Capitolo 22

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Emma
-Lurido..- spinsi Gally verso la rete metallica che ci circondava.
Aprii la scatola, per poi richiudermela alle spalle.
Vidi Thomas stringere il metallo con le dita.
-Emma! Non puoi andare!- mi urlava contro da dentro alla scatola, mentre mi pregava in tutte le maniere possibile di non mettere a rischio anche la mia vita.
-Preferirei morire piuttosto che vedere il suo corpo trascinato via da un dolente-
Vidi il corpo inanimato di Martina che giaceva a terra, con un enorme puntura che le aveva bucato i vestiti e trapassato la carne.
-No no no, no. MARTINA!- la presi per i polsi e la trascinai verso la tana.
Un dolente mi si stava avvicinando, Mollai Marty a terra e Impugnai una lancia ripetendomi delle frasi nella mente:
Nel collo, Emma non puoi sbagliare adesso.
Con tutta la forza che avevo in corpo mi scagliai contro quel bestione e gli trapassai faticosamente il collo con un semplice legno appuntito. Lo vidi crollare a terra, con gli ingranaggi fermi.
Prima che potesse schiacciare Martina, la trascinai ancora a peso, velocizzando il passo.
-Continua a respirare!- non mi importava del dolore che le stavo provocando trascinandola sui sassi, sulla terr, dovevamo raggiungere la tana e prendere i sieri.
Spinsi la porta, ma risultò bloccata dall'interno.
-Ehi aprite!-
-Emma?- la voce di Newt mi parve angelica.
-Newt apri! Marty è stata punta!- fu questione di un secondo e la porta fu spalancata.
Newt mi aiutò a stendere il corpo della mia amica sul letto.
-Non so che diamine fare!- urlò il ragazzo in preda al panico.
Gli presi il viso tra le mani.
-Ce la farà, fidati- nonostante non avessi più la memoria, sapevo che perdere qualcuno che si ama è l'emozione e la sensazione più brutta al mondo, o quello che ne resta.
Cominciai a muovermi per la stanza, cercando in casetti, sotto il letto, nel materasso, finché li toccai. I sieri erano nascosti in un buco vicino a quel che doveva essere una finestra.
-Newt, dato che potrei svenire a momenti, consiglio di fare svolgere l'operazione a te. Iniettale questo nella vena- le gambe cominciarono a cedere. Alla visione dell'ago mi era tornata in mente quella fobia.
-Siamo sicuri funzioni?- domandò il ragazzo preoccupato. La mano gli tremava tremendamente. Non avremmo fatto niente con tutta quella tensione nell'aria.
Qualcuno scese velocemente le scale di legno marcio, facendo traballare tutta la struttura.
-Che abbiamo da perdere?- Alby tolse dalla mano di Newt il siero e si preparò vicino a Marty.
-Beh stiamo parlando solo della vita della mia migliore amica.- il sarcasmo in quel momento non era una delle scelte migliori.
Effettuata la puntura non avevo altro da fare che aspettare.

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