Capitolo 2

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Tornai a casa alle 12,30. Tory mi aveva dato appuntamento alle 13.30 e mi resi conto che non avrei avuto nemmeno il tempo di mangiare quindi posai la borsa e entrai in stanza. Avrei dovuto fare le pulizie primaverili ma rimandato quasi sempre quindi avrei rimandato anche oggi, li avrei fatti sabato. Avviai il computer ed entrai in Facebook e senza pensarci due volte cliccai sulla barra delle ricerche.
"Denny Okonel". Mi uscirono all'incirca 30 Denny, ma nessuno di questi era " il mio Denny". Sciolsi i capelli e cambiai la maglia, presi le chiavi dell'auto e la borsa e uscii di casa. La porta del Garage si alzò e la mia auto appari il tutta la sua bellezza, entrai e misi in moto, e iniziai a pentirmi del fatto di non averla presa ogni mattina. I sediolini era comodi e non davano poi tanto calore alla schiena, e a quanto pareva avevo il tettucco apribile. Feci entrare il sole e la mia auto di illuminò all'istante, aspettai che si chiudesse il Garage ed entrai in strada piano poiché non la portavo da tanto.

Io: Pronto..

Tory: Dove sei? Ti sto aspettando sul vialetto di casa.

Io: Sono qui, adesso giro.

Tory: o ti vedo, ferma vengo io da te, ho detto a papà che uscivomo senza auto.

Staccai e misi il telefono sul cruscotto. Tory camminava velocemente con i suoi capelli biondi al vento e gli occhi azzurri che le brillavano, adorava la mia auto e gliela avrei ange fatta provare se non fosse per il fatto che non ha ancora la patente perchè suo padre ha paura che possa fare un incidente. Entrò in auto con un salto, senza aprire la portiera, e atterrò precisa sul sediolino sorridendo eccitata.

Tory: la tua auto ha anche il tettuccio apribile!!

Io: si, anche io ne sono rimasta sorpresa.

Tory: Proprio non capisco, tu hai un auto nuova in Garage e non la prendi mai.

Io: Preferisco camminare.

Tory prese la borsetta del trucco e per mia fortuna terminò li la conversazione, dando a me un po di pace. Attraversammo il ponte che separa noi ragazzi di quartiere dalla città di Miami e iniziai la ricerca di un posto decente per lasciare l'auto. Dopo venti minuti trovai un posto vicino alla cioccolateria Light e parcheggiai facendo scendere prima Tory, chiusi il tettuccio e scesi dall'auto chiusi e dopo aver controllato che si fosse chiusa iniziammo a camminare per i negozi fermandoci ad ogni vetrina. Dopo aver girato credo buona parte di Miami, e aver speso all'incirca 200 dollari decisi che era ora di mangiare qualche cosa.

Tory: ti piace la maglia che ho comprato mentre tu eri fuori?

Dalla busta usci una maglia rosa con dei dolcetti disegnati sopra con la scollatura a V e le maniche merlettate. "Orrore"

Io: Certo, molto carina.

Tory: bene, perchè ne ho presa una anche a te visto che portiamo la stessa taglia ed erano le ultime due.

Io: oh...Grazie...io non so cosa dire...

Tory: Non dire nulla, vai in bagno e provatela.

Mi alzai stringendo tra le mani quella orrendità pura ed entrai nel bagno del Bar, sfilai la maglia e infilai il confettino. Era orrenda, davvero. Mi chinai per gettarmi un po d'acqua fredda in faccia e tornai su sperando che fosse solo un sogno e che la maglia non sia mai stata prodotta, ma per mia sfortuna cel'avevo ancora addosso. La maglia c'era...e non solo lei.
I muscoli mi si irrigidirono e le gambe persero la forza per un istante, feci finta di non vedere la donna alle mie spalle che mi fissava con gli occhi contornati di sangue e il corpo ricoperto di lividi e graffi. Sfilai la maglia e infilai la mia, ma feci un errore enorme.
Regola N1: In caso di Fantasma mai chiudere gli occhi e riaprirli.
Era li, accanto a me e mi stava fissando, aprii con molta calma la borsetta e cercai il cellulare ma ricordai di aver lasciato il auto, così cercai la boccettina di acqua santa e appena la trovai tirai via il tappo e gliela gettai addosso. Le sue urla mi penetrarono le orecchie ed io uscii dal bagno spingendo contro il muro una ragazza che stava entrando. Mi fermai alla cassa presi 20 dollari e pagai il conto che sapevo era di molto meno, ma avevo molta fretta di andare via.

