Gelosia Nell' Aria

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POV' PATRICIA
L' indomani io e gli altri ci riunimmo nella stanza di Fabian. e Eddie.
"Allora ragazzi ho decifrato i geroglifici che dovrebbero essere gli indizi" disse Fabian "il primo dice: se il primo oggetto vuoi trovare, dove puoi trovare qualunque luogo dovrai guardare. Ma stai attento a chi ti sta intorno, perché vi sono molti traditori".
"Qualcuno ha capito qualcosa?" chiese Amber a cui seguirono un insieme di "no".
Dove qualunque luogo puoi trovare.....
"Potrebbe essere un libro" disse Eddie "oppure una cartina".
"Ma si certo!" dissi io.
Dov'è che puoi trovare qualsiasi luogo della Terra?
"Il mappamondo nel soggiorno"
"Patricia sei un genio!" disse Fabian abbracciandomi e provocando un po' di gelosia in Eddie che a un certo punto fece un finto colpo di tosse costringendo Fabian a staccarsi mentre io ridevo.
Scendemmo in salotto che però era occupato dagli altri così decidemmo di riunirci verso le undici di sera. Considerando che erano le nove avevo un' ora prima che scattasse il coprifuoco di Victor così decisi di fare una passeggiata. Non chiamai Eddie perché lo vidi mangiare e ridere con Alfie.
Era una serata stupenda. Eravamo nel periodo che precede l' autunno, con gli alberi che erano ornati da foglie dal giallo al marrone e dal marrone al rosso. Il cielo era limpido e milioni di stelle lo popolavano. Una volta mia madre mi disse che le stelle sono le persone a noi care che sono purtroppo dovute morire e che ci guardano per prendersi cura di noi. Prima di venire a casa Anubis non ci credevo. E forse neanche adesso, ma di sicuro credo nella vita dopo la morte e nella magia.
Mi sedetti su un muretto. Il mondo era così bello, e in esso vi abitavano altrettante persone belle. Ma purtroppo per equilibrare il tutto vi erano anche persone meschine e malvagie. Perché si sa tutto ha bisogno di avere un equilibrio. Anche noi stessi ne abbiamo bisogno. Infatti siamo per metà persone buone, gentili e solari e per metà persone paurose, egoiste ma soprattutto sole. E sta a ognuno di noi capire quale metà mostrare agli altri.
All' improvviso una figura si sedette molto agilmente vicino a me facendomi quasi cadere dal muretto.
"Ciao"
Misi a fuoco quella persona e non ero entusiasta di vederlo ma decisi di essere gentile.
"Ciao Daniel"
"Che fai qui fuori?"
"Una passeggiata"
"Oh certo, allora come va con Eddie?"
"Bene anzi benissimo, non avrei mai creduto di incontrare un ragazzo cosí!"
"Mhh immagino, ma comunque ci sono ragazzi migliori al mondo no?"
"Oh a me non interessano. A me basta lui."
"Sai sei molto possessiva delle tue cose"
"Assolutamente si. Vedi se una cosa è mia mi sembra normale che io abbia paura di perderla soprattutto se quella cosa è importante come Eddie"
"Capisco. Guarda sono le dieci. Torniamo a casa?"
Annuii e tornammo a casa. Forse Daniel non era come lo avevo giudicato troppo presto. All' inizio lo vedevo come un ragazzo timido e riservato. Diciamocelo posso tollerare un po' di timidezza ma se non ci si butta poi ci si pente per tutta la vita.
Appena entrati mi ritrovai davanti Eddie.
"Ciao Eddie"
"Ciao! Dove sei stata?"
"A fare una passeggiata. Tranquillo non sono stata rapita dagli alieni!" risi.
"Alieni?" disse Alfie con la bocca piena. Lo guardai ridendo e Jerome lo portò in camera scuotendo la testa ormai rassegnato dal ripetergli "non esistono".
Eddie aveva uno sguardo impassibile. Cavolo era bello anche così. Daniel ci salutò e andò in camera.
"Cosa ci faceva con te?"
"Niente ero seduta su un muretto, poi è arrivato e abbiamo parlato un po'. Siamo gelosi signorino Edison?"
"Non mi chiamare Edison! E sì, sono molto geloso!"
Scoppiai a ridere. Non potevo credere che Eddie Miller fosse geloso.
"Ehi ma ti vuoi tranquillizzare? Io ti amo e voglio stare con te. Quindi smettila di comportarti da stupido e fammi un sorriso"
