capitolo 8

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Sabato pomeriggio, fuori piove e io sono chiusa in camera mia ad ascoltare musica deprimente.

Sdraiata sul letto a pancia in sù fisso il soffitto e ripenso a tutto quello che è successo questa settimana: le chiacchierate con Ryan, il litigio con il Duca, l'incontro con Damien...

Oggi avrei preferito di gran lunga andare da qualche parte con Ryan che rimanere qui ma lei aveva da fare...

Sono quattro giorni che non vedo il Duca, era ovvio che dopo quello che gli ho detto non mi avrebbe più rivolto la parola e forse e meglio così.

La ricerca possiamo benissimo terminarla ognuno per conto proprio, io non ho certo bisogno del suo aiuto!

Mi metto a sedere sul letto e mi guardo intorno, sulla scrivania il mio block notes azzurro è aperto sull'ultima pagina scritta, mi alzo, prendo il mio astuccio e cerco la penna di madreperla che mi ha regalato mia madre quando ha saputo che volevo fare la scrittrice. 

Non la trovo.

Non posso averla persa!

Dove potrei averla messa?! 

Mentre metto a soqquadro la stanza alla sua disperata ricerca, sento la porta di casa aprirsi e pochi secondi dopo richiudersi.

Max aveva detto che sarebbe rimasto a casa... sarà andato da Eri?

Sto per scendere a controllare quando la porta della mia camera si apre e il testone riccioluto di mio fratello fa capolino nella mia stanza <<Posso?>>

<<Entra pure!>> gli dico sorridendo mentre chiudo il block notes sulla scrivania.

Lui lo nota e accenna un sorriso <<Quando mi farai leggere qualche tua storia Ruri?>>

<<Quando ne scriverò una che valga la pena di essere letta>> gli rispondo.

<<Sei troppo modesta, lo sai vero?>> dice sedendosi sul mio letto <<Comunque ho appena fatto la conoscenza del Duca>> aggiunge.

<<Che cosa?!>>

<<E'passato poco fa per portarti questa>> risponde porgendomi la mia penna di madreperla.

<<Allora ce l'aveva lui...>>

<<Ha detto che l'avevi dimenticata in biblioteca! E'davvero un tipo strano come dicevi... C'è qualcosa nel modo in cui ti guarda che ti fa sentire un essere infimo... anche se per venire a riportarti la penna sotto questa pioggia non dev'essere poi così cattivo!>>

Guardo fuori dalla finestra appena in tempo per vedere un lampo squarciare il cielo.

<<E'andato via da molto?>> chiedo alzandomi.

<<Saranno cinque minuti, perchè?>>

<<Torno subito>> dico uscendo da camera mia <<L'impermeabile è all'ingresso?>>

<<Sì ma siamo senza ombrelli Ruri! Non è il caso che tu esca!>>

<<Faccio in un attimo>> replico io scendendo le scale <<potresti preparare la cioccolata calda mentre sono fuori?>> gli chiedo mentre mi infilo l'impermeabile giallo e apro la porta.

<<Ok>> risponde lui rassegnato.

Esco di casa e un turbine di pioggia e vento mi avvolge, mi faccio coraggio e inizio a correre.

Quanto potrà essere andato lontano?

Casa sua è molto distante da qui...

Non posso certo lasciarlo sotto questa tempesta dopo che mi ha riportato quella penna...

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