Capitolo 35

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Emma
Mi alzai faticosamente, tenendomi la testa tra le mani, le tempie pulsavano sempre più forte dopo quella caduta.
Porsi una mano a Martina che lentamente si alzò.
-Potevano anche mettere un materassino- ci scherzai su, cercando di dare più credibilità possibile a quello che avevamo appena fatto.
Ci voltammo verso il vuoto. Se per sbaglio ci sbilanciavamo, cadevamo veramente nella Scarpata. Così pochi centimetri dallo scomparire per sempre, come tutti i nostri sassolini.
Mi guardai attorno. Davanti a noi si presentò un lungo corridoi, senza finestre, ma con solo delle luci colorate di un azzurro tenue.
Posai lo sguardo a terra, notando le piccole pietre che prima io e Marty avevamo lanciato.
Sorrisi raccogliendone una.
-E' stata proprio un'idea geniale- sentenziai guardando la ragazza, rigirandomi il piccolo oggetto tra le dita.
Ella guardava davanti a sé, torturandosi le labbra con il pollice.
-Spero che ci arrivino che ci devono imitare- mi rivolse uno sguardo furtivo.
Che diavolo stava succedendo nella sua testa?
-Non penso siano così stupidi- pensai su alla frase - perlomeno non tutti- feci spuntare un sorriso sul volto di Martina.
Quella nostra spensieratezza scomparve quando sentimmo delle urla.
-Spero siano urla di pura del vuoto e non per i dolenti- mi misi affianco a Marty che aveva spalancato gli occhi, portandosi le mani alla bocca.
Un rumore cominciò a farsi più forte e mi buttai di lato, prendendo Martina per i fianchi.
Ci mancò davvero poco che Newt ci cadesse addosso. Quella fortuna non la ebbe anche lui, che fu schiacciato da Thomas.
Velocemente si alzarono, non stando più a stretto contatto.
Quei due formano una bella coppia.
Il ragazzo biondo si avvicinò a Martina, zoppicando, con una smorfia di dolore sul volto, ma sembrava più convinto che mai ad avvicinarsi il prima possibile a Marty.
Prima che la ragazza potesse dire o fare qualcosa, Newt la baciò, un vero bacio.
Mi voltai, sorridendo per la scena, o forse per l'espressione di Martina.
Vidi Thomas ancora a terra, con il collo allungato per vedere che stavano facendo quei due.
-Finalmente si sono decisi- mi girai verso di loro, ancora attaccati e appena rivolsi lo sguardo a Thomas, me lo ritrovai di fronte, con le sue mani che mi circondarono il viso, per poi ritrovarmi le sue labbra sulle mie.

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