Spero che il capitolo vi piaccia, e posso aver preso tipo una qualche idea dal libro di cinquanta sfumature, ma volevo una cosa abbastanza soft per la prima volta, credo che nei prossimi capitoli ci sarà qualche dettaglio in più,vedremo.
Intanto vi auguro buona lettura e buona settimana “ Tieni per te le tue paure, ma condividi con gli altri il tuo coraggio “
Mi metto a sedere sul letto, e osservo l’ ampia finestra che mi permette di vedere la città dall’ alto. Questa casa è stata comprata, l’ho capito dalle quantità di foto che ci sono di me e Jeff, non è male, anche se questa casa è enorme e io non so che farmene di tutto questo spazio. Ma, l’ unica stanza che ho amato in assoluto è stata quella sicuramente dove ci ha vissuto un bambino, perché ha un’ enorme sole disegnato al muro e due manine stampate sul muro con scritto il nome del piccolo. Sono sicuro che l’ unica cosa che abbia spinto Jeff a comprare questa casa, sia stata quella stanza. Ma non credo che per il momento avere figli sia una soluzione al nostro problema, anche se sarebbe meglio dire al mio, ma Jeff si ostina a dirmi che questa cosa che mi è successa dobbiamo affrontarla insieme; il problema è che nonostante sia passato un mese, io non riesco a parlare di quello che mi è successo, forse l’ unica cosa che mi può aiutare al momento è la cosa che Jeff non farebbe mai.
<< Ti piace? >> mi sento domandare alle mie spalle, annuisco continuando a guardare distrattamente fuori dalla finestra; Jeff si mette di fronte a me, e si abbassa a darmi un bacio fra i capelli, e io d’ istinto chiudo gli occhi beandomi di quel tocco così pieno d’ amore; ma per mia sfortuna quel tocco dura poco, perché si rialza e appena recupera la sedia che era di fronte ad una scrivania, si mette davanti a me, e mi guarda serio. << Theo ascoltami, ho bisogno di te. Se al momento non te la senti di dormire accanto a me, posso dormire nella stanza degli ospiti, ma ho bisogno di sapere che tu sei al sicuro >> gli lancio uno sguardo ed emetto un sospiro carico di tensione, sapendo che quello che gli dirò non gli piacerà per nulla. << Possiamo fare un compromesso? Ho bisogno di riprendere in mano la mia vita. E ho bisogno che tu mi dia una mano, letteralmente. E l’ unico modo per farlo, e quello di stare nella tua stanza dei giochi >> mi guarda serio e si alza infastidito dalle mie parole, si allontana da me e poggia le mani sulla scrivania, << Non credo sia una buona idea. L’ ultima che ci siamo stati abbiamo litigato >> lo guardo inorridito e mi alzo dal letto per raggiungerlo, << Me le ricordo ancora le tue parole. Ti prometto che ti fermerò in tempo, se c’è qualcosa che non va. Jeff ti prego sei l’ unica persona che puoi aiutarmi, te lo chiedo per favore >>, << Io non credo di esserne in grado. Non sono un dominatore, e tu di certo non sei un sottomesso. Tu ed io abbiamo una relazione, quella stanza esiste solo per fare se così lo posso definire, del sesso pieno di sfumature, e sono felice del fatto che tu mi abbia accontentato in questa cosa, ma io non voglio iniziare la nostra storia da questo proposito. Io non sono mai stato quel tipo di persona, non riuscirei a darti dei comandi, sapendo che tu non eseguirai nemmeno uno. E poi, diciamolo onestamente tu non..>>, << Non sono cosa? Perché pensi di non riuscirci? Perché l’ ultima volta ti ho fermato quando ormai era troppo tardi? Ti assicuro che non succederà un’ altra volta. Almeno provaci, non mi sembra di chiederti tanto >> mi abbraccia e io nascondo la faccia nell’ incavo del suo collo. Chiudo gli occhi e rimaniamo così per un tempo che a me sembra infinito. << Okay ci proverò. Ma lo faccio solo perché sei tu >> annuisco alle sue parole e fra di noi, ritorna di nuovo il silenzio.
Entro nella sua stanza dei giochi e la guarda in silenzio, ogni cosa ha una chiusura elettronica. Ma la cosa che mi stupisce di più e il letto in mezzo alla stanza; nella vecchia casa il letto era accostato al muro, a Jeff gli piaceva dirmi che il letto in quell’ angolo non mi avrebbe permesso di andare da nessuna parte se lui era li a proteggermi, mi chiedo solo perché adesso non sia così. << Se te lo stai domandando, il letto è così perché penso che se hai bisogno, puoi uscire dalla stanza tranquillamente. Te lo ripeto, qualsiasi cosa, non dovesse andare, fermami. >> annuisco e mi tolgo le scarpe, lasciando dietro di me una scia di vestiti, fin quando non raggiungo il letto e mi siedo aspettando che Jeff dica qualcosa, ma come risposta ottengo degli occhi che mi guardano con rispetto e amore e adorazione. Allungo la mano, e Jeff si muove verso di me, si china a lasciarmi un lieve bacio fra le labbra e si allontana quel poco che gli permette di guardarmi, << Piccolo dimmi cosa non vuoi usare >>, penso alle sue parole e gli dico << Non voglio essere legato e non voglio nemmeno che tu stia dietro di me. Nathan quel giorno…lui ecco…>>, << Shh non c’è bisogno che tu mi dia delle spiegazioni, ho già capito da solo, e comunque non pensavo di farlo >>, mi sporgo verso di lui e gli lascio un bacio vicino alle labbra << Grazie >> sussurro.
Sono apoggiato alla testiera del letto con le gambe aperte e Jeff si trova nel mezzo mi guarda serio e prende una mano fra le sue, ci deposita sopra un po’ di olio profumato e prende anche l’ altra mano, rifacendo la stessa cosa, << Okay piccolo, strofinale e iniziale a passare lungo il tuo corpo >>, faccio come mi dice; ma se questa cosa mi sembrava facile, adesso non credo che lo sia, visto che mi sono fermato diverse volte e per tutte le volte che l’ho fatto Jeff mi ha detto in modo rassicurante di continuare. << Lo so che puoi farcela ad arrivare più in basso >> lo guardo con degli occhi imploranti e non riesco a portare la mano verso il mio membro, sembra che non si voglia staccare da quella porzione di pelle, dove prima c’era nostro figlio.
<< Mettiti più avanti piccolo. So che quello che sto per fare, è una cosa che non volevo che facessi, ma credo che questa volta dobbiamo forzare un po’ la mano >>, si alza dal letto e si toglie gli indumenti che fino in quel momento portava. Appena è del tutto nudo, si mette dietro di me, e prende le mie mani fra le sue, io a quel tocco inizio a tremare, << Guardami piccolo. Ci siamo solo noi qui e nessuno può entrare in casa, almeno che non abbia il mio permesso >>, sposto lo sguardo su di lui, e gli lascio un bacio nel suo collo, rimango in quella posizione, fin quando non mi rendo conto che le mie mani adesso stanno stringendo il mio membro, mentre le mani di Jeff sono lì dove prima c’era nostro figlio. << Muovi quelle mani dolcezza >> eseguo quelle che mi dice, fino a quando non smetto dopo una decina di minuti << Jeff ho bisogno di te >> sussurro vicino al suo orecchio, sposta le mani sul mio membro, ma una delle due ci rimani solo per qualche secondo, perché successivamente si sposta verso la mia entrata, e dopo qualche secondo inserisce un dito, facendomi impazzire dalla voglia di fare di nuovo l’ amore insieme a lui.Sono disteso sul letto, Jeff è dietro di me, non so più quante volte ha baciato la mia spalla, << Tutto bene? >> sussurra fra la mia pelle; mi appoggio ancora di più a lui, e affondo la faccia nel cuscino, stanco per i troppi orgasmi che ho ricevuto. Mi sento vuoto, ma allo stesso tempo felice, perché so che sono fra le braccia della persona che non mi farà mai del male.
Jeff si alza e avvolge il lenzuolo intorno al mio corpo e mi prende in braccio e cammina per la casa, appena entriamo nella sua stanza, mi appoggia sul letto, e mi sussurra << Dormi piccolo. Devo finire di sbrigare delle scartoffie per degli azionisti giapponesi. Mi trovi qui al tuo risveglio >> annuisco e mi metto sotto le coperte, vedo che si siede al pc e lo guardo lavorare fin quando non raggiungo il mondo dei sogni.NDA:
scrivere capitoli quando non si ha ispirazione, vi assicuro che non è per niente facile. Fatemi sapere cosa ne pensate, e spero che possiate darmi qualche suggerimento per il prossimo capitolo ( ve ne sarei enormemente grata! ).
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Perfect
Fiksi RemajaLa storia parla della storia fra Jeffrey Cross e Theodore Grey figli di Christian Grey e Gideon Cross Forse la storia tratterà di mprg ancora dobbiamo decidere! Spero che vi abbiamo incuriosito!