Capitolo 45

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Sofia p.o.v
Un nuovo giorno è iniziato.
Mi siedo nel letto e mi stiracchio.
Cavolo oggi ho scuola piena.
Prendo il cellulare e noto dei messaggi:alcuni sono di Monica che da quando ha saputo che aspetto un bambino,non fa altro che chiedermi come sto!
Che carina!
Però gli altri non sono suoi...
Sono di Ignazio!
Il mio distacco si sta facendo sempre piú intenso e,non so cosa pensi lui,mi manca,ma poi penso che appena lo vedrò dovrò raccontargli tutta la veritá.Io non so se riuscirò a trattenere tutte le emozioni che sto tenendo dentro.
Leggo i suoi messaggi e come al solito sono tenerissimi,ma non gli rispondo.Non ce la faccio!
Mi alzo dal letto e prendo dei jeans,un maglioncino bianco con un orso nero stampato.
Mi dirigo in bagno e inizio a prepararmi,ma mentre mi sfilo la maglia del pigiama mi guardo allo specchio:una piccola rotonditá si presenta ai miei occhi.
Un mese e mezzo di gravidanza!?
Come faccio?!Ho paura,tanta tanta paura!
Distolgo il mio sguardo dallo specchio e finisco di sistemarmi in fretta.
Ritorno in camera,sistemo il letto e poi prendo lo zaino della scuola.Visto che oggi ho la visita dal medico,prendo anche le ultime analisi fatte.Metto il cellulare in tasca ed esco di casa.
Oggi la giornata è abbastanza dura e non so se riuscirò a sopravvivere.
Mentre cammino per arrivare a scuola,noto Marco,il ragazzo che lavora con Jenny,vicino ad una moto.
Mi avvicino e lo saluto.
Lui si volta velocemente e mi sorride.
Io:Come vanno le cose al negozio?!
Marco:Bene dai...sola soletta o c'è il ragazzo dietro un angolo pronto ad azzannare?!
Io:Il MIO ragazzo,per ora non c'è, sai lui lavora...
Marco:Ah si??Allora ho via libera...
Mi sfiora la guancia ma mi ritraggo e dico:Jenny dov'è?!
Ritrae la mano e mi guarda deluso.
Marco:Jenny??Senti non la vedo da settimane...
Io:Come da settimane?!Non viene da te tutte le mattine,per il lavoro?!
Marco:Non piú,da settimane...perchè non la rimpiazzi?!Almeno ho qualcosa da guardare mentre lavoro...
Gli mollo uno schiaffo.
Io:Porco!
Mi allontano disgustata.
Ma che ha al posto del cervello?!
Uff...maniaco imbecille!
Arrivo a scuola e la campanella suona subito.
La mia testa è incasinata!
Jenny,Ignazio,il bambino,la scuola...uff!

Jenny p.o.v
La vita prosegue fuori da queste mura,mentre qui dentro sembra che il tempo si sia fermato.
La mia non è piú una vita,ma solo una sopravvivenza.
Sopravvivenza al buio,alla solitudine,alle umiliazioni...alle violenze!
Ad ogni maledetto colpo,una speranza muore.Non c'è la faccio piú!
Mi sembra di essere in un film horror,ma i film horror terminano dopo due o tre ore.Questo invece non vuole finire,non smette ed ogni volta è sempre piú spaventoso.
Voglio andare via!
Voglio uscire,sto impazzendo!
La testa mi fa male e le mani tremano.
Mi avvicino alla porta ed chiusa!
Voglio uscire!
Batto i pugni sulla porta,ma dall'altro lato nessuno c'è se non Matteo.
Mi avvicino al comò e prendo una di quelle mollettine di metallo nere,che di solito si usano per fermare i capelli ai lati.
Mi avvicino al buco della serratura e smanetto con il fermaglio.
Apriti!Apriti per favore...
La porta si apre e un filo di luce mi invade gli occhi.È atroce ma allo stesso tempo fantastico:la luce,il sole!
Apro lentamente la porta senza fare rumore ed esco dal "carcere",a piedi nudi,con solo dei pantaloncini e una maglietta a coprire il mio corpo.
Mi tremano le gambe,credo stiano per cedere.Arrivo davanti al salotto,voglio raggiungere la porta d'ingresso,voglio andare via.
Mentre sto per raggiungerla si apre.
Dio santissimo!Matteo!
Mi pietrifico...
Matteo:Tu che ci fai qui?!Eh?!
Io:Ti prego Matteo,lasciami andare via...
Matteo urla:Cosa cazzo ci fai qui in salotto?!
Mi allontano da lui velocemente e lui mi segue.
Si crea quasi un inseguimento.Siamo in cucina ed io mi fermo davanti alla penisola rettangolare.
Matteo:Giuro che te ne pentirai...Jennifer...è meglio per te se non mi fai incazzare.
Io:Non ti avvicinare!
Matteo:Piccola Jenny,cosa vuoi farmi eh?!Guarda...alla tua destra ci sono dei coltelli...prendili su...
Io guardo alla mia destra e li vedo.
No,no...cosa?!
Con un gesto inaspettato mi prende le braccia e mi gira di spalle.
Matteo:Cosa volevi fare?!Volevi andare via da me?!Eh?!Piccola mia non puoi...non puoi ritornare dal tuo Gianluca...
Io:Sei uno stronzo!
Matteo:È l'unica cosa che ti ricorda Gianluca,poverina!
Mi rigira e mi spinge al piano puntandomi un coltello.
È la fine?!
Matteo:Qui si fa come dico io,qui si sta alle mie regole e se ti dico che quello è il tuo posto,voglio essere ascoltato!
Mi tiro leggermente indietro per allontanarmi dalla lama.
Io:Ti prego,lasciami!
Mi afferra di peso,prendendomi in braccio e ci spostiamo dalla cucina.
Mi dimeno violentemente,ma arriviamo al "carcere" e mi scaraventa sul letto.
Matteo:Resta qui,zitta e ferma!
Esce e chiude la porta con doppia mandata.
Mi scaravento sulla porta cominciando a batterci i pugni.
Io:Matteo apri!Per favore!Ti prego fammi uscire!
Niente,non mi da ascolto!
Matteo ti prego,non ce la faccio piú,voglio uscire...per favore!Lasciami andare via...ti prego...
Le mie parole vanno al vento,sono inutili.
Mi lascio scivolare lungo la porta e le lacrime invadono il mio viso.

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