Capitolo 16

96 5 5
                                    

Denny: Mettilo.

Mi voltai a guardarlo e mi accorsi che non stava scherzando, voleva che io indossassi quel medaglione, ma non ne ero tanto sicura io.

Derek: Giusto, forse scopriremo a cosa serve.

Io: Ma siete impazziti, io quel coso non lo metto.

Denny: Denise devi metterlo.

Io: No

Chiusi il cassetto e uscii dalla stanza, e più mi allontanato più quel coso tremava sbattendo contro il cassetto chiuso. Sentii i passi di Denny e Derek venirmi dietro e sapevo già come sarebbe andata a finire.

Denny: Denise metti quel cazzo di medaglione.

Io: No!! Io ho paura OK? Mi sveglio una mattina e inizio a vedere i morto, poi mi ritrovo con un cazzo di tatuaggio fatto da un morto, la mia migliore amica muore e adesso quel coso non smette di tremare. Io ho paura, quindi non rompere le palle e andate via.

I due restarono in silenzio per quasi trenta secondo prima di girare i tacchi, prendere la polvere di gesso rosso e andare via sbattendo la porta. Mi lasciai cadere sul divano e iniziai a piangere anche se non volevo. Passai tutto il pomeriggio da sola a guardare la TV, e la sera fu peggio, di Derek e Denny nemmeno l'ombra e oramai era l'ora critica per noi, ma comunque loro se la sapevano cavare quindi non sarei uscita a cercarli. Entrai in stanza e misi il pigiama ma non spensi la luce. Il medaglione continuava a tremare sbattendo contro il legno del cassetto ed io non riuscivo a chiudere gli occhi.

Io: E va bene

Mi alzai e presi il medaglione e subito il mio corpo tremò come una foglia fino a farmi venire la pelle d'oca, lo fissai fino ad intravedere qualche cosa di nero che strisciava al suo interno.

Io: Denise che cazzo stai facendo..

Avvicinati il medaglione al petto e lo poggiai al centro del tatuaggio.

Io: NO NO NO NO!!

Sentivo la pelle bruciare e il ferro del medaglione aderire fin troppo. Delle piccole "spine" di ferro mi bucarono la pelle facendo in modo da bloccare il medaglione per non farlo cadere e tutti gli forzi che feci per tirarlo via furono inutili. La testa iniziò a girare e le gambe si fecero molli come tutto il resto del corpo, caddi al suolo e portai le ginocchia al petto e le mani alla testa. Sentivo come se qualche cosa dentro di me stesse cercando di uscire, e fu in quel momento che dopo aver urlato come mai prima mi girai verso lo specchio e la vidi...una grande ombra nera che usciva dal retro del collo, con lunghi denti e occhi piccoli e bianchi che urlava facendomi fischiare le orecchie.

Io: Va Via!!!!! Denny!!!!!

Quella cosa si voltò verso lo specchio guardandomi dritto negli occhi, occhi grandi e bianchi, era così orribile, così inquietante.

Io: Denny!!!!!

La porta della stanza si aprì facendo e quando Denny accese la luce quel mostro diede un urlo assordante e sparì lasciando cadere il medaglione al suolo. Gattonai fino a raggiungere le gambe di Denny e scoppiai a piangere senza riuscire ad alzarmi.

Derek: Cosa succede??

Denny: Muddamir..

Ero seduta sul divano tremante, non riuscivo a togliermi dalla testa quella cosa che usciva dalla mia schiena e mi fissava, era stato orribile.

Denny: Ricordi quando i nostri genitori ci parlarono di quel mostro buono?

Derek: quello che distrugge i morti?

Denny: Esatto!!

Derek: Muddamir..

Cercai di parlare ma ottenni solo un filo di voce.

Io: Chi è?

Denny: Muddamir è un Serpente gigante richiamato dal Faraone per tenere le anime dannate lontane dalla Moglie e da Lui dopo la morte.

Derek: E adesso, quando tu lo hai indossato, hai aperto "lo scrigno" in qui fu imprigionato.

Denny si fermò di scatto guardando Derek con timore e paura.

Denny: Aspetta..ciò vuol dire che se adesso la chiave cel'ha Denise il faraone è in pericolo?

Derek: vero! E lei potrebbe raggiungerli nel Limbo senza ostacoli.

Denny: Dannazzione.

Derek corse in camera mentre Denny apriva il mobile per prendere acqua e cibo che posò sul tavolo, Derek tornò con un borsone pieno di vestiti, prese una busta rigida e ci mise dentro tutto quello che aveva preso Denny.

Io: Cosa state facendo?

Denny: Dobbiamo partire subito.

Io: Per andare? Io...io non posso, la scuola è quasi finita e devo prendermi la qualifica, e i miei genitori..la casa..

Denny: Tu non capisci.

Mi spaventò.

Denny: Le bambina di pezza trova il faraone il mondo sarà sotto il dominio dei morti in pochissimo tempo.

Io: Come?

Denny: La regina d'Egitto indossa il medaglione del potere, e se lei ci mette le mani il mondo verrà distrutto.

Eravamo in macchina da ormai tre ore, e ne Derek ne Denny mi avevano detto dove eravamo diretti. Ero triste, non mi avevano permesso di chiamare nessuno, ne di prendere le cose a me care, ero andata via con pochi vestiti e il telefono, nulla di più. I due non proferirono parola, e ogni tanto si davano il cambio alla guida, mentre l'unica cosa che potessi fare era guardare la strada che scorreva veloce sotto le ruote della jeep che Derek aveva comprato. Il buio mi assalì appena i miei occhi si chiusero e un pizzico di panico mi attraversò il corpo.

Fui svegliata dal suono di un clacson insistente dietro di noi, e anche se la luce del sole era sparita facevo fatica a tenere gli occhi aperti.

Denny:HEI ti sei svegliata.

Derek: hai dormito per quasi 7 ore.

Io: Dove siamo?

Mi misi a sedere e guardando fuori al finestrino notai tanti palazzi alti e rossi con grandi finestre colorate. Il sole era coperto dalle nuvole he minacciavano pioggia e i marciapiedi era stracolmi di persone vive e morte che mi fissavano sorridenti.

Io: Ci sono i fantasmi. Dove siamo?

Denny: Ci sono fantasmi ovunque ragazzina.

Derek: Benvenuta in Germania Denise.

Primavera FantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora