-"Maledizione!" esclamo, lanciando verso la finestra del salotto l'ennesima bolletta.
Trecentosettantadue dollari per un paio di lampadine in un appartamento monolocale sopra a quello della mia famiglia.
-"È il modo di fare sceneggiate, Scarlett?" mi rimprovera Zoey, guardandomi storta.
-"Non sei mica tu che devi pagare questi ladri!" sbuffo, alzandomi dalla sedia.
-"Sei stata tu a voler pagare tutto." mi ricorda la mia migliore amica, facendo una smorfia.
-"Lo so, lo so." sospiro, passandomi una mano tra i capelli frustrata "È che l'attività è mia e tu già mi aiuti senza pretendere --"
-"-- nulla in cambio, lo so." ridacchia lei, completando la frase che da un po' continuo a ripetere.
La 52 Design è la mia attività di ricavo già da qualche mese. Ho lasciato la scuola, stanca di studiare per nulla per iniziare ad essere - almeno in parte - economicamente autonoma. Zoey, essendo un'ottima carpentiera e un'infallibile ficcanaso, ha deciso di unirsi all'associazione per preparare materialmente quello che la mia oscena mente pensa. L'intesa è perfetta e da anche un buon ricavo, se non fosse per quei ladri delle bollette.
-"Cambia operatore!" mi suggerisce Zoey.
-"Siamo vincolati ancora per quattro mesi per il contratto 'risparmio', ricordi?"
-"Fosse risparmio!" ride, sedendosi su una sedia in plastica che non c'entra nulla con il resto dell'arredamento, accanto al tavolo.
Zoey Valerie Willa è la mia migliore amica da qualche anno: ci siamo conosciute a scuola ed il legame si è molto rafforzato da allora; soprattutto da quando lavoriamo insieme e sono costretta a lavorarci assieme ogni dannato giorno. È molto alta - forse troppo, al contrario di me - ed ha i capelli lunghi castani e mossi. Gli occhi verde smeraldo con qualche venatura nocciola sono sempre coperti da una spessa montatura d'occhiali che le fa risaltare le iridi. Io invece mi ritengo una ragazza moderatamente carina, data la mia statura da nano, i capelli mediamente lunghi e di un colore carota - come dicono tutti - e gli occhi di un verdino sbiadito, per non parlare delle curve completamente assenti. Io e Zoey siamo agli opposti - soprattutto caratterialmente - ed è proprio per questo che ci completiamo.
-"Devo trovarmi un lavoro." sbuffo.
-"Sei sempre la solita esagerata!" si porta una mano al viso, esasperata "A cosa ti serve?"
-"Per le bollette!" sbotto, iniziando a camminare in giro per il monolocale.
-"Smettila." mi rimprovera. Diciamo che lei è sempre stata quella con la testa sulle spalle, mentre io quella con la mente tra le nuvole. Ma non trovo alcuna bellezza nella vita, se non la vivi a modo tuo perseverando sui tuoi ideali anche se etichettati diversi dagli altri.
-"No! Adesso vado... da qualche parte... a trovarmene uno." cammino avanti ed indietro per la lunghezza del tavolo pieno di fogli scarabocchiati.
-"Almeno sai cosa vuoi fare?!" mi chiede Zoey, mentre trattiene la rabbia. Riesco a notarlo e quindi decido di abbassare il mio cervello di quota, cercando di essere realista almeno per due minuti.
-"No." ammetto "Ma non i cani. Odio i cani." ricordo a me stessa.
-"Okay, okay." sbuffa, mentre con lo sguardo mi segue in giro per l'ampia stanza "Cosa, allora?"
-"Non lo so." sospiro, fermandomi "Per il momento, almeno."
-"Visto che come ogni volta spari cazzate e basta? Bene. Ora quindi torna al tavolo e ricomincia a lavo --"

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Sleepwalker
FanficScarlett Tawn è una normalissima ragazza sedicenne con un forte bisogno di soldi per la sua attività di design. Logan Henderson è un ricco ventiseienne, marito e padre di famiglia che cerca una babysitter per la piccola figlia. I due si incontrerann...