È il mio primo giorno in questa scuola e sento già bisogno di tornare a casa.
Fortunatamente le ore successive passano in fretta e arriva il momento di tornare a casa.
Durante il tragitto verso casa,avverto uno strano presentimento.
Non so spiegare bene di cosa si tratti ma sento come se ci fosse qualcuno dietro di me.
Mi giro,ma non vedo nessuno.
Evidentemente sarà una mia impressione.
Continuo a camminare e imbocco una strada che mi abbrevierà il tragitto.
All'improvviso però sento due mani che mi tappano la bocca con un fazzoletto.
Poi il nulla.
***
Pov's James
"Cosa ne faremo della ragazza Signore?"
"Sai già qual'è il tuo dovere James.
Sei uno dei più giovani della confraternita ma ormai sei già molto esperto.
Perciò mi aspetto che tu svolga dignitosamente i compiti che ti sono stati assegnati."
"Certo signore,non la deluderò."
Appena il Signor Igor esce dalla stanza,vado verso la ragazza che si trova sul divanetto.
Però purtroppo non decido io né per la sua sorte,né per quella di tutte le altre ragazze che subiscono violenza dalla confraternita di cui faccio parte.
Sono sempre stato contrario alla violenza ma mio padre è un membro della confraternita,e anche mio nonno e il mio bis nonno.
E sono stato costretto a farne parte,anche contro la mia volontà.
Mi avvicino al viso della ragazza e la accarezzo dolcemente.
Ma appena sente il mio tocco,si sveglia come se precedentemente si trovasse in uno stato di trance.
Quando incontra il mio sguardo,vedo il profondo terrore nei suoi occhi.
Cerco di tranquillizzarla dicendole:"Non avere paura,andrà tutto bene se mi ascolterai."
Mi avvicino ancora di più a lei ma si ritira di scatto e gira la testa di lato senza guardarmi.
Capisco che non è il momento e decido di lasciarla da sola nella stanza.
***
Pov's Avery
Appena il ragazzo esce dalla stanza,mi guardo intorno alla ricerca di una finestra per scappare via.
La trovo e mi precipito ad aprirla ma con scarsi risultati.
Sconfitta vado di nuovo a sedermi sul divanetto.
Non riesco a capire perché sono qui.
Mi hanno tolto tutto,a parte i vestiti.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è alla preoccupazione di mia zia quando non mi vedrà tornare a casa.
Anche se per ora sarà tranquilla perché pensa che io sia a lavoro.
Mentre sono immersa nei miei pensieri,sento una voce familiare che echeggia nei corridoi dell'edificio.
Mi avvicino lentamente alla porta,per capire chi possa essere,ma proprio in quel momento si spalanca facendomi cadere a terra.
Che dolore!
Alzo lo sguardo e incontro quei splendidi occhi color ghiaccio.
Mi osserva freddo e distaccato,ma mi porge la mano per farmi alzare.
Quando mi rimetto in piedi,mi chiede:"Da quanto tempo sei qui?"
"Sinceramente non lo so.
Mi ricordo solo che stavo tornando a casa da scuola e poi mi sono risvegliata in questa stanza.
Tu sai perché sono qui?"
"Si,ma è meglio che tu non lo sappia.
Posso solo dirti che farò il possibile per farti uscire da qui."
"Perché lo faresti?"
Lo guardo negli occhi e vedo che si sta avvicinando al mio viso.
I nostri nasi stanno per toccarsi quando entra qualcuno nella stanza.
"Oh bene Xavier,vedo che hai conosciuta la nostra nuova ragazza."
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Dark soul and pure heart
RomantizmÈ peccato amarlo?questo non lo so... So solo che mi sono innamorata talmente tanto di lui che non riesco nemmeno a spiegarlo. Lui è così diverso da me eppure sono riuscita ad amare anche il suo più grande difetto. Sono rimasta accecata da lui e dall...