Sentiamo un urlo di spavento provenire dalla persona che ha appena aperto la porta, la quale, guardandoci esterrefatta dice: - Dio santissimo ragazze, e voi, che ci fate qui? Mi avete fatto prendere un colpo!
- Papà! Semmai quello che ci ha fatto prendere un colpo sei stato tu! – quasi lo rimprovera Julia.
Nel frattempo accorre verso di noi anche sua madre che, molto spaventata dal nostro fracasso, non esita a chiedere spiegazioni.
- Qualcuno mi spiega cosa è successo? Ero in cucina a cucinare e, quando ho sentito le vostre urla, stavo per far cadere la padella dai fornelli!
- Mamma non è colpa nostra se voi tornate qui a casa senza nemmeno avvisare e, per giunta, lasciando la porta socchiusa! Abbiamo pensato che fossero entrati i ladri in casa!
- Beh tesoro non è colpa mia se qualcuno non risponde mai al telefono. Ho provato a chiamarti ben cinque volte, ti ho inviato anche due messaggi per avvisarti del nostro arrivo anticipato a stamattina, ma non ho ricevuto alcuna risposta da parte tua – risponde la signora Keller per discolparsi.
La mia amica tira fuori dalla tasca degli shorts il cellulare per controllare se davvero ci fossero i messaggi e le chiamate perse e, solo quando constata con i suoi stessi occhi che tutto ciò che la madre le ha raccontato è vero, si scusa: - Hai ragione mamma avevo il silenzioso e non ho visto né le chiamate perse né i messaggi!
Io ed Emily ci rivolgiamo una rapida occhiata d'intesa e scoppiamo subito a ridere. Julia non cambierà mai! Rimarrà la solita sbadata che, si dimentica sempre di mettere la suoneria al telefono!
Passata un po' la tensione iniziale, dopo esserci riprese dallo spavento, salutiamo cordialmente i genitori di Julia (i signori Keller), i quali, ci spiegano di aver anticipato il loro arrivo, poiché alle Bahamas il tempo non era per niente bello, tirava un vento fortissimo e pioveva a dirotto da circa due giorni.
Ci dirigiamo in camera di Julia per lasciare le borse da mare e nel frattempo decidiamo anche di farci una doccia veloce, per togliere la salsedine dal nostro corpo.
- Ragazze se dovete lavarvi fate in fretta perché, tra poco, è pronto da mangiare. Vi ho preparato hot dog e patatine fritte! – urla dalla cucina la Signora Keller per farsi sentire.
Sentendo quelle parole i nostri occhi iniziano a brillare di gioia. Adoriamo gli hot dog ed oggi ci volevano proprio, soprattutto per rimediare allo spavento preso poco fa.
Cerchiamo di lavarci il più in fretta possibile, riuscendo ad impiegarci solamente trenta minuti. Questo si che è un record, visto che, in questi giorni, abbiamo impiegato sempre il doppio dei minuti per lavarci.
Non appena mettiamo piede in cucina, un delizioso profumino ci accoglie, penetrando lentamente all'interno delle nostre narici. Notiamo con piacere che, la signora Keller ha apparecchiato la tavola fuori, sul grande balcone che si affaccia quasi sul mare. Da qui la vista è semplicemente mozzafiato!
- Signora Keller vuole che le diamo una mano? – propone Emily.
- Si ragazze, per piacere portate i piatti in tavola, così nel frattempo io finisco di friggere le patatine – ci sorride dolcemente, nonostante sia molto impegnata davanti ai fornelli.
Ci mettiamo subito a lavoro ed, una volta fatto ciò che ci ha detto la signora Keller, ci sediamo a tavola per chiacchierare un po' con suo marito.
- Signorine, allora oggi pomeriggio si va a Miami come promesso ok?
- Sii!!! – esultiamo in coro, battendo le mani per la felicità.
- Però se andiamo dovete rispettare una sola condizione... - lascia la frase in sospeso, incuriosendoci ancora di più.
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Don't let me go
Novela JuvenilAlyssa Anderson, ragazza diciottenne, è pronta per trascorrere le vacanze estive a Fort Lauderdale, località turistica nel sud-est della Florida, assieme alla sua famiglia. Sembra un'estate come tutte le altre per la nostra protagonista: stesso luog...