VENGO BENEDETTA DALLA DEA DELLA MAGIA (ERMIONE)

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Mi ha fatto proprio pena Leo.
Era innamorato, si era fidanzato con la ragazza che amava ma quella dea della neve gli ha portato via il suo vero amore.
Adesso sta lavorando ad un progetto per difendere la nave da altri eventuali attacchi.
Non facemmo niente quella giornata, tanto che anche Percy se ne stava nella sua cabina a rimpiangere la nuova sorella, così Nico lo sostituì per allenare Harry e Annabeth lo aveva seguito per consolarlo e Piper la sostituì per allenarmi.
Carter e Sadie circondarono con una barriera protettiva di incantesimi la nave e Franch e Jason facevano pattuglua aerea, uno trasformato in aquila e l'altro volando.
Fummo attaccati almeno cinque volte dai venti e tre volte da arpie.
Ma le sconfiggemmo facilmente.
Né Percy né Leo quella giornata mangiarono, il sorriso di Leo era scomparso e Percy aveva i capelli più spettinati del solito.
Passarono due giorni e la situazione non cambió: Percy era pallido, stava dimagrendo a vista d'occhio e aveva le borse sotto gli occhi. Leo non usciva e non faceva entrare nessuno nella sua cabina e la notte lo sentivo piangere e chiamare Sheyn.
Nico continuava a digli da fuori dalla cabina che Sheyn non era morta altrimenti lo avrebbe sentito ma lui continuava a non credergli e gli gridava di andarsene.
Quanto a me e a Harry, noi studiavamo nuovi incantesimi dai libri che ci eravamo portati dietro e ci confrontavamo con Sadie e Carter e ci accorgemmo che i nostri incantesimi e i loro non erano diversi, cambiava solo il modo in cui venivano eseguiti e la lingua in cui venivano pronunciati.
Così noi gli insegnammo alcuni trucchi e loro anche.
Non se la cavano male.
Scoprii che l'antico egizio mi veniva facile come parlare e a Harry anche.
Carter aveva qualcge difficoltà con l'incantesimo della mutazione, invece a Sadie veniva facile come bere un bicchier d'acqua.

Le giornate passarono e ancora non é cambiato niente dagli ultimi due giorni.
Percy e Leo sono ancora in uno stato penoso.
Io, Harry, Carter e Sadie ci allenavamo con spade e pugnali e ci allenavamo anche con i diversi incantesimi.

Al quarto giorno Percy e Leo erano peggiorati.
Io mi stavo allenando con Nico e stavamo duellando quando all'improvviso si bloccó e quasi non lo trafissi con il pugnale.
Mi stava guardando. Anzi, guardava qualcosa sulla mia testa. Alzai lo sguardo e vidi un ologramma che rappresentava una torcia in una nebbia bianca.
Nico chiamó a gran voce gli altri e (miracolo dei miracoli!) arrivarono anche Percy e Leo.
Percy era magrissimo e Leo altrettanto ma rimasero comunque stupiti.
Una voce di donna disse:<<Ermionr Granger, io ti benedico con il dono della Foschia>> tutti si inchinarono e la donna scomparve
<<Che cosa é la Foschia? E chi era quella donna?>> chiesi
<<La Foschia una specie di velo che impedisce ai mortali di vedere i mostri e le armi dei semideicome realmente sono a alcune volte ha effetto anche su di noi. E quella donna era Ecate dea della magia divina.>> mi spiegó Percy con voce roca.
Hazel disse:<<Ti insegneró a manipolare la Foschia. Io sono figlia di Plutone ma Ecate mi ha insegnato questa tecnica.>>
Così mi misi al lavoro.
Ma domani non mi allenai perché lavorai ad un progetto a sorpresa per Leo e Sadie, Carter e Harry mi aiuteranno.

Eroi dell' Olimpo-Il Ritorno di UranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora