Capitolo 10

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Alison finalmente si svegliò e telefonò Emily. "Amore" "Amore?" "Non posso chiamarti così?" disse la biondina. "È il modo più bello in cui potevi chiamarmi! Ti senti meglio?" "Decisamente." "Okay, allora preparati. Tra un quarto d'ora passo a prenderti." "Em, non possiamo farci vedere in giro, Rosewood è una città piccola, le voci girano e..." Emily non le diede il tempo di terminare la frase che intervenne: "Ti fidi di me?" "Più di ogni altra persona."

Un quarto d'ora dopo Emily era fuori casa sua. "Buonasera, principessa." Disse la brunetta che indossava dei semplici jeans a vita alta con sopra un top nero: ma Alison ne fu incantata. "Sei così bella, Em." Disse dandole un bacio. "Questi sono per te." Disse Emily porgendole un mazzo di fiori. "Oddio, sono stupendi." "Ho cercato qualcosa che si avvicinasse alla tua bellezza." Rispose Emily che poi, dopo averla presa per mano, continuò: "Sai di cosa mi sono resa conto? Non abbiamo mai avuto un primo appuntamento." "È vero!" esclamò Alison. "Quindi...Alison Dilaurentis, vorresti uscire con me?" "Certo! Dove mi porti?" rispose la biondina ridendo. "È un segreto, Sali in macchina."
Salirono nella macchina di Emily che disse: "Siccome è una sorpresa, sono costretta a bendarti." Alison rise di nuovo. "Va bene, sono tutta tua." Rimasero a fissarsi qualche secondo negli occhi, Emily le diede un bacio, passò la sua mano sulla coscia di Alison fino ad arrivare all'inguine, Alison già mugolava quando Emily la tolse e le legò la benda. "Oddio, Em. Devi smetterla con questi giochetti. I miei ormoni." Emily iniziò a ridere rumorosamente.
Dopo dieci minuti arrivarono a destinazione. "Ok, siamo arrivate ma non puoi ancora toglierti la benda! Vado a prendere una cosa nel bagagliaio e poi ti faccio scendere." E così fece.
"Ok, adesso stai in piedi qui e non toglierti la benda finché non ti avverto. Ci siamo intese?" "Va bene capo." Emily aveva portato Alison alla "kissing rock": stese per terra una tovaglia, accese alcune candele e sparse in giro un po' di petali di rosa. Poi si avvicinò ad Alison, le diede un piccolo bacio e le tolse la benda. "Oddio è bellissimo. È tutto così perfetto. Grazie, Em." "Quale posto migliore per il nostro primo appuntamento ufficiale se non il nostro posto? Per stasera purtroppo ci tocca la pizza ma ti prometto che, appena possiamo, ti porto a cena fuori." Si sedettero e mangiarono.
Dopo aver cenato, si distesero a guardare le stelle. "Em." "Dimmi." "Mi sento così stupida." Disse Alison rimettendosi a sedere. "Ti senti stupida?" rispose Emily sedendosi anche lei. "Ho sprecato così tanto tempo con troppe persone quando l'unica che poteva rendermi felice era al mio fianco." "Alison non immagini nemmeno quanto io possa amarti in questo momento." Le due continuavano a guardarsi negli occhi, finché Alison non baciò Emily e poi si distese sopra di lei, continuando a baciarla. Iniziò a scendere sempre più giù, arrivò alla pancia passando per il seno, poi si fermò. "Em, ti voglio." Emily la guardò, le accarezzò il viso e poi disse: "Sei sicura?" Alison annuì : "Però torniamo a casa, da te. Va bene?" "Certo."

Quindi salirono nuovamente in macchina di Emily e si diressero verso casa sua. Aprì frettolosamente la porta, prese per mano Alison e mentre salirono le scale si accese una luce.
"Emily, sono tornata!" disse la signora Fields. "Oh, ciao Alison, non sapevo ci fossi anche tu." Le ragazze erano ancora mano nella mano e, dato che la mamma di Emily non se ne era ancora accorta, Alison decise di lasciarla. "Alison, tesoro, resti a cena con noi?" Alison si voltò verso Emily che rispose al suo posto: "No, mamma, in realtà abbiamo già mangiato. Adesso andiamo in camera mia." "È stato un piacere rivederla, signora Fields."

Entrarono in camera. "Ali, scusami, mi sono completamente dimenticata che doveva tornare oggi." Emily si avvicinò ad Alison, la prese per i fianchi e la baciò. Poi scese al collo e, mentre cercava di toglierle la maglia, Alison la bloccò: "Che fai, Em? C'è tua madre giù!" Emily la guardò quasi sconsolata. "Ti voglio ancora, ogni parte di questo mio corpo vuole stare a contatto con te, ma credo che per stasera dovremmo lasciar perdere. Grazie per la serata, è stata magnifica. Ora è meglio che io torni a casa. Un'ultima cosa: di' a tua madre di noi, perché la prossima volta voglio salutarti davanti il portone di casa con un bacio, non qui dentro." Detto questo la biondina si avvicinò ad Emily per baciarla ma questa non glielo permise: la prese per mano e la portò giù. "Cosa fai?" Emily non rispose, si limitò ad entrare in cucina dove era la madre, sempre mano nella mano con Alison, e disse: "Mamma, io e Alison stiamo insieme." La signora Fields si voltò, sorrise e disse: "Dopo tutti questi anni iniziavo a perdere le speranze!" poi le abbracciò entrambe e disse ad Alison: "Benvenuta nella famiglia Fields."

Emily accompagnò la sua ragazza fuori dal portone. "Io domani mattina ricomincio a lavorare al Brew, ci vediamo il pomeriggio?" "Penso che dovrò trattenermi ancora a scuola, ho un'altra riunione. Ci vediamo in serata? Da me questa volta, magari..." rispose Alison avvicinandosi e baciandola lentamente. Emily la teneva stretta a sé dalla vita. "Devi andare per forza? Perché non resti qui a dormire? Per favore..." e ricominciò a baciarla. "Ehi, abbiamo appena detto a tua madre di stare insieme, un passo per volta." Si salutarono definitivamente.

La brunetta rientrò incasa e si vide venire vicino la madre: "Sono davvero tanto felice che tu edAlison stiate insieme." "Grazie mamma, sono tanto felice anche io."
Emily andò a letto ma non riusciva ad addormentarsi. Verso l'una decise discrivere ad Alison, sperando fosse sveglia.
Emily: Ali... sei sveglia?
Alison: Piccola, sì, è successo qualcosa?
Emily: Non riesco a dormire
Alison: Nemmeno io...
Emily: È che mi manchi
Alison: Anche a me manchi
Emily: ...posso venire da te?
Alison: em, amore, domani dobbiamo lavorare, è meglio dormire stanotte
Emily: lo so, lo so, però mi sento strana. Ho bisogno di te
Alison: e va bene, vieni. Però fai attenzione per strada che è tardi
Emily: ti amo piccola
Alison: ti amo anche io

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