Allora...in un giorno mi sono dovuto subire la spiegazione dei miti, degli dei, dei vari mostri che potevamo incontrare, un corso di soppravvivenza e una guida approfondita di tutte le armi e i metalli divini. Avevano fornito una spada a me e ad Ermione e Percy ci faceva da allenatore.
Devo dite che non me la cavavo tanto male, invece Ermione scoprì che il suo ideale di arma era un pugnale non una spada, così Annabeth le aveva insegnato come si combatte con un'arma del genere.
Ci spiegarono che i mostri greci o romani si possono uccidere solo con armi di bronzo celeste o oro imperiale entrambi consacrati agli dei. Invece con i mostri egizi avevamo più fortuna: si possono ammazzare con ogni genere di arma ma sono molto difficili da uccidere.Quel giorno avevo appena finito l'allenamento.
Io avevo il fiatone, ero sudato fradicio con gli occhiali appannati; anche Percy era sudato fradicio ma a differenza di me non aveva il fiatone.
Mi disse:<<Non male, Potter. Non male.>> poi guardó dietro di me, mi scansó e trafisse un uccello grigio con la faccia da donna.
Poi guardó in alto: c'era un intero stormo di...<<Arpie!>> gridó Percy.
<<Vai a chiamare gli altri! Dì loro che c'é uno stormo intero di arpie!>> lo feci immediatamente.
Vennero tutti sul ponte con le armi a parte Frank che si trasformó in un'aquila.
Tutti ci mettemmo sotto a uccidere quelle arpie, quando Sheyn gridó:<<Tutti sottocoperta! Ho un'idea ma devo metterla in atto quando sono da sola!>> Leo fece per replicare:<<Ma...>> lei lo interruppe:<<Niente "ma" Valdez!>> Leo a malincuore obbedì.
Andammo tutti sottocoperta e chiudemmo la porta che conduceva al ponte.
Poi all'improvviso ci fu un CRIK CRAK e la nave si mise ad ondeggiare e capii che ci eravamo alzati in volo.
Da di sopra Sheyn chiamó:<<Jason, vieni ma disarmato!>> e Jason lo fece: posó per terra il gladius, aprì la porta e uscì.
Da di fuori si sentirono tuoni e vento.
Poi sentimmo un tuono più forte degli altri e un tonfo, ma non sentimmo più gli sachiamazzi delle arpie.
Jason aprì la porta e disse:<<Sheyn é svenuta, ma trema ed é fredda.>>
Leo fu il primo ad uscire e a precipitarsi da Sheyn.
Invocó un certo dio di nome Apollo:<<Apollo ti prego fa che Sheyn non mioia.>> all'impprovviso una luce dorata si sprigionó dal corpo di Sheyn che aprì piano piano gli occhi e disse con la voce ridotta ad un sussurro:<<Jason ce l'abbiamo fatta?>>
<<No signorina. Ce l'hai fatta!>> disse Jason <<le hai sconfitte tutte da sola io ho solo scatenato i tuoni che li avrebbe spaventate,
ma solo tu la hai sconfitte evocando la Folgore di Zeus. Brava!>>
Tutti ci congratulammo con lei.
Leo la abbracció e la bació.
Poi andammo tutti a pranzare.
Ancora non avevo fatto l'abitudine dei piatti e dei bicchieri magici ma desiderai che ce li avessimo anche a Howguarts erano fantastici: potevi mangiare tutto quello che ti veniva in mente invece lì avevamo un menù fisso.
Poi finito di pranzare prendemmo le armi e ci avviammo ancora per Pisa.
Sheyn peró non sembrava felice di tornarci.
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Eroi dell' Olimpo-Il Ritorno di Urano
FanfictionLeo, Piper, Jason, Percy, Annabeth e Nico devono trovare una nuova semidea che porterà a compimento la profezia annunciata una settimana prima della sua trovata. Questa semidea dovrà sconfiggere Urano insieme ai Grandi 7, Nico DiAngelo, Reyna Avilla...