Capitolo 55 Le Sorprese Non Finiscono Mai

437 26 4
                                    

Ignazio p.o.v
Non è una giornata qualunque oggi.Qualche giorno fa,Sofia è stata all'ultima prova orale ed oggi c'è la cerimonia ufficiale dei diplomi.Non è nulla di particolare ma per quello che ha fatto Sofia per superare questi esami è davvero importante,inoltre verranno i suoi genitori e lei non sta più nella pelle.È la prima volta dopo mesi che li rivediamo,da quando siamo partiti per Roma proprio per dare anche a loro la bella notizia della gravidanza.Quando abbiamo detto ai suoi genitori di Marta,il padre non mi è sembrato molto contento di quello che gli avevamo appena detto,anzi,sembrava l'esatto contrario.
Flashback
Serata normalissima tra chiacchiere e risate ma quando arrivò il momento che forse avrebbe cambiato l'intera serata,il silenzio calò.Solo la voce di Sofia che parlava alla mamma si udiva nella stanza ed il mio sguardo cadde in quello di suo padre.Non era uno dei migliori ma non mi trasmetteva nemmeno una sensazione di timore.
Quando Sofia smise di parlare,sua madre l'abbracciò ed io,guardandole,sorrisi.Marta abbracciò anche me,ma il mio sguardo era sempre su suo padre,Andrea,che sorrideva ma tristemente.
Continuammo a chiacchierare per un po ma poi Andrea uscì per andare sul balcone.Restai un po con le donne ma poi lo raggiunsi e iniziammo a parlare di cose del tutto normali.
Ma poi una frase,quella frase che rese l'atmosfera del tutto imbarazzante e abbastanza tesa.
"Sai che sarà dura,vero?!"
A quelle parole il mio cervello non seppe dare risposta e lui continuò dicendo:Siete dei ragazzi,ancora molto giovani per affrontare una cosa così grande...un figlio...
Le nostre voci erano quasi sussurrate,il tono di voce era davvero basso.
Alzai lo sguardo su di lui e incrociai i suoi occhi azzurri,proprio come quelli di sua figlia e dissi:So bene che sarà dura,alla nostra età poi...smetti di fare determinate cose per trascorrere intere notti insonni,giornate tra pappe e pannolini, ruttini e giochini,medici e medicine nel caso stia male la creatura.La gioventù lascia spazio alle responsabilità...
Lui mi guardò e io sospirai e dissi:Quando venni a sapere della gravidanza di Sofia il mondo mi cadde addosso,stavo per mollare tutto e sparire,infatti per un'intera giornata non mi feci vivo.Quella giornata,però, mi è servita molto,mi è servita a capire che...ci saranno difficoltà,dilemmi,ostacoli ma ci sarà anche mio figlio,quel visino,quella creatura mia,che ho creato con la donna che più amo al mondo.Quella serata mi ha aiutato a riflettere sul fatto che,magari,in futuro,tornare a casa e trovare una monella o un monello che arriverà tra le mie braccia e che mi chiamerà papà,non mi farà pesare le difficoltà,il peso delle responsabilità...quale responsabilità più bella di avere un figlio.
Non disse nulla e continuò a guardarmi.
Azzardai dicendo:Se non avessi voluto il bambino che sua figlia porta in grembo,non avrei mai litigato per la prima e spero ultima volta con Sofia,pesantemente.
Sorrise e disse:È un onore per te avere mia figlia accanto.
Io:Lo so bene...
Continuò dicendo:Ma anche per lei lo è.
In quel momento cominciai a sentirmi davvero accettato da lui.
Fine flashback
"Sofia,amore,dai che facciamo tardi"
"Gnà ma manca mezz'ora"
"Anche un'ora fa mancava mezz'ora"
È chiusa in bagno da ore e credo non si sia ancora vestita.
Finisco di mettere il profumo e raggiungo la porta del bagno.
"Posso entra..."
Come al solito apro la porta senza aver aspettato la sua risposta e la ritrovo con solo i pantaloni,che si guarda la pancia.
"Sofia..."
Si volta e dice:Hai visto quanto è cresciuta in pochi mesi?!
"Amore,ti ricordo che mancano solo due mesi alla nascita...
"Ma è enorme,sono enorme"
Mi scappa da ridere e lei mi guarda.
Mi avvicino a lei e dico, un po maliziosamente:Sai,piccola...non sei male con questo reggiseno...con SOLO questo reggiseno nero...non so se mi spiego...
"Frena,Boschetto...frenati,statte bono"
Io rido e lei dice:Secondo me anche tua figlia ha sentito il profumo che ti sei messo...
"Buono,no?!"
"Si,ma...ce ne ancora nella boccetta?!"
"Non prendermi in giro,Sofia,non ti conviene...
Lei sorride...
Le bacio la pancia e dico:"Hey,Marta,dí alla mamma che questo profumo è buono...e che quando nascerai lei sarà nei pasticci!"
Sento Sofia ridere ed io mi alzo verso il suo viso e la bacio a stampo.
"Amore,okay...ma dobbiamo muoverci,stanno arrivando i tuoi genitori e la cerimonia sta per iniziare"
"Si,okay...vado a cambiarmi,vado,vado"
Esce dal bagno e corre in camera,mentre io raggiungo la cucina.All'improvviso suona il campanello.Eccoli!
"Sofia,eccoli"
Apro la porta e mi ritrovo il meraviglioso sorriso di Marta davanti,seguito dal caloroso "Buongiorno" di Andrea.
"Eccovi,vi aspettavamo"
Aiuto Andrea con le buste che ha in mano e dico:Per chi sono tutti questi regali?!
"Per la nostra prima nipotina,mia moglie ha fatto grandi acquisti"
"Sono donne,che ci vuole fare"
"Ancora con questo "lei"?"
"Sa...ehm...sai la forza dell'abitudine...ma come è andato il viaggio?!"
"Bene,anche se cinque ore di auto sono pur sempre cinque ore di auto"-si lamenta Marta mentre si guarda intorno e dice:"Ma Sofia dove è?!"
"Si sta preparando...è di ,in camera"
Mentre lo dico sentiamo la voce di Sofia che si avvicina sempre di più.
"Mamma,papà...siete arrivati"
Li abbraccia e poi dice:"Tutto bene il viaggio?!"
"Certo,tua madre prima di arrivare,ha svaligiato i negozi prima infanzia"
Sofia sorride e si avvicina alle buste,frugando al loro interno.
"Guarda che carine queste magliettine,ma guardale...i calzini,amore ma li hai visti?!"
"No,Sofia,li vedremo quando saremo tornati,ora è tardi...dobbiamo andare,dai"
"Va bene,va bene..."
"Io e il tuo papà vi aspettiamo in macchina."
Io e Andrea usciamo di casa e raggiungiamo la mia auto.
Dopo qualche minuto di attesa e di chiacchiere tra uomini,ci raggiungono anche le donne.
"Eccoci,scusate ma le scarpe non entravano"
"Come al solito,amore"
Sofia mi fa una linguaccia ed io rido,mettendo in moto l'auto.
Partiamo e in poco tempo raggiungiamo la scuola di Sofia.
"Gnà ma hai chiamato i ragazzi?"
"Si,ma non so che fine abbiano fatto"
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo all'ingresso della struttura.In verità ci aspettano in spiaggia,Monica ha organizzato un "quasi rinfresco",come lo chiama lei,per festeggiare il diploma di Sofia.Mentre percorriamo le scale,Sofia mi tiene il braccio stretto,segno che è terribilmente nervosa.
"Amore,però il braccio si fa male...stai calma,sai che è andato tutto bene."
"Scusami...lo so,lo so ma non mi sembra vero.Ce l'ho fatta,finalmente."
Le prendo le mani e dico:Respira...va tutto bene,sei stata grande,in tutti i sensi...
Mi scappa da ridere e lei dice:Ma la vuoi finire,non sei divertente.
Io continuo a ridere,lei si stacca ed entra a scuola.La raggiungo e le avvolgo i fianchi con il braccio,avvicinandola a me e baciandole la fronte.
"Stai tranquilla"
Nell'atrio,ci sono tantissimi ragazzi e i genitori di Sofia sono spariti tra loro,il mormorio delle chiacchiere aumenta ad ogni nostro passo.Superata la folla,ci ritroviamo davanti file di sedie,destinate evidentemente agli studenti.
Sofia prende posto e si guarda intorno per trovare i suoi genitori.Io mi appoggio al muro di fianco a lei e dopo qualche minuto,la cerimonia inizia.
I ragazzi vengono chiamati uno per uno per ricevere il proprio diploma e fare un discorso di ringraziamenti,un po all'americana(ah,gli italiani!) e dopo più di quindici ragazzi e applausi lunghi un'eternità,arriva il turno di Sofia.