Lui si addolcì sorridendomi. Poi si avvicinò sempre di più cosa che mi piaceva molto, ma a rovinare tutto fu Victor con il suo stupido coprifuoco e il suo stupido spillo. Eddie mi diede un bacio veloce a stampo e corse in camera.
POV' S EDDIE
Non lo sopporto. È vero forse sono troppo geloso, anche perché so che di Patricia mi posso fidare, ma quel ragazzo per me nasconde qualcosa e io devo scoprire cosa. Guardai Fabian che si era addormentato e Daniel che stava leggendo. Mi buttai sul letto e cercai di addormentarmi. Poi come non detto cominciò a parlare.
"Allora vedo che fra te e Patricia va tutto bene"
"Già va benissimo" dissi io fulminandolo con lo sguardo.
"Che c'è sei geloso Miller?" chiese ridendo.
"Certo che no la MIA Yacker non si metterebbe mai con uno come te" dissi io di risposta.
"Vedremo"
"Come scusa?"
"No niente"
In quel momento spensi la luce e sentii delle proteste da parte di Daniel che finirono dopo neanche cinque secondi. Chiusi gli occhi e mi addormentai.
Mi svegliai di colpo con una mano di Fabian sulla bocca. Guardai l' ora. Erano le undici. Mi alzai e ci dirigemmo in salotto dove vi erano gli altri. Patricia e Alfie erano assonnati. Poi si risvegliarono vedendoci arrivare.
"Allora cominciamo a cercare. Alfie tu resta nel corridoio e guarda che non arrivi nessuno"
"Va bene"
Ci avvicinammo al mappamondo. Fabian lo studiò molto attentamente osservandolo con uno sguardo confuso.
"Allora dovrebbe esserci un pulsante ma non lo trovo"
"Va bene cerchiamo di pensare come Robert Frobisher Smythe"disse Nina.
"Lo so! Lo so!" Urlò Amber facendo sobbalzare Patricia. Lei odia quando la bionda urla in quel modo.
"Quale luogo conosciamo bene e del quale Robert era ossessionato?"
Ci fu silenzio totale molto probabilmente perché i nostri cervelli erano in fasse "voglio dormire".
" L' Egitto no?"
"Ma si certo!"
Fabian premette con il dito sopra l' Egitto azionando un meccanismo. Il mappamondo si aprì e all' interno vi era un oggetto molto simile al medaglione di Nina.
"Ne manca solo uno" dissi io.
"Ragazzi sta arrivando Victor!" ci urlò Alfie. Fabian richiuse velocemente il mappamondo e mi porse il medaglione. In quel momento entrò Victor.
"Cosa ci fate in piedi a quest' ora? Miller?"
"Ehm noi ...... Vede volevano fare uno spuntino"dissi passando l' occhio a Alfie.
"Lewis cosa ha dietro la schiena?"
"Io? Niente!"
Intravidi Alfie passarlo a Fabian, che lo passò a Nina, che lo passo ad Amber che lo passò infine a Patricia.
"Williamson. Mi dia qualunque cosa lei abbia in mano"
"Io non ho niente in mano!" disse la rossa sperando che Victor ci cascasse.
"Vuole una punizione signorina? Mi dia quell' oggetto o lo prenderò a forza e la farò espellere"
Patricia si arrese. Fantastico mai una volta che qualcosa va bene. Guardai gli altri che erano giù come me. Poi vidi Nina illuminarsi e ridere così puntai il mio sguardo su Victor che aveva in mano il telefono di Patricia!
"Lo stavamo nascondendo perché sappiamo che lei odia qualsiasi forma di comunicazione. E questo spiega molte cose" disse Yacker ridendo.
"Williamson domani venga pure nel mio ufficio. E questo lo tengo io! Ed ora fuori dai piedi!"
Corremmo in corridoio. Fermai Patricia che mi sorrise.
"Sei stata coraggiosa signorina"
"Certamente sola la numero uno in questo. E poi quello non era neanche il mio cellulare. Era una calcolatrice!" mi disse.
Scoppiammo a ridere, poi la vidi sbadigliare.
"Va dormire chiacchierona"
"Vacci anche tu o ti verranno le rughe faccia da pesce! Buonanotte"disse salendo le scale.
"Notte". Ritornai in camera stravolto e mi accorsi che.......

Ciaoo😘😘😘. Aggiorno adesso anche perché domani purtroppo ho una comunione e forse non potrò aggiornare.😖 Detto questo spero vi piaccia il capitolo. E ci si vede al prossimo.

Weasel.

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