capitolo sette

361 18 18
                                    


Lavibrazione incessante del mio cellulare, mi fa svegliare di colpo.Quando cerco mia sorella, la trovo sulla poltrona che preme i tastiin maniera frenetica, non si è nemmeno accorta che mi sonosvegliata.


<<Ehi ciao. Stai lavorando? >>



<<Buongiorno fratellino, ti ho svegliato? Come ti senti? >>



<<Non bene, sento male ovunque e no non mi hai svegliato. Mi hasvegliato il telefono >>


Miguarda dispiaciuta, e si alza venendo verso di me, mi fa segno difarle posto sul divano; così mi sposto, in modo che si sieda accantoa me.



<<Theo, penso di aver capito cosa sia successo. Dimmi solo una cosa. Èstato Nathan? >>


Annuiscoalle sue parole e rimango in silenzio, fino a quando il suono delcampanello ci fa sobbalzare entrambi; sento la voce di Jeff insieme aquella dei miei che parlano arrabbiati; mia sorella si avvicina e misussura all' orecchio di andare su in camera. Salgo le scale, equando arrivo all' ultimo gradino, mi metto a sedere; aspettando disentire cosa si dicono.

Miasorella dopo qualche secondo, apre la porta e come al solito miopadre fa il suo ingresso teatrale ogni volta che è arrabbiato,seguito a ruota da Jeff e mia madre.



<<Serena Gray dimmi dov'è tuo fratello >>



<<Papà lo stai cercando nel posto sbagliato. Qui non c'è >>



<<Allora perchè la sua ultima chiamata è stata fatta al tuocellulare? >>



<<Mi doveva parlare di una cosa. E no. Io non vi dirò nulla. Quindiper quello che mi rigurda, puoi stare qui a urlare per ore, perchèda me non saprai nulla >>



NotoJeff che si avvicina a mia sorella le sta per dire qualcosa, ma sigira e prende il mio cellulare. Serena lo guarda irriggidita e Jeffle passa una mano sui capelli.


<<S. ti prego, almeno dimmi che sta bene. E okay se è qui da te. Nonlo porterò via, voglio solo assicurarmi che stia bene >>



Aquelle parole giro la testa dall' altra parte cercando di trattenerei singhiozzi, mordendomi forte il labbro, fino a quando dopo pochisecondi mi sento una mano che mi accarezza i capelli. Quel gustoforte di sigaretta e menta, mi ricordano che lui non può farmi male.Lui non è Nathan. Lui non farà quello che ha fatto quel bastrdo.Lui non farebbe mai del male ai nostri figli.


Mialzo di scatto e corro verso la camera di mia sorella. Mi chiudodentro a chiave e mi appoggio con la schiena, facendomi scivolare aterra, portandomi le ginocchia al petto; sento dietro la porta Jeffche respira pesantemente.


<<Piccolo ti prego dimmi che sta succendendo. Mi dispiace per quelloche è successo nella stanza dei giochi stanotte, non volevo fartidel male. Non hai mai reagito in questo modo. Parlami ti prego,voglio cercare di capire cosa sta succendendo e voglio risolvere lacosa insieme a te..>>


Nonfinisce di parlare, che l' urlo di mio padre mi fa sobbalzare, <<Io lo uccido quel figlio di puttana >>; sono sicuro che miasorella gli abbia accennato qualcosa. Mio padre non avrebbe maireagito così, se non per un buon motivo.



<<Theo per favore dimmi cosa sta succendendo, perchè tuo padre hadetto una cosa del genere >>



<<Per quello che ha fatto Nathan dopo che te nei sei andato >>



Sentoil rumore di un vetro rotto, mi alzo e apro la porta. Quando vedo lasua mano piena di sangue, mi avvicino, cercando tenere le giustedistanze.


<<Dimmi che non ha fatto quello che penso >>



<<Devi andare in ospedale >>



<<Theo >>



<<Non voglio più stare insieme a te. Sono sicuro che troverai l'uscita da solo >>



Migiro e ritorno velocemente in camera di mia sorella, sento Jeff chescende le scale, fino a quando non sento una porta sbattereviolentemente.

Dopoqualche secondo sento qualcuno che bussa alla porta.



<<Va via >>



<<Theo sono Serena, almeno fammi entrare >>



<<Voglio stare da solo >>



<<Ok, ma per qualsiasi cosa sono giù >>


Mimetto sul letto di Serena e mi nascondo sotto le coperte e chiudo gliocchi cercando di dormire un po'; ma in piena notte un forte dolorealla pancia mi faa asvegliare, urlo il nome di Serena e dopo pocoentra dalla porta che gli avevo lasciato aperta prima di andare adormire.


<<Theo che succede? >>



<<Mi fa male >>



Spostale lunzuola e quando vede una chiazza di sangue nel letto,innoridisce. Chiama velocemente l' ambulanza e aspetta insieme a mefino a quando non arrivano i soccorsi.


Primadi svenire, sussuro un nome. Jeff.



NDA:


Allorache ve ne sembra? Spero che l' attesa non sia stata troppa. Spero dipoter aggiornare presto.


PerfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora