capitolo 6

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Sono le tre e ,come ieri, mi sto dirigendo a casa del Duca...

A parte questo piccolo particolare la giornata oggi è andata piuttosto bene:

Ryan mi ha presentato un paio di amiche, per fortuna sono riuscita a seguire le lezioni senza distrarmi e non ho visto il mio altezzoso compagno di progetto per tutto il giorno.

Raggiunta la solita casa rossa inquietante entro senza titubare nel cortile e arrivata alla porta faccio per bussare quando sento una voce che non conosco provenire da dentro.

Non sono mai stata una gran pettegola ma qualcosa questa volta mi costringe ad aspettare e ad ascoltare in silenzio.

<<Hai portato qualcuno qui? Ti devo forse ricordare com'è andata a finire l'ultima volta? Vuoi proprio che ti rinfreschi la memoria?>> chiede con aria petulante una voce maschile talmente stucchevole da sembrare falsa.

<<Non ti devi preoccupare, si tratta solo di un progetto per la scuola con una stupida ragazzina>> risponde in tono sicuro la voce del Duca.

<<Meglio così... Non voglio più vederti soffrire com'è successo con Nicole... Ricordati che nessuno è privo di un secondo fine, l'invidia che susciti porta le persone a volerti ferire, ecco perché devi stare alla larga dagli altri>> dice con fare premuroso l'altra voce.

<<Lo so papà e non ti sarò mai grato abbastanza per avermi aperto gli occhi tre anni fa>> dice il Duca.

Che cosa?!

Nessuno è privo di un secondo fine?!

Devi stare alla larga dagli altri perché ti invidiano e ti vogliono far soffrire?!

Quell'idiota è davvero riconoscente per consigli del genere?!

Irritata decido di bussare e pochi attimi dopo mi trovo davanti un uomo sulla quarantina con i capelli brizzolati e gli occhi grigio ghiaccio che mi squadra attentamente.

<<S-sono Ruri Yume Holmes... devo fare una ricerca con il Du... con Duke>> riesco a dire.

Lui mi sorride cordialmente e chiama il Duca <<Qui c'è una splendida ragazza che chiede di te>> gli dice sorridendomi di nuovo.

<<Holmes...>> dice il Duca quando mi vede <<Andiamo>> esce dalla porta e si rivolge al padre <<Sarò di ritorno per le sei>> poi si inizia a incamminare per il vialetto.

<<B-buon pomeriggio!>> balbetto al signor Lopez per congedarmi.

<<Anche a voi! e divertitevi!>> risponde lui con aria gentile.

Io mi volto e raggiungo il Duca in strada.

Durante il tragitto per la biblioteca nessuno dei due apre bocca e io mi soffermo a pensare a quello che è appena successo... possibile che il signore cordiale con cui ho appena parlato sia lo stesso che afferma che suo figlio non deve avere amici? E' proprio vero che l'apparenza inganna...

Mi volto a guardare il Duca e all'improvviso mi accorgo di una cosa... suo padre ha il suo stesso sguardo...

Lui però, al posto che guardarti con disprezzo perché ti reputa inferiore, sembra piuttosto compatirti per questo...

Ecco perchè non ho sentito la solita sensazione quando ho guardato lui... quello che ho provato è stato talmente più sottile che me ne rendo conto solo ora... nel momento in cui ha aperto la porta e ha posato gli occhi su di me non mi sono sentita invisibile...

mi sono sentita inadeguata...  

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Questo capitolo è un po'cortino ma nel prossimo ci sarà un piccola svolta ;)

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