Feel at home.

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Lui era la mia salvezza, lui era quel ragazzo di cui ho già parlato: Alessio Iodice.

Mi aveva salvata, letteralmente.

Si era accorto del mio corpo vacillante sul ciglio della strada e sì, mi aveva salvata.

Mi aveva presa con sé.

Io ero svenuta fra le sue braccia, con i polsi sanguinanti e lo sguardo spento.

Credevo fosse finita, vedevo tutto nero. Intorno a me tanti rumori, ma non sentivo più nessun profumo.

Vuoto totale, vuoto dentro e vuoto fuori.

Lui si era addormentato accanto a me, appoggiato al muro.

Dopo qualche minuto si alzò in piedi e cominciò a parlare al telefono, mi sembrava tutto così lontano, non capivo dove fossi.

Riuscii ad aprire un occhio e lo sentii esclamare:

"È sveglia, grazie a Dio è sveglia"

Cominciai a guardarlo e lui sorrideva intensamente con le lacrime agli occhi.
Ero arrabbiata in quel momento così cominciai ad insultarlo:

"Vaffanculo, chi cazzo sei? Dovevi lasciarmi morire, è da una vita che voglio buttarmi giù e tu che fai? Non sai nemmeno chi cazzo sono e ti metti a fare il salvatore del mondo? Senti vaffanculo."

Lui deluso dalla mia risposta si allontanò leggermente guardandomi intensamente negli occhi.

"Sei bellissima" si limitò a dire.
"Ti sembra il momento?"

Cominciai a guardarmi ed ero un in un appartamento, un appartamento disordinato, i miei polsi erano fasciati e mi bruciavano particolarmente.

"Sono Alessio, e questa è casa mia. Ti ho aiutata e ti ho portata qua, dove vivo con il mio coinquilino e la sua ragazza. Scusa, scusa davvero. Non volevo che tu ti arrabbiassi, volevo solo farti del bene, se tu fossi morta io non me lo sarei mai perdonato."

In quel momento mi sentivo debole.

Così, dopo le sue parole e dopo aver guardato i suoi occhi mi alzai rapidamente e mi buttai fra le sue braccia.

Sussurrai un misero grazie e feci cadere le mie lacrime sulle sue clavicole.

Don't Wait For Your End To Love. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora