SHEYN SI INFIAMMA (LEO)

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Stavo andando a mettere a posto la mia cabina per Reyna, quando sentii un tonfo.
Mi girai e vidi Sheyn sdraiata per terra, che sudava.
Le corsi accanto, le toccai la fronte e la sentii febbricitante. Poi le sue mani si misero a fumare.
CACCHIO!
Sheyn é dotata dei poteri di Efesto ma non mi sarei mai aspettato che avesse il dono del fuoco come me!
Appena pensai queste cose le mani di Sheyn presero fuoco, la pelle le diventó di una svumatura giallo-arancione, i capelli le si incendiarono; poi spalancó gli occhi di colpo: erano arancioni.
Si alzó e gridó:<<CHE COSA MI É SUCCESSO!>>
<<É il potere di Efesto. É la prima volta. Calmati.>> la tranquillizzai.
<<Come faró a controllarlo?>> mi chiese, stavolta più tranquilla.
<<Te l'ho già detto: calmati>>
Si calmó.
Lo capii perché le fiamme che aveva appiccato, perché in fiamme, svanirono.
Una volta svanite le fiamme; gli occhi, i capelli e la pelle tornarono normali.
Poi rivoltó gli occhi e svenne.
La afferrai prima che sbattesse la testa sul pavimento.
<<Percy, mi dai una mano per portarla nelle stalle? Annabeth riusciresti a modellare con la paglia un letto? Troverai le lenzuola nel magazzino.>>
<<Certo! Che domande fai Leo!>> disse Annabeth, e si avvió mentre Percy mi aiutava a portare Sheyn.
La distendemmo sul letto improvvisato.
Feci per andarmene, quando Sheyn mi afferró il polso. Mi girai e mi disse:<<Grazie>>
<<Di cosa?>> chiesi confuso
<<Di tutto>> rispose
Diventai rosso, cercai di nasconderlo e andai a mettere a posto la mia cabina.

Appena entrato pensai:<<Santo Efesto! Devo ammetterlo che é più in disordine di quanto pensassi! Sembra ci sia passato un uragano!>> Percy passó di fronte alla cabina, si fermó un attimo e continuó fischiettando.
<<Percy...sei stato tu?>> chiesi
<<NO! Assolutamente>> affermó
<<Ho una cattiva notizia per te Jackson: sei un pessimo bugiardo.>>
<<É...non lo ho fatto apposta! Ero agitato!>> disse
<<Va bé! Dai per stavolta passa, ma dovrai aiutarmi a mettere a posto la cabina.>>
<<Va bene Valdez>>

Così ci mettemmo a riordinare.

Circa un'ora dopo la cabina era tutta un'altra cosa, perfino più ordinata del solito: il letto era fatto, l'armadio in ordine, la scrivania linda e pulita e avevamo sistemato un baule in un angolo dove ci avevo infilato i miei congegni più piccoli.
Ne avevamo sistemato un altro per i vestiti di Reyna.
Avevamo pure pulito le pareti dalla fuliggine dei miei progetti che ogni tanto esplodevano.
Ero davvero soddisfatto di noi.
Ci battemmo il cinque e in quel momento suonó la campana della cena.
<<Leo andiamo a cenare. La cabina la facciamo vedere a Reyna poi.>>
Così anfmo in mensa. Ma non svegliammo Sheyn.
Io solo mi affacciai alla stalla, la vidi che dormiva con un sorriso sulle labbra, come se stesse sognando qualcosa di bello.
"Dei dell'Olimpo! Come é bella" pensai per la milionesima volta in quella giornata.

Finita la cena feci vedere a Reyna la cabina e lei si stupì:<<Non mi sarei mai aspettata tutto questo ordine da te Valdez>>
Le diedi la buona notte e andai in sala motori con una coperta.

Mi sdraiai sul caldo pavimento rivestito di bronzo, mi addormentai e feci un sogno bellissimo: io e Sheyn che parlavamo e ad un certo punto ci baciammo.
Era come se sentissi per davvero le sue labbra contro le mie: sapevano di salsedine.
Continuai a sognare così.

Eroi dell' Olimpo-Il Ritorno di UranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora