A biologia il mio banco era vuoto, o almeno la sedia accanto alla mia. Non avevo permesso a nessuno di sedersi li, nemmeno a Denny
"fanculo, è il posto di Tory" gli avevo detto dopo una breve discussione avvenuta in classe. Denny era seduto il banco accanto al mio, vicino a Patty che continuava a toccargli il braccio parlando di cose che non mi interessava sapere. Come sempre presi gli appunti, e quando alla fine della lezione guardai il foglio scritto mi salì la malinconia poiché quando c'era Tory non riuscivo mai a segnare tutto e lasciavo il foglio mezzo bianco. Posai tutto in cartella e uscii dalla classe dieci secondi prima che suonasse la campanella, arrivai spedita in uno dei tanti bagni e chiudi la porta a chiave sperando che il mio singhiozzare non sarebbe arrivato all'orecchio di nessuno. Dopo pochi minuti la porta si aprì e le voci delle ragazze iniziarono a rimbombare tra le mura dei bagniPatty: Quella piccola stronza guarda cosa mi ha fatto.
Catrina: Meriterebbe una bella lezione.
Merien: Ha iniziato una guerra che non può vincere.
Patty: Ma poi chi si crede di essere? Solo perché ha accanto a lei Denny si sente la regina del mondo, ma in fondo lo capisco sapete. Anche a me farebbe pena, la morte di Tory le ha bruciato tutti i neuroni.
Catrina: Ho sentito dire che Tory è stata tagliata a pezzi.
Merien: Io ho sentito che lei sa tutto.
Patty: Sicuro, secondo me è stata lei ad ucciderla e adesso fa la povera vittima indifesa.
Uscii dal bagno e le saltai sulla schiena tirandole i corti capelli neri fino a farle toccare i pavimento, mi misi a cavalcioni su di lei e iniziai a darle schiaffi e cazzotti al volto, ma visto che non avevo mai fatto a botte Patty riuscì a spingermi via facendomi sbattere la testa contro il marmo del lavandino, si alzò e con un calcio secco nello stomaco mi fece mancare il respiro per indeterminati secondi. Uscirono dal bagno lasciandomi per terra a piangere in silenzio con le mani allo stomaco, fino a che la porta si riaprì e la bidella mi sollevò preoccupata. Camminavo per i corridoi sorretta dall'anziana bidella sotto gli occhi di tutto l'istituto e quando arrivai fuori la porta del preside ci trovai Patty e le amiche che mi guardavano mimando un " Vaffanculo" con il medio.
Dopo aver subito una ramanzina e una sospensione di tre giorni uscii dalla presidenza, e appoggiato ai primi armadietti c'era Denny con la mia cartella tra le mani. I suoi occhi mi guardavano con tenerezza e quando mi si ripresentò il nodo in gola non potei fare altro che corrergli in contro lasciandomi andare ad un pianto disperato.
Denny: HEI shhh..smettila Ragazzina.
Il suo braccio mi stringeva forte, e la mano mi accarezzava i capelli, ma non riuscivo a smettere.
Denny: Basta..OK? Non è stata colpa tua, quelle sono state crudeli, smettila di piangere.
Affondai il viso nella sua maglia e respirai forte fermando le lacrime. Denny prese il mio volto tra le mani e mi costrinse a guardarlo.
Denny: Guarda che ti hanno fatto..dai vieni andiamo a casa.
Io: M-ma abbiamo a-ancora due ore d-di lezione.
Denny: Chiederò al preside un permesso, aspetta qui.
Le lacrime si erano fermate ma lo stomaco faceva ancora male e cercavo in tutti i modi di non farlo capire a Denny che fissava la strada stringendo il volante con forza e rabbia. Un coniato di vomito mi si presentò in gola ed io gettai la testa fuori al finestrino non riuscendo a trattenere il vomito.
Denny: Cazzo!!
Frenò di botto sterzando a sinistra per togliersi dalla strada e scese correndo ad aprirmi la porta ed io caddi al suolo senza un minimo di forza. Avevo così tanta vergogna, avevo appena vomitato davanti a Denny. Le sue mani mi presero le braccia e mi sollevarono dal suolo arido e chiuse lo sportello, mi prese in braccio ed entrò a lato guida tenendomi seduta sulle sue gambe, mise in moto e tornò in strada. Socchiusi gli occhi e vidi il suo collo liscio che profumava di more e ci affondai il naso contro per sentire meglio quel magnifico odore, e quando lui si accorse che ero sveglia abbassò gi occhi e mi diede un bacio all'angolo della fronte.
Denny: Buona Sera Ragazzina.
Io: Da quanto tempo siamo arrivati?
Denny: Credo due ore ma non ne sono sicuro.
Non mi diede il tempo di rispondere, mi strinse a se e scese dall'auto facendo attenzione a non farmi sbattere da nessuna parte, chiuse la macchina e mi portò in casa tenendomi stretta.
Derek: Denise, Denny, ma che ci fate qui a quest'ora?
La voce di Derek mi fece sorridere e quando mi vide con la garza dietro la testa aiutò Denny a farmi sedere sul divano.
Derek controllò la testa mentre Denny teneva fermo del ghiaccio sullo stomaco per non far ingrandire la lividura che si era formata sulla pelle.Derek: Cosa ti è saltato in mente?
Denny: Dai lasciala in pace.
Derek: Denny ha picchiato una ragazza.
Denny: Anche io picchiavo i ragazzi.
Sorrisi. Era così buffa quella situazione, Derek voleva fare il duro ma la sua voce dolce lo tradiva.
Derek: La ferita alla testa è minima, non c'è da preoccuparsi.
Denny: Il livido è domato.
Il suo tono da presentatore da Ciarco mi fece iniziare a ridere provocandomi un leggero dolore sotto le costole. Entrambi si fissarono sentendosi presi per i fondelli.
Derek: Sta ridendo di te?
Denny: Si!
Non mangiai quella sera, e ne Denny ne Derek uscirono di casa ad uccidere qualche morto, quella sera fu solo film e popcorn fatti in padella, una serata tranquilla, Tory l'avrebbe adorata. Guardai l'orologio sulla TV che segnava le 23.07 e i due "maschi" della situazione già dormivano da quasi un ora. Gli posai una coperta sulle gambe ad entrambi e andai in stanza. Il buio dominava ogni angolo della stanzetta e quando provai ad accendere la lucina questa scopiò lasciandomi nel buio assoluto. Cercai il letto con le mani....ma per mia sfortuna non lo trovai.
"Ciao Denise"
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Primavera Fantasma
Paranormal"Cazzo,cazzo,cazzo". Scivolo lungo la collinetta stracciando il pantaloni che tanto amo, ritrovandomi in strada a 4 isolati da casa mia. Inizio a correre respirando a fatica ma senza fermarmi. Entro nel vialetto di casa mettendo da parte il dolore a...