Capitolo 9

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No. Non poteva essere vero, tutto era così assurdo, tutto sembrava essersi fermato in quel momento, e anche il mio cuore saltò vari battiti alla notizia che mai avrei voluto ricevere. Notai Denny avvicinarsi velocemente a me e afferrarmi per un braccio evitando che io scivolassi giù dalla sedia e svenissi, gli occhi erano stracolmi di lacrime e bruciavano.

Io: Capisco, beh appena esco da scuola passo a casa sua. OK. Buona Giornata a Lei.

Lasciai che il telefono cadesse al suolo e mi lasciai completamente andare ad un pianto disperato e allo stesso tempo liberatorio. Denny mi tirò su a mi strinse forte tra la sue braccia sussurrandomi all'orecchio cose che non riuscivo a capire.

Io: È stata colpa tua...

Lui si allontanò guardandomi di traverso e incazzato.

Denny: Ragazzina ma cosa dici? Quando Tory è andata vi-...

Io: STA ZITTO!! Sei stato tu a mandare via Tory, ma sapevi che sarebbe stato pericoloso. Perche lo hai fatto?

Denny: l'avevo cosparsa di Polvere di...

Io: Non serve spargere le persone con quella roba.. tu...io ti odio! Hai rovinato la mia vita. Mi hai costretta a fare ciò che io non volevo fare.

Le nostre voci erano alte più del dovuto e tutti i professori e alcuni alunni si avvicinavano alla porta seguendo la conversazione che -anche a parer mio- stava prendendo una brutta piegha.

Denny: Io costretta? Sei tu che ti sei presentata a casa mia.

Io: Ma tu perché cavolo sei venuto qui? Non potevi restare dove eri?

Denny: Io volevo, ma mi hanno mandato qui per proteggere te che sei solo una stupida ragazzina viziata.

Restai in silenzio a fissarlo, i suoi occhi erano colmi di rabbia e sapevo che tutto quello che avrebbe detto mi avrebbe ferita.

Denny: Tory è morta perché tu gli hai detto tutto, quindi la colpa non è mia chiaro? Tu l'hai messa in pericolo quando glielo hai detto. Io ero felice dove ero, avevo tutto, ma poi un giorno il capo mi dice che devo andare a Miami perché una stupida ragazzina è in pericolo, e non solo vengo qui lasciando tutto, devo anche essere accusato della morte di una persona? Oh no mia cara, fottiti.

Silenzio. Le persone vicino la porta erano rimaste a bocca aperta dopo la scoperta della morte di Tory, mentre Denny continuava a fissarmi in silenzio. Afferrai il telefono e la cartella ed uscii dalla stanza camminando a testa bassa e con i pugni chiusi cercando di schivare tutti quelli che mi si paravano di fronte, ma senza riuscirci.

"Denise ho saputo della morte di Tory, quanto mi dispiace. "

La voce di Patty mi penetrò i timpani fino ad arrivare al cervello che subito rivisse tutte le torture che aveva fatto a me e Tory quando avevamo iniziato la scuola. Mi voltai a guardarla e sotto gli occhi attenti di quasi tutta la scuola le sferrai un cazzotto in pieno volto sentendo il rumore dell'osso del naso che iniziò subito a grondare sangue.

Io: Stronza!!

Ero uscita dalla scuola e stavo girando in macchina da quasi due ore senza sapere cosa fare o dove andare. Non avevo la forza di presentarmi a casa di Tory e rivedere i suoi genitori, suo fratello, le sue foto...lei era morta, la mia migliore amica non c'era più ed io iniziavo a sentirmi presa e sola, e poi più pensavo a Denny, più i miei nervi mi divoravano. Decisi di tornare a casa, e quando i miei piedi varcarono la soglia i miei nervi scoppiarono del tutto, le lacrime scorrevano come un fiume e la gola si stringeva sempre di più, sul ciglio della porta c'era un foglio scritto dai genitori di Tory dove mi invitavano a partecipare al funerale della figlia. Cosparsi la soglia di polvere di gesso e chiusi la porta a chiave, posai tutto sul tavolino dell'entrata e andai a dormire.

"Denise Bentornara mia cara"
-Chi sei?-
"Oh non ha importanza. Volevo farti le mie condoglianze, ho saputo della morte di Tory"
-Tory...già.-
"Povera piccola, sei spaventata. Sai chi ha ucciso Tory?"
-No. Tu lo sai?-
"Oh certo che lo so mia cara, io so tutto"
-Dimmelo ti prego-
"E io cosa ci guadagno?"
-Ti darò tutto ciò che vuoi.-
"Non mi basta"
-Farò e ti darò tutto ciò che vuoi. Ti prego dimmelo-
"Sono stata io".

Saltai sbarrando gli occhi che fissavano il buio della stanza, ero sudata e stavo tremando di paura. Scesi dal letto e andai a bere un bicchiere d'acqua fredda e notando l'orario restai stupita poiché avevo dormito praticamente una giornata intera. Andai a fare una doccia e non facevo altro che pensare a quella faccia, quella ragazza del mio sogno che usciva dal profondo delle tenebre presentandomi il suo volto sfigurato, oserei dire distrutto.

Ero ferma in macchina fuori casa di Tory da quasi un ora, le mie gambe non volevano trovare la forza di entrare in quella casa e vedere la tomba che conteneva la mia migliore amica, ma non potevo non andarci. C'erano i ragazzi che frequentavano i suoi corsi e le ragazze della squadra di palla a volo, i parenti e persone che non conoscevo, e tutti piangevano tranne me. Sua madre mi vide entrare in camera da letto e corse verso di me stringendomi forte e facendomi crollare ancora una volta in un pianto ricco di dolore.

Io: Come va Samanta?

Samanta: Non ho sentito nulla!

Aspetta, ciò voleva dire che era stata uccisa in casa.

Samanta: Ho trovato questo vicino al suo corpo...credo sia per te.

Presi quel piccolo foglietto bianco macchiato di sangue secco e lo aprii piano per non strapparlo.

" Desktop. File Tory. Video. Sono stata io".

"Sono stata io!!". Infilati il biglietto in tasca e mi allontanai camminando a passo svelto nella stanza di Tory, chiusi la porta accesi il PC e cliccai ciò che c'era scritto sul foglio, davanti ai miei occhi partì un video di tre minuti.

Io: Tory...

La luce che lei usava notte la illuminava mentre dormiva rivolta verso il PC. Dopo quasi un minuto alle sue spalle vidi passare un ombra nera, fine, non tanto alta, che girò attorno al letto fino a coprire il volto di Tory, spense la luce e dopo il secondo minuto la luce della camera si accese ed io, con ogni singolo muscolo del corpo paralizzato iniziai ad urlare dentro la mia testa. La mamma di Tory piangeva in ginocchio vicino al corpo morto della figlia sfregiata e tagliuzzata ricoperta di sangue e con le braccia e le gambe girate al contrario, e proprio accanto al suo corpo, seduta sul letto c'era la ragazza del mio sogno, con la testa chinata a destra e un sorriso maniacale sul volto. Il PC si spense da solo e il mio stomaco si chiuse, la testa iniziava a fare male e l'unica cosa che riuscivo a pensare era " Vomita".

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