Tory: HEI ma...

Io: Presto ho pagato tutto, dobbiamo andare via.

Tory: Denise ma cosa ti prende?

Io: Corri Tory.

La tirai dalla sedia presi tutte le buste e iniziai a correre tirandomi Tory che continuava ad urlare non so cosa. Girai nel viale della cioccolateria e lasciai Tory per prendere le chiavi della macchina.

Tory: Cazzo Denise ti vuoi fermare un secondo?

Io: Non posso..devo andare a casa subito.

Tory: Denise ti prego dimmi cosa ti succede.

Finalmente. Aprii l'auto e gettai le buste sul sediolino posteriore, entrai in auto seguita da Tory e misi in moto. Sfrecciavo tra le auto a 80 kilometri orari senza nemmeno rendermi conto del pericolo che stavo correndo su un ponte trafficato.

Tory: Denise rallenta, non voglio morire.

Io: oh nemmeno io fidati.

I miei occhi sfrecciavano a destra e sinistra per guardare tutti quei morti che mi aspettavano, e quella sera ne erano molti di più. Non mi resi nemmeno conto di essere arrivata nel quartiere fino a che non vidi il cartello della mia strada, ma avrei dovuto fare il giro per accompagnare Tory. Feci la curva senza frenare ed entrai nel viale di casa di Tory.

Tory: Rallenta Rallenta Rallenta!!!!!

Frenai di botto colpendo il naso di uno dei nani di ceramica che la mamma di Tory teneva in giardino, e appena lei scese dall'auto sfrecciai in retromarcia. Vedevo casa mia da lontano e calcolai che non mancava il tempo necessario per far aprire la porta del Garage, quindi avrei dovuto lasciare l'auto nel vialetto, e così feci. Afferrai il telefono e corsi verso la porta di casa, infilai le chiavi nella serratura ed entrai, presi il contenitore di polvere Rossa e la gettai sulla soglia della porta.

Io: Ma che...??

Notai troppo tardi che tutti quei morti non stavano seguendo me, al contrario, era come se io non ci fossi, era come se nessuno ci fosse, continuavano a rigare dritto senza fermarsi vicino nessuno. Uscii in strada con un filo d'ansia che sparì quando un ragazzo mi oltrepassò senza fermarsi. Chiusi la porta di casa e misi le chiavi in tasca e mi incamminai seguendo l'Orda di morti. Dopo qualche ora mi ritrovai in uno dei tre boschi di Miami, ma non sapevo di preciso quale fosse quindi continuai a seguire quelle carcasse puzzolenti e lente fino a che non si fermarono di fronte ad un palazzo completamente nero e ricoperto da piante rampicanti. Mi avvicinai alla porta ela spinsi facendola aprire, anche se avrei preferito che non si fosse aperta ed io sarei tornata a casa. Della polvere Rossa contornava tutta la struttura e quando entrai le luci si accesero subito. Un salone immenso mi apparve di fronte agli occhi con una grande scalinata al centro della sala dalla quale stava scendendo una bambina vestita di rosa.

"Ciao..tu chi sei?

Io:D..Denise..Denise Torres..

" O tu sei l'amica di Denny, il mio fratellone si è lamentato tutto il giorno di te. io sono Sara Okonel".

Io: il tuo...waw.

Denny: HEI tu..ragazza strana che frequenta Biologia con me, cosa ci fai qui? Come sei entrata?

Mi voltai e lo vidi, Denny. Mi sentivo così imbarazzata da non riuscire a parlare, così guardai la ragazzina sperando che lo avrebbe fatto lei al mio posto, ma per ; a sfortuna lei non c'era più.

Io: Non...Ecco...I morti...la polvere...tua sorella...tu vivi qui?

Denny: Non dire stronzate Ragazza di Biologia, vivo da solo.

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