Capitolo 29

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Marty
Ritornammo dai ragazzi.
Sentii Newt gemere mentre si sedeva,il che mi fece preoccupare.
La coperta che mi avevano dato era ingombrante,difficilmente camminavo, ma mi avvicinai a Minho,seduto da tutt'altra parte:-Cos'ha Newt?- gli chiesi sedendomi vicino a lui.
-preoccupata per il tuo fidanzato,pive?-
Gli scoccai uno sguardo d'odio.
-Ha corso appena ti ha sentito urlare.- rispose poco interessato,guardandosi distrattamente intorno.
-E quindi...?-sapevo già il perchè. O,perlomeno,avevo notato che zoppicava. Non ero una che si lasciava sfuggire le cose.
-Non...non te l'ha detto?- mi guardó con gli occhi sgranati.
-Cosa?- vedi Minho distogliere lo sguardo:
-Cosa dovrebbe dirmi?- ripetei,alzando leggermente il tono.
-Non posso dirtelo io,caspio.- mi rispose.
Annuii,alzandomi.
Mi tiró leggermente la maglietta:-è un argomento delicato. Attenta,pive.-
Andai verso Newt,tenendo conto del consiglio di Minho:-
-Ehy- sorrisi.
-Ciao- mi salutó,sorridendo a sua volta. Mi sedetti vicino a lui,e notai che si stava tenendo una caviglia.
-Cos'hai?- stavo camminando sulla sploff,me ne rendevo conto.
Il suo sguardó si incupì. Schioccó la lingua:-niente,mi fa male una caviglia.-
Lo guardai:-perchè? Che hai fatto?-
Si giró verso di me:-sei troppo curiosa,pivella.-
Non mi aveva mai chiamato pivella,in un certo senso mi ferì.
-Ero semplicemente preoccupata.- ribattei,corrugando la fronte.
-Beh,non lo devi essere,me la so cavare,non è che ora ti devi occupare di ogni singola persona.-
Mi stava ferendo tantissimo,sentivo gli occhi pizzicare:-ma...io...-
-Senti,Pivella. Cosa ti aspetti? Che ti trattino con maggiore rispetto solo perchè hai appena tentato il suicidio? Ritorna sulla terra. Qui sei uguale a tutti noi,indipendentemente dalle tue azioni.-
Ne avevo abbastanza:-non voglio essere trattata in nessun modo diverso,chiaro? E per la crocana...- mi alzai,lanciandogli la camicia poco prima recuperata:-quel bacio non è significato nulla neanche per me.-
Strinse le labbra,annuendo:-bene. Perfetto.-
-Perfetto.- gli feci eco,allontanandomi da lui.
Avevo il cuore spezzato,gli occhi pizzicavano. Volevo solo svegliarmi da questo incubo.
Non avevo un posto dove sentirmi protetta tra le braccia di qualcuno,così mi sedetti vicino a Chuck.
L'avevo soprannominato Chuckie,era coccoloso,non una testapuzzona,come diceva lui.
Mi aveva aiutato a integrarmi di più tra i radurai,nonostante Newt mi abbia fatto praticamente da guida.
Emma era sempre disponibile,certo,ma Chuck mi aveva in qualche modo sempre capita. Era il più piccolo,si sentiva escluso,estraneo. Come me.
-Perchè?- mi chiese,con gli occhi luccicanti,leccandosi dalle dita gli avanzi di un pasto appena consumato.
-Perchè cosa?- gli chiesi a mia volta.
-Perchè hai tentato di...buttarti giù e sfracellarti come della sploff?-
-non ho voglia di parlarne,scusa Chuckie.- mi spostai una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
-Uhm,okay.- si guardó intorno:-quindi...tu hai creato tutto questo?-
Sospirai,guardandomi intorno. Ero stata capace di tutto questo?
-dovevi essere veramente una caspio di genio!-
Ridacchiai,alzando un sopracciglio:-perchè ora non lo sono?-
Diventó rosso,e gli scompigliai i capelli.
In tutta risposta mise a scuotere le mani:-smettila! -
Risi,fin quando arrivó Emma.

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