in un angolo, a guardarci.

SPAZIO AUTRICE_

HELLO UNICORNS! ♡

Finalmente sono riuscita ad aggiornare, ma non è facile gestire due storie! Ci metto quasi un'ora a scrivere un capitolo, ed ho tanto da studiare e poco tempo!

1-Vi invito a commentare e lasciare una stellina ☆
2-passate dall'altra storia, White Lips, Pale Face.

Un grande virtual hug ♡




Psycho || Jaser Saved Me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora