FACCIAMO UNA GITA PIUTTOSTO MOVIMENTATA (PIPER)

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Mi sveglio.
É mattina.
Ho fatto uno strano sogno: c'era una ragazza dai capelli rossi e ricci, più ricci di quelli Rachel. Indossava una maglia coloratissima e dei pantaloni al ginocchi, anche quelli coloratissimi.
Nel sogno eravamo attaccati da dei gegenees, mostri a sei braccia fatti d'argilla. Ad un certo punto ci attaccarono e questa ragazzina si mise davanti a noi, allungó le braccia in avanti e fece un campo di forza color arcobaleno, un lampo, poi...la vidi a terra, gli occhi spalancati, non respirava, era morta per salvarci.
Mi scossi da quel pensiero.
Mi vestii e mi lavai. Sentii bussare alla porta. Toc...toc...toc...
<<Avanti.>> dissi.
La porta si aprì e Sheyn entró. Disse:<<Buongiorno Piper. La colazione é pronta. Aspettiamo solo te.>>
<<Arrivo subito.>>
Ci avviammo verso la mensa chiaccherando.

Per colazione c'era: pancake, cereali, broches, biscotti, succhi di frutta di vario genere, thé e latte.
Agguantai una brioche dal piatto di Jason, il mio fidanzato, il quale mi guardó con il broncio.
Sheyn invece prese un piattino e ci mise dei biscotti rossi con goccie di cioccolato bianco e una tazza di latte.
Mangiammo raccontandoci varie barzellette e anche Sheyn rise di gusto.
Ad un certo punto Jason le chiese:<<Dai raccontaci una barzelletta anche tu!>>
Sheyn arrossì fino alle punte delle orecchie:<<Non ne conosco nessuna divertente come le vostre...>>
E Jason:<<Eddai! Non farti pregare!>>
<<Va bene>> acconsentì <<ma poi non dite che non vi avevo avvertiti. Un vampiro e una strega giocano a carte, vince il vampiro, perché?>>
Silenzio di tomba, tutti pensavano.
Alla fine diede la soluzione:<<Perché bara!>>
E tutti scoppiammo a ridere!
La barzelletta era semplice da capire e anche divertente!

Alla fine dissi:<<Ragazzi, devo dirvi una cosa.>> tutti gli occhi si voltarono verso di me.
<<Dicci tutto Piper>> fisse Reyna
<<Stanotte ho sognato che noi eravamo attaccati dai gegenees e che una ragazzina dai capelli rossi e ricci ci proteggeva. Nel sogno fece un campo di forza arcobaleno, poi ci fu un lampo e la vidi a terra. Sapevo che era morta. Dobbiamo capire chi é questa ragazza.>>
<<Che città c'era come sfondo?>> chiese Sheyn.
<<Non lo so. C'era una grossa torre che pendeva da un lato. Che città puó avere una torre del genere?>> dissi.
Lei e Nico si guardarono e all'unisono dissero:<<Pisa>>
<<Che?>> domandammo noi.
<<É una città dell'Italia che ha questa torre pendente. Ma Sheyn come fai a sapere che la torre pendente si trova a Pisa?>> disse Nico.
<<Prima abitavo in Italia, poi per motivi a me oscuri, io e mia 'madre' ci trasferimmo in Francia e poi in Messico.>> spiegó.
Leo disse:<<Peccato! Ci dobbiamo fermare perché i rifornimenti scarseggiano. Siamo in Francia, a Parigi. Attraccheremo vicino alla Tour Eifelle.>>
Sheyn non sembrava particolarmente entusiasta di tornare a Parigi...

Attraccammo la nave esattamente sopra la Tour Eifelle, scendemmo e girovagammo per due orette buone.
Ad un certo punto sentii un brivido lungo la schiena, sguainai il mio pugnale, mi girai di scatto e pugnalai il carpoi che stava cercando di cogliermi di soppiatto.
All'impprovviso fummo circondati.
Squainammo le armi: Leo il suo fidato martello, Hazel la spatha da cavalleria, Franch l'arco, Annabeth la sua spada d'osso di dragone, Percy sguainó Vortice, Reyna un gladius, Nico la spada nera di Ferro dello Stige, Jason lanció la moneta che le tornó in mano sottoforma di lancia, io tirai fuori Katroptris mentre Sheyn tolse il tridente dalla collana, lo strinse forte e nelle mani si ritrovó un arco e una faretra come Franch.
I carpoi indietreggiarono ma poco dopo ci saltarono addosso.
Sheyn:<<Jason portami su quel tetto, riusciró a colpirli meglio. Franch vieni con noi!>> Jason si libró in aria e prese Sheyn per la vita mentre Franch si trasformó in un'aquila, andarono sul tetto indicato da Sheyn, Frach risprese forma umana e insieme iniziarono a tirare le freccie: Sheyn aveva una mira eccezionale anche senza allenamento, non ne mancava uno. Non per niente era dotata da Apollo.
Mentre succedeva tutto ció noi con le spade e i pugnali, facemmo il nostro lavoro a terra:
Percy e Annabeth tiravano fendenti a destra e manca, Jason ogni tanto evocava dei fulmini, io usavo la lingua ammaliatrice, Nico apriva voragini nel terreno, Leo aveva riposto il martello e stava dando fuoco ai mostri, Hazel aveva chiamato Arion e adesso galoppavano a tutta velocità tra gli spiriti del grano uccidendoli e Reyna tirava stoccate.
Ad un certo punto Sheyn si sbilanció e cadde nel vuoto.
Gridai:<<Jason prendila!>> Jason voló via ma appena fatto questo si fermó a metà strada perché Sheyn stava aleggiando a quindici metri dal suolo e piano piano scese giù.
Senza perdere tempo ordinó all'arco di trasformarsi in spada e ci diede una mano ad uccidere il resto dei mostri.
Poco dopo ci ritrovammo soli, ricoperti di graffi e di polvere di mostro.
Sheyn disse:<<Per ripulirci da questa roba so dove dobbiamo andare.>>
Ci avviammo ancota per le stradiene di Pisa fino a quando non arrivammo di fronte a una piccola casetta in legno.
<<Dove siamo?>> chiese Percy
<<La mia vecchia casa.>> rispose
<<É carina>> disse Jason
Dovevo per forza concordare: era ricoperta da gelsomino rampicante che emanava un forte profumo. Fino ad allora non mi ero accorta di adorare un profumo del genere.
Entrammo.
Ci ritrovammo subito in una sala da pranzo con un tavolo circolare e alcune sedie al centro.In una angolo c'erano dei fornelli, un frigo, un lavabo e una credenza.
A destra c'erano due porte aperte, erano due camere da letto: una singola con un letto a una piazza e una matrimoniale dove la maggior parte dello spazio era occupata da tre letti singoli.
<<Riposatevi un po' io preparo il pranzo.>> disse Sheyn
Noi non ce lo facemmo ripetere due volte, entrammo nella camera grande, unimmo i letti, ci sdraiammo e ci addormentammo immediatamente.

Eroi dell' Olimpo-Il Ritorno di UranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora