capitolo 7

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Io e il Duca siamo in biblioteca da più di un'ora ma non abbiamo trovato molto materiale per la ricerca.

Da quando siamo usciti da casa sua non mi ha più rivolto la parola... 

Che gli prende? perchè non parla?

Pensavo che non avrebbe perso l'occasione di fare commenti taglienti e lanciare frecciatine per farmi sentire stupida...

Sarà perchè siamo in biblioteca e non vuole fare figuracce facendomi arrabbiare...

Ma perchè si dovrebbe preoccupare di essere cacciato se non gli importa nulla di quello che pensano gli altri?

Lo guardo di sbieco per vedere cosa sta facendo quando mi accorgo di essere osservata.

Un ragazzo con i capelli corti molto scuri e gli occhi neri mi sta fissando da vicino a uno scaffale, quando si accorge di essere stato scoperto mi sorride...

Il sorriso più bello del mondo.

Lo guardo e senza nemmeno accorgermene sono davanti a lui.

<<Ciao>> gli dico. 

Mi sento come se non fossi io a decidere delle mie azioni, perchè mi sono alzata e l'ho raggiunto?

<<Ciao>> risponde lui continuando a sorridere.

<<Ho visto che mi guardavi e sono venuta a chiederti se avevi bisogno di qualcosa...>> improvviso io.

<<Scusami se ti ho spaventato! Tu sei la ragazza nuova di cui parlano tutti no?>>

<<Be sono la ragazza nuova ma quella di cui parlano tutti non credo>>

<<Devi essere di certo tu>> risponde facendo scomparire il sorriso dal suo volto e accennando col capo in direzione del Duca.

<<Ah... è perchè lavoro con lui che parlano di me?>>

<<Sì, non è cosa da tutti i giorni che qualcuno rivolga la parola al Duca!>>

<<Ma io ci sono costretta!>> dico cercando di giustificarmi <<Non sono come lui! Non voglio farvi l'impressione sbagliata!>> affermo sperando di fargli cambiare opinione su di me.

<<Nessuno ha mai pensato male di te! Anzi! Non si fa che parlare di quanto questa Holmes sia forte perché è l'unica a poter tenergli testa!>> mi rassicura lui.

Sorrido <<Quindi non mi sono bruciata tutte le opportunità di farmi degli amici!>>

<<Assolutamente no!>> risponde lui tornando a sorridere.

<<Comunque il mio nome è Ruri Yume, ma tu puoi chiamarmi semplicemente Ruri!>> dico mezza stordita dal sorriso che ha appena fatto.

<<Ruri? non avrei saputo trovare un nome che ti si addica di più! Io sono Damien Roche>>

Continuo a sorridergli come una scema per qualche attimo, poi mi ricordo che ho una ricerca da fare e decido di salutarlo <<Allora ci vediamo a scuola Damien...>>

<<Ci vediamo Ruri!>> mi fa un ultimo sorriso e se ne va.

Damien... 

Damien Roche... 

Se questo progetto avessi dovuto farlo con lui sarebbe stato stupendo... non so il perchè ma ora non mi viene in mentre nessun nome altrettanto meraviglioso... 

Damien Roche...

Ogni volta che ci penso sento una strana sensazione al petto...

Torno al tavolo dove trovo il Duca completamente immerso nella lettura di un libro sul Giappone, non credo nemmeno che si sia accorto che mi sono alzata...

Mi rimetto al mio posto e cerco di concentrarmi su un libro sulle classi nobiliari dei vari Paesi ma tutto quello a cui riesco a pensare è al sorriso di Damien Roche prima di andarsene...

Sospiro e decido che per oggi può bastare.

<<Credo sia ora di tornarcene a casa>> dico al Duca.

Lui volta il capo nella mia direzione e posa il suo sguardo più truce su di me <<Decido io quello che devo fare, tu non sei nessuno per dirmi di tornare a casa>>

Lo fisso sbalordita, credevo di poter resistere al suo sguardo ma questo non è come gli altri...

Non sembra che mi consideri una nullità, sembra piuttosto che mi odi...

<<Che c'è? Credevi di essere mia amica perchè ti ho rivolto la parola? Sei proprio un'illusa!>> mi dice con voce cattiva.

Sto per distogliere lo sguardo quando ad un tratto scorgo una parola sul libro davanti a me e mi è tutto chiaro.

"Padre"...

<<Vieni un attimo con me!>> gli dico con fare deciso indicando la porta.

<<Perchè dovrei?>> replica lui in tono tagliente.

<<Perchè altrimenti mi metterò ad urlare e sarai cacciato via insieme a me dalla bibliotecaria>>

Credo di aver fatto centro, essere umiliato da una persona che crede inferiore è l'ultima cosa che vuole.

Sibila qualcosa però mi segue fuori dalla biblioteca.

<<Allora?! che c'è?!>> chiede scocciato.

<<Io non mi reputo tua amica! e sicuramente non ho mai voluto esserlo!>> esordisco decisa <<Chi lo vorrebbe? ti sei convinto che gli altri siano delle nullità solo perchè non riesci a interagire con loro! Dici che noi siamo stupidi quando sei tu quello che non ha amici perchè suo padre gli ha detto che tutti lo invidiano e di non fidarsi di nessuno! Sai come andrà a finire tutto questo? Rimarrai solo per tutta la vita! Ed è inutile che tu mi venga a raccontare che ti va bene così perchè non ti credo! E' bastato che tua padre dicesse un nome per metterti addosso tutta questa paura e per farti smettere di parlare con me normalmente! Questo dice molto su di te! Comunque non ti preoccupare! Non c'è pericolo che ti affezioni a me perchè quando sarà finito questo progetto non ti rivolgerò più la parola! Io al contrario di te so che ho bisogno degli altri per essere davvero felice! Svegliati Duke! Svegliati adesso o quando lo farai sarà troppo tardi!>>

Mi guarda con odio e capisco di aver colpito nel vivo

<<Hai finito?>> mi chiede irritato.

<<Sì, ora sta a te>> dico guardandolo dritto negli occhi, poi mi giro e me ne vado.

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