Capitolo 16

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Alison non capiva: perché era arrivata ad Emily una lettera da parte dell'esercito Americano? Voleva aprirla con tutta se stessa ma non le sembrava il modo migliore di iniziare la loro convivenza, così aspetto che scendesse.
"Ehi, è passata tua madre. Ha portato queste lettere. Perché l'esercito te ne ha mandata una?" "Eh? Cosa?" Disse Emily spalancando gli occhi. "Non l'ho aperta, tieni." Emily gliela tolse di mano. La brunetta sembrava abbastanza turbata. "Cosa succede? Perché non la apri?" Le chiese la biondina. "Sarà qualcosa riguardante mio padre." Rispose freddamente. "Emily, aprila." "No." "Aprila!" "Ho detto no!" A quel punto Alison gliela tolse di mano, la aprì ed iniziò a leggere: "Gentile signorina Fields, abbiamo ricevuto la sua richiesta di ammissione all'esercito Americano. Le faremo sapere al più presto. Distinti saluti." Alison voltò lentamente il viso verso Emily. "Cosa vuol dire? Spiegami!" Disse buttandola sul tavolo. Emily si mise le mani in faccia. Alison iniziò a piangere.
Andarono in salotto ed Emily le spiegò.

"Dopo la morte di mio padre ho fatto richiesta per entrare nell'esercito. Ho lasciato la scuola perché ho iniziato a studiare per poter fare il concorso. Quando sono venuta qui era per dire a tutti voi questa mia decisione, ma sono successe così tante cose che è passato in secondo piano. Però...io sento di doverlo fare." "Emily, cosa stai dicendo?" "Sto dicendo che, se mi prendessero, io vorrei andare. Per mio padre. Per me. Per te." "Vuoi andare per me?!" Urlò Alison alzandosi dal divano. "No, non se ne parla! Emily, ti ricordi cosa ti è successo poco più di un mese fa? E adesso tu mi dici di volerti unire all'esercito rischiando ancora la morte? E lo faresti per ME?" "Io ti voglio proteggere." "Non devi andare in guerra per proteggermi! Devi stare qui con me!" "Ali io..." "Sai cosa? Vuoi andare? Vai! Ma non pensare che io ti aspetti. Hai preso la tua decisione ed io farò di conseguenza." Gli occhi di Emily si riempirono di lacrime. "Mi stai lasciando?" Bisbigliò. Alison si calmò. "Non ti sto lasciando, Em. Ma ti rendi conto di quello che vuoi fare? Io non voglio perderti, sono stata così male..." Emily la abbracciò, Alison appoggiò la testa al suo petto. "Io non voglio che tu faccia la eroina, voglio solo che tu stia al sicuro..." "Ci penserò , va bene?" Alison annuì. "Andiamo a fare colazione." Emily si alzò dal divano ed andarono in cucina.

Il pomeriggio, mentre Emily dormiva, Alison andò a trovare Spencer.
"Ehi, Spence, disturbo? "
"Ali, entra, accomodati! È successo qualcosa?"
"No, tranquilla, è che Emily sta dormendo ed io volevo parlare con qualcuno." In realtà Alison voleva dirle quello che era successo con Emily, però aveva paura di tradire la fiducia della sua ragazza.
"Ti posso offrire qualcosa?" Chiese Spencer aprendo il frigorifero.
"Un bicchiere d'acqua va bene, grazie."
"Okay, è successo qualcosa. Ali ci conosciamo da anni, non rinunci mai al tuo succo di mirtillo a meno che non sia successo qualcosa. Su, siediti e parliamo. Si tratta di Emily?"
Alison iniziò a piangere e ciò preoccupò Spencer.
"Ali, che è successo?!"
"Ieri ho chiesto ad Emily di venire a vivere da me, ho così tanto bisogno di stare con lei, sto diventando quasi morbosa ed ossessionata. Quindi stamattina è passata sua madre e le ha portato la posta, c'era una lettera da parte dell'esercito. Emily ha fatto richiesta per entrare. Spence, io non voglio perderla ancora, ho bisogno di lei, ed ho paura che le possa succedere qualcosa. Sono egoista, lo so, ma io voglio che Emily stia qui al sicuro e che sia felice con me." Si mise le mani in faccia. Spencer le accarezzò il viso dicendo: "Ali non sai quanto è bello sentirti dire queste cose. Per anni Emily è stata male pensando tu non tenessi a lei, o almeno non quanto lei tiene a te. Comunque dopo l'incidente hai tutte le ragioni del mondo per avere paura di perderla. Però devi anche capire che se lei vuole entrare nell'esercito lo fa per un solo motivo: il padre. Emily non ne parla mai, ma le manca tanto e si vede. Pensa che ciò possa farla sentire vicina a lui almeno un'ultima volta. Ma hai ragione, è pericoloso."
Alison bevve un sorso d'acqua. "Proprio per questo io non me la sento di andarle ancora più contro. Alla fine chi sono io per trattenerla qui?" "Chi sei tu?" Spencer spalancò gli occhi. "Sei solamente il primo e unico amore della sua vita. Alison, non ho mai visto nessuno amare qualcuno come Emily ama te." "Ma sai cosa mi ha detto? Che lei lo fa anche per me, perché vuole proteggermi! Però qui l'unica in pericolo mi sembra lei..." "Prova a parlarne di nuovo con lei, magari riesci a farle cambiare idea. Fidati, se la guardi dritta negli occhi, con questi splendidi occhioni blu, Emily cambierà idea!" "Grazie, Spence. Cambiamo discorso, come vanno i preparativi per il matrimonio?" "Ancora non ci credo Ali! Toby è stato fantastico, non me lo sarei aspettata soprattutto per quello successo qualche anno fa... la perdita del bambino ci aveva distrutti, ma lui mi è sempre stato accanto. Comunque ho la data, ossia 8 Aprile. Siamo ad Agosto, ne ho di tempo per preparare tutto!" passarono il resto del pomeriggio a parlare del matrimonio di Spencer e Toby quando Alison ricevette una chiamata: era Emily. "Pronto, Em? Tutto bene?"
"Ali? Dove sei?"
"Amore scusami, stavi dormendo e sono venuta a trovare Spencer. Dieci minuti e torno, va bene?"
"Sì, mi ero solo preoccupata perché non sapevo dove fossi. A dopo."
"Scusami, dovevo lasciarti un biglietto, a tra poco, ti amo."
"Ti amo anche io."
Spencer la guardava con gli occhi a forma di cuore: "ma quanto siete dolci!" Alison scosse la testa ridendo.

Intanto Emily a casa in realtà era già sveglia da più di un'ora, e stava preparando una sorpresa alla sua ragazza: le aveva cucinato i suoi piatti preferiti, aveva fatto un percorso con petali di rose che partivano dalle scale e salivano fino ad arrivare in camera dove, appoggiato sul letto, c'era un mazzo di 33 rose bianche e rosse. Aveva preparato anche una decina di candele profumate in bagno, che aspettavano solamente di essere accese.
Finalmente Alison tornò. "Che Buon profumino!" Disse entrando. "Ho cucinato il tuo piatto preferito, e dopo ho altre sorprese. Ali, ho pensato molto a ciò che mi hai detto. Sono stata una stupida, avrei dovuto parlarne con voi prima di mandare la richiesta. Comunque, qualsiasi sarà l'esito, io non partirò. Voglio stare qui con te, ti amo Alison." Si avvicinò alla biondina ed iniziò a baciarla lentamente. "Ti amo anche io, Em. E voglio che tu faccia solo ciò che ti rende felice."

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