Capitolo 15

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Emma
-La luna è ancora alta in cielo, manca molto alla luce del giorno-
Smettemmo di correre.
-Dobbiamo trovare Minho- disse Thomas.
-E Alby, trovando lui, troviamo anche l'uscita per domattina- Martina sembrava più sicura che mai che avremmo trovato la via d'uscita.
-Dovremmo fermarci per un paio di minuti, abbiamo corso troppo e sprecato troppa energia.-
Guardai Thomas, che si stava sedendosi con la schiena contro un muro.
-Pensate davvero di riuscire ad uscire?- domandò il ragazzo portandosi una mano alla tempia.
-La speranza è l'unica cosa che ci resta- dissi cercando di calmare i nervi di tutti.
-Siamo nei guai se non riusciamo a trovare Minho, lui è l'unico che conosce queste mura, in ogni loro cambiamento e pericolo- Martina continuava a camminare avanti e indietro, pensando, immagino.
-Emma la tua guancia- disse ad un tratto fermandosi.
Mi toccai la pelle calda e ritrovai i polpastrelli colorati di sangue
-Sta facendo infezione- dissi pulendomi sulla felpa strappata.
-I medicanti ti aiuteranno- la voce di Minho occupò nostre menti.
-Tu! Testa di ca..rciofo!- Martina si avvicinò a lui e lo sbattè contro il muro dove Thomas era appoggiato.
-È già la seconda volta che m iabbandoni tra queste mura, alle terza, ti seppellisco al posto di Alby- lasciò la presa, continuando a camminare continuamente davanti a noi, aumentando l'ansia.

Marty
Ero furente con Minho,ma ci avrei pensato dopo.
Tirai fuori Alby dal nascondiglio,con l'aiuto di Thomas e Minho,che lo sostenettero.
"Se Alby è qui...l'uscita è..." Seguii il ragionamento di Emma,e in poco tempo ci trovammo davanti alle porte,che stavano per aprirsi.
Le porte produssero quel suono stridulo della ferraglia che si mette in funzione,così in confronto con il cupo silenzio del labirinto. La prima cosa che distinsi tra quelle persone,davanti a noi,furono gli occhi di Newt,e il tempo parve fermarsi. Il suo sguardo,di chi non aveva dormito dalla preoccupazione,di chi non riusciva a capacitarsi di aver perso una persona cara. E poi lo stupore,il sollievo. Mi corse incontro abbracciandomi. Diventai paonazza,cercando lo sguardo di Emma,che mi fece l'occhiolino,per poi andare da Thomas.
Si staccó,imbarazzato. In tutta risposta ridacchiai,accarezzandogli lievemente un braccio.
Alby fu bendato e portato dai medicanti,mentre io rimasi con Emma,e Newt,a riposarmi.
-Avete incontrato un dolente?-
-Non l'abbiamo solo incontrato...-ribattei.-Già,l'ha ucciso,questa pivella!- Esclamó Emma.
-L'ABBIAMO ucciso.-
Newt sgranó gli occhi:
-avete ucciso un dolente? Nessuno c'è mai riuscito,in questi tre anni...-
-Dovresti farti qualche domanda.- Gally spuntó fuori dal boschetto dietro di no
-In tre giorni due pivelli entrano nel labirinto,disubbidiendo al nostro regolamento,e in più uccidendo un dolente!-
-Sono state più coraggiose di me e te messi insieme,Gally.- Ribattè Newt,facendo una smorfia.
-Ma per favore Newt,una cotta per la pivella non puó farti cambiare regolamento!-
Emma non tardó a rispondergli:
-SENTI GALLY,HAI ROTTO. NESSUNO TI VUOLE,PORTI SOLO ROGNA,È MAI POSSIBILE CHE NON PUOI FARTI I CASPI TUOI?- Sbottó irritata.

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