"Vai,amore,non tremare che va tutto bene"
Si alza e si dirige verso la preside,seguita da un caloroso applauso.Riesco ad incrociare lo sguardo di Marta che applaude,guardandomi con gli occhi lucidi.Le accenno un sorriso e lei mi mima,con le labbra,un "grazie".
Io non so per cosa mi ringrazia e mi limito a sorriderle.
Sofia inizia il suo discorso e la sala cala in un silenzio.
"Sono tesissima oggi,è un'emozione bellissima aver raggiunto questo risultato,è una gioia immensa.Sono stati dei mesi intensi e non vedo l'ora di stendermi in spiaggia,al sole..."
La sala scoppia in una leggera risata e poi Sofia continua:"...in realtà...non vediamo l'ora,come vedete."-appoggia la sua mano sulla pancia e sorride-"...oltre allo studio,in questi mesi è arrivata anche lei,si,lei...inaspettatamente,certo,ma...è stata davvero una gioia.Ecco,io...non so davvero da dove iniziare per ringraziare tutti perché ci sono persone per le quali ogni parola è banale per esprimere quello che hanno fatto e continuano a fare per me.Per noi.In sala,oggi,ci sono i miei genitori,che hanno trascorso ben cinque ore di auto per venire qui,da Roma.Il primo ringraziamento va a loro e forse il motivo lo capirete voi stessi."
La sala applaude e il mio sguardo si posa su i genitori di Sofia,nonché "miei suoceri"?
"Poi ci sono i professori,i miei compagni di classe,ma un particolare ringraziamento va a Lorenzo Fassi,mio compagno di banco e fedele aiutante nelle ricerche,nonché vittima dei miei scleri e delle paranoie per ogni verifica.Scusami tanto Lori,ma ora è tutto finito,non mi rivedrai più,tranquillo...ma a parte gli scherzi,ti ringrazio per la compagnia,per l'aiuto e anche per l'amicizia che mi hai dato in questo anno di scuola.Grazie davvero!"
Un altro applauso parte e Sofia guarda verso un punto e sorride.
"Ci sono poi i miei amici,i miei più cari amici che mi hanno supportato e sopportato tanto,meritebbero una statua...infine,ma non per minore importanza,voglio ringraziare i miei suoceri che ora si trovano a Marsala, in Sicilia,purtroppo.Un ringraziamento speciale va a loro perché gli sono particolarmente grata per la perla che hanno creato quel 4 ottobre di 21 anni fa.Forse la persona che piú ha risentito del peso degli esami è proprio lui ma nonostante ciò è rimasto al mio fianco,sempre,nonostante tutto.È in quell'angolino ,la mia peste,il mio monello,mi sta guardando e non si rende conto che la persona in questione è proprio lui,il padre della mia bambina."
Mi guarda ed io le sorrido.
La sala applaude e si volta verso la mia direzione,io faccio un cenno con la mano verso tutti e poi continuo ad applaudire e a guardare Sofia che sembra una bambina felice,forse la più felice della terra.È così bella quando sorride e ti guarda,in questo momento ha gli occhi lucidi per la gioia e l'emozione del momento.
"Okay...ringrazio tutti per tutto,ma che gioco di parole...e niente,grazie,grazie,davvero"
Le viene consegnato l'attestato e ci raggiunge.I genitori l'abbracciano ed io sorrido a vederli.Come non essere fieri di una ragazza come Sofia.
Dopo un po la cerimonia termina con un ultimo caloro applauso e così usciamo dalla scuola.Sofia saluta i suo compagni,anche quel Lorenzo che ha nominato.
"Gnà,lui è Lorenzo..."
"Molto piacere,io sono..."
"So chi sei,Sofia mi ha parlato tantissimo di te...Ignazio,no?!"
"Si,sono io...Bhe allora ti avrà detto anche che sono siciliano no?!"
"Si,mi ha detto tutto,tranquillo"
Giusto per essere chiari.
Dopo qualche chiacchiera,il ragazzo ci saluta e noi recuperiamo Marta e Andrea.
Risaliamo in macchina e questa volta Sofia è con me davanti.
"Mi dispiace che i ragazzi non siano venuti..."
"Magari hanno avuto un impegno..."-azzarda Marta.
"Sicuramente hanno avuto un imprevisto,amore.Non l'hanno dimenticato il tuo diploma."
Svolto l'angolo che porta alla spiaggia e Sofia dice:Ma casa nostra è dall'altra parte!
