Mi teneva fra le sue braccia senza dire una parola, mi sentivo morire, ma era una morte piacevole.
Alessio mi stringeva la schiena fino a quando non mi tolse le braccia dal suo collo e mi afferrò il braccio.
Guardò il mio polso e appoggiò le sue dolcissime labbra sulle mie fasciature.
Cominciai a sentire un brivido lungo la schiena.
Non lo conoscevo, sapevo solo il suo nome, ma lui, lui era ciò di cui avevo bisogno in quel momento.
Ero crollata, decisamente, fra le braccia di uno sconosciuto, uno sconosciuto che era riuscito a farmi stare al sicuro.
In quel momento arrivarono il suo coinquilino e la sua ragazza.
Io, ancora fra le braccia di Alessio, piangente guardavo fuori dalla finestra.
"Hey, tutto ok? Io sono Gennaro"
disse il ragazzo biondo cenere appena entrato dalla porta.
"...e lei è la mia ragazza: Giulia."
Alessio lo guardò e si girò di nuovo verso di me facendomi segno di dire il mio nome.
"Io...io sono Diana" sussurrai.
