Silenzio.
Non si sentiva niente, erano tutti fermi e immobili. Fosse stato qualcun' altro il malcapitato, ero sicura che ci sarebbero state risa, divertimento, ma nessuno osava ridere di Grayson Dolan. Erano tutti spaventati.
Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, perciò mi ero concentrata sulle sue mani, ma sentivo che lui stava cercando il mio sguardo insistentemente.
Non sapevo cosa fare, avevo paura.
Un rumore di tacchi alle mie spalle, probabilemte di un'insegnante, fu l'unica cosa che spezzò quel silenzio. Si avvicinava.
La donna a cui i tacchi appartenevano si fermò qualche passo dietro di me.
-Signorina Mirelli, mi segua perfavore- disse una voce acuta, con un misto soggezione per via dei troppi spettatori alla scena e rabbia.
Feci per girarmi e seguire chiunque fosse il proprietario di quella voce, ma di scatto Grayson si alzò, stringendo il mio polso destro con la sua mano sinistra.
Fu solo allora che riuscì ad alzare lo sguardo sui suoi occhi, appena in tempo per vederlo sibilare -Questa la paghi cara, Mirelli-.
-
Ero seduta su una sedia in corridoio, fuori dall' ufficio del preside. La reazione che Grayson aveva avuto era bastata per cacciare dentro quell' ufficio pure lui.
Stavo aspettando il mio turno per entrare, quando vidi Ethan arrivare.
Mi alzai e gli corsi incontro, abbracciandolo forte; Lui ricambiò l'abbraccio, per poi staccarsi e guardarmi negli occhi.
Odiavo fissare degli occhi così simili a quelli di Grayson, ma non abbassai lo sguardo stavolta, non ero intimidita.-Eth, ho fatto una cazzata- sussurrai, guardandomi la punta dei piedi.
-No, - scosse il capo - tu hai fatto solo bene, è colpa di quel coglione a cui sarò costretto ad assomigliare per il resto della mia vita- rispose, serrando la mascella.
-Cosa credi che mi dirà?- chiesi, indicando l'ufficio del preside.
-Niente di che, ti farà la solita ramanzina ma poi ti lascerà in pace e tutto sarà come prima, tranquilla- mi disse, per poi strizzarmi l'occhio e sedersi su una sedia vicino alla mia, dove dopo poco ripresi posto.
-Sembri esperto- ridacchiai, appoggiando la mia testa alla sua spalla.
-Solo perchè una volta mi ha scambiato per mio fratello e sono riuscito a fargli capire che non ero lui solo alla fine del suo monologo- mi disse, facendomi scoppiare in una fragorosa risata.Alzai lo sguardo per osservare meglio quel ragazzo. Sin dall'inizio avevo notato la sua bellezza; i suoi capelli castano scuro, leggermente ricci, combinati ai suoi occhi di ambra e al colore abbastanza scuro delle sue labbra, che spesso si aprivano in un meraviglioso sorriso. Ma la cosa che di Ethan preferivo, che lo rendeva ancora più bello, era sicuramente la personalità; Era un bravissimo ragazzo, sempre dolce e disponibile e c'era sempre per me.
Ethan P.O.V.
Beatrice era appoggiata alla mia spalla e mi stava osservando con la coda dell'occhio, e forse credeva che non la notassi. Daltronde anche io stavo facendo lo stesso. Non lo avrei mai amesso, ma quella fragile ragazza con uno strano accento era entrata nel mio cuore con molta più facilità di molte altre persone, e l'avrei protetta da chiunque.
-Ethan ti prego, devo andare a quella festa per vedere Evelyn, capisci che finalmente ho una chance con lei dopo DUE ANNI?- mi chiese Aaron con un tono tra il supplichevole e il disperato.
-Aaron, non pensi a Beatrice? E se incontrasse Grayson quando io non sono vicino a lei, e le desse fastidio?- gli risposi, passandomi una mano tra i capelli, frustrato. Non potevo permettere che Bea fosse triste. Io non volevo che lei fosse triste per colpa di un coglione. Aaron per tutta riposta sorrise, guardandomi di traverso, come uno che la sa lunga.
-Cosa c'è? -Gli chiesi infine, sbuffando.
-Non è che tutto ciò è solo gelosia perchè Bea ti piace?- mi disse, facendomi strabuzzare gli occhi.
-Io? Beatrice? Ma la conosco da troppo poco tempo per dirlo- ribattei.
-Beh, se vuoi aspettare fai pure, ma poi finirai come me che dopo due anni mi nascondo ancora... forza, prova a chiederle di uscire!-.
Stavo per rispondergli quando vidi in lontananza Beatrice sfilare insieme a mio fratello e una donna di mezza età verso l'ufficio del preside, per poi precipirarmi in quella direzione.
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Sibilings || Dolan Twins (IN PAUSA)
Fiksi PenggemarAvevo appena infranto una delle sue regole, "non pensare a me"; Ora cosa mi avrebbe impedito di infrangere anche tutte le altre? - L'acqua scorreva calda sul mio corpo mentre mi sfregavo energicamente con la spugna, cercando, inutilmente, di toglier...