"Tu non ti preoccupare!"
Percorro l'intera strada,arrivando proprio davanti alla spiaggia.
Fermo la macchina e scendiamo.
"Ma perché qui?!"
"Venite con me...forza!"
Le prendo la mano e ci avviamo.
"Gnà ma dove mi porti?"
"Fidati..."
Si volta verso i suoi genitori che al contrario non chiedono e fanno nulla,magari perché "qualcuno"li ha resi complici di questa "sorpresa".
Arriviamo sotto il capanno e i ragazzi urlano come matti.C'è una miriade di gente.
"Ma voi siete pazzi!"
Monica e Jenny si avvicinano e abbracciano Sofia.
Monica:La nostra cara e dolce,futura mammina è riuscita a superare questi fottutissimi esami signori,merita un applauso questa ragazza.
Lei è sempre molto garbata nei suoi modi.
Jenny:Bhe,aggiungerei PER FORTUNA,no Ignà?!
Io:Esattamente!
Sofia:Ma come vi è venuto in mente?!Voi siete pazzi!
Arriva Piero da dietro e Sofia urla dallo spavento.
Piero:Sei stata brava ed ora devi goderti questo ultimo mese di mare,panciona!
Si abbracciano e all'improvviso la musica parte e con lei anche il divertimento.
Lo ripeto:non è una giornata qualunque.
Sera...
Il sole è tramontato da un po e i ragazzi sono appena ritornati dall'ennesimo bagno.
Abbiamo gettato Jenny più volte in acqua senza il suo consenso e Piero si è beccato una secchiata d'acqua addosso dalla mia ragazza.È stata una giornata particolare e divertente,è stata una giornata nostra e non accadeva da un po ma le sorprese non sono ancora finite per Sofia,e in questo caso anche per me.
Mi dirigo nel bel mezzo della spiaggia a passeggiare,dopo aver fatto una doccia ed essermi rivestito.
In lontananza vedo Jenny e Sofia camminare in riva al mare e avvicinarsi sempre di piú.Manco i bombardamenti possono dividere quelle due ragazze.Insieme sono qualcosa di unico e impossibile da imitare,si completano a vicenda e sono il disegno perfetto del così detto "Gli opposti si attraggono"
Si avvicinano ridendo.
"Ragazze..."
"Ciao Ignà..."
"Perché ve ne andate tutte sole?!"
"Dovevamo parlare un po tra amiche e la riva del mare è perfetta"
"La tua ragazza mi ha detto che ha paura a partorire..."
"Cavolo è il mio primo figlio,ne ho il diritto"
"Giusto,giusto!"
Ridiamo insieme e poi Jenny va via lasciandoci soli.
"Come sei bello,Gnà...!"
A me scappa da ridere e lei mi segue a ruota.
"Davvero,mi piace come sei vestito...stai bene..."
"Anche tu sei bellissima..."
"In costume?!"
Mi avvicino e le prendo i fianchi.
"Anche senza,piccola"
Mi avvicino al suo viso e la bacio,tenendole il mento verso l'alto con due dita.
Mi stacco,restando vicinissimo a lei.
"Sofia,se io ora ti chiedessi di sposarmi,tu accetteresti?"
Parole programmate per settimane,discorsi fatti e rifatti ma che non sono serviti a nulla.Queste parole sono uscite dalla mia bocca semplicemente,senza girarci troppo intorno.
"Mi stai prendendo in giro Ignà?!Dai,non scherzare...!
"Sofia,vuoi diventare mia moglie?!"
Mi guarda stupita.
"Gnà io...dio,ho paura di farti stare male ma...perché correre anche su questo?!"
"Mi stai dicendo di no?"
"No,no..."-mi tiene le mani-"...io voglio sposarti e diventare tua moglie ma...non ora.Fino ad ora è stato tutto così veloce,aspettiamo per questo passo enorme"
La guardo e lei mi stringe le mani.
"Non è un NO,il mio,ma è un Si in periodo di prova...la facciamo questa prova,insieme?!"
Gli sorrido e mi rendo conto che forse ha ragione.
"Facciamola"
Lei mi sorride e mi abbraccia,avvolgendo le sue braccia al mio collo.
"Non è un No,amore,hai capito?!Io ti amo okay?!"
"Anche io,anche io tanto"
Le bacio il collo e lei mi stringe forte,permettendomi di alzarla dalla sabbia.
È proprio vero che le sorprese non finiscono mai.

Tutto puó succedereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora