Il ritorno a scuola

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Oggi é domenica... Domani ritorneró a scuola e devo ammettere che sono nervosa. Molto nervosa. Non so se quello stupido prof di ed.fisica sia stato la causa del mio crollo emotivo... So solo che mi ha fatto male quella sua stupida frase.. "Sembra che stia vedendo un cadavere". Gia, peccato per lui che io l'ho davvero visto. E anche per due volte.
Ma non mi farò piú sottomettere dalle mie emozioni. Mi autoprometto che d'ora in poi cercherò di gestirle...
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"Liliana sei pronta?!"
"Si, Lety sono pronta. Arrivo subito."
Mi guardo un ultima volta allo specchio. Sono "fashion", come vuole quella peste di Lavinia, ma sta volta niente abito.. Giusto un paio di jeans strappati, abbastanza aderenti e una maglia grigio chiaro con una scritta azzurra. E ovviamente le scarpe bianche con un pò di tacco (questo sarebbe il colpo "glam" ,secondo Lavy)...
Afferrato lo zaino, tutte e tre usciamo di casa.

Arrivo alle 8:02... Accidenti a quella signora che mi ha fermata perché voleva indicazioni stradali! Beh... Alla prima ora ho arte. Spero che per due miseri minuti la prof non mi faccia la predica.
Raggiungo in fretta e furia la porta della mia classe e la apro di scatto. La prof smette di scrivere sul registro e mi squadra da capo a piedi.
"Signorina Fiocchi.. Ben tornata! Come sta?"
Wow. Questa gentilezza non me l'aspettavo proprio...
"Ehm, sto bene. Grazie".
Niente predica. Fantastico!
Mi siedo al mio banco e comincio a tirar fuori il libro di arte.
Noto che alcuni dei ragazzi ridacchiano e mi lanciano diverse occhiatacce... Ecco, ci risiamo. Ti pare che qualcuno si interessi di me e di come stia?
No.
"Aprite il libro a pagina 122 ragazzi. Oggi cominciamo un nuovo argomento".
Cerco subito la pagina richiesta, ma non appena alzo lo sguardo dal libro noto che Christian, il mio compagno di banco che da sempre mi é sembrato simpatico, allunga una mano nella mia direzione con uno sguardo abbastanza malizioso.. Io mi sposto un po piú in là con la sedia cercando di mantenere la calma, ma quello non vuole proprio arrendersi. La sua mano destra comincia ad accarezzare la mia coscia ed io, d'istinto, mentre mi sposto di nuovo bruscamente, caccio un piccolo urlo. La prof, che stava scrivendo alla lavagna qualcosa fino a qualche secondo fa, si gira di scatto e chiede alla classe: "Ragazzi va tutto bene?"
"Si, prof", rispondono tutti in coro.
"Allora smettetela di farvi gli affari vostri e seguite la lezione, dato che siete tutti prossimi all'interrogazione."
Accidenti! Interrogazione di arte su...
Bohh! Non capisco nulla di cio che spiega questa. O my God!
Christian si decide finalmente a lasciarmi in pace ed io sono molto piú rilassata, ora.
Spero che da qui fino alla fine della giornata non capitino troppe cose...

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Finalmente é arrivata l' ora di pranzo!! Santo Cielo, che fame!!
Nella mia scuola c'é la mensa, ma non é come quelle che ci sono nelle elementari: questa é una specie di ristorante, ma ho l abitudine di chiamarla ugualmente "mensa".
Prendo un vassoio, mi servo e vado alla ricerca di un posto in cui sedermi. Guardandomi attorno vedo che tutti i tavoli sono occupati e che l unico posto libero é... Accanto a Vanessa!
O mio Dio. Quella é una delle mie peggiori compagne di classe... E figurati se perde l'occasione di sbaciucchiarsi con... Uno che non ho mai visto.
E figuriamoci se non c'é anche quell'altra autentica oca di Aurora, l'ombra di Vanessa, piú che una sua amica.
Beh, io ho fame. É da giorni che non mangio nulla, percui se non mi accettano... Amen! Io mi siedo lí. No, aspe... Meglio farsi il segno della croce, prima.
Ok. Vado.
"Ehm.. C-ciao. Scusate se mi siedo qua, ma non c'é altro posto e.."
"E hai pensato che una debole come te possa stare con noi... Per mangiare."
A parlare indovinate un po chi é?
Vanessa, ovvio. Mi guarda schifata. E ride.
Che gente...
"Io non sono debole, Vanessa. Al contrario. Semmai le persone come voi, che vi credete fighe ma in relatà non lo siete, possono essere definite 'deboli'."
Un attimo. Quella che ha risposto sono stata io!!! Wow! Ho avuto il coraggio, finalmente. Qualcuno da lassú mi sta aiutando, lo sento.
Decido di sedermi e di cominciare a mangiare anche se so che sono al centro dello sguardo di tutti.
"Ahhhaa! Liliana ma sai che hai fatto proprio un bel cambiamento? Ora hai l'aria di...
Una barbona!", commenta dopo un po Aurora.
Ora tutti ridono come dei matti.
"Ahhaa! Non dici nulla, ehm.. Lily?"
A dire il vero, non so cosa dire. É come se il mio cervello non volesse dare comandamenti alla mia bocca.
"Ma come mai a 20 anni sei ancora qui?! Non dovresti essere gia al lavoro?!"
Sta volta é Christian a parlare...
Non ho fatto nemmeno caso alla sua presenza.
"Già, Liliana.. Noi tutti abbiamo 19 anni e tu.."
Ma che ne sanno, loro? Non sanno che a causa di una tragedia non sono potuta nemmeno uscire di casa per un anno intero a causa delle mie crisi isteriche! Che ne sanno di cosa mi sia successo? Niente. Nessuno sa niente.
"Non sono affari che vi riguardano, questi!".
"Ma si lasciamola stare... Non abbiamo tempo da perdere con una sgualdrina."
"Ahhhhhaaahhhhhaaa".
Questa é troppo.
Perché lei cos'é?
Senza neanche rendermi conto delle mie azioni, afferro lo zaino e, una volta alzata, mi dirigo a passi svelti verso l'uscita.
La testa mi sta scoppiando...
Tanto é inutile continuare a rispondere a quelle oche, per non dire altro.
"Lilianaa!!". Questa é una voce familiare... Chiara.
Mi volto.
"Liliana come stai? Ho visto che ti sei seduta affianco a Vanessa e a tutto il suo clan... Che ti hanno fatto?"
Chiara é l'unica persona che si sia interessata a me, a parte i prof.
Anche se non credo molto nell'amicizia, penso che sia proprio onesta e simpatica. Forse é l'unica...
"Ei Chiara! Stai tranquilla, é tutto a posto."
"Sicura?"
"Si."
Le sorrido e lei ricambia.
"Grazie per il tuo interesse."
"Di nulla".
Dopo di ciò afferro la maniglia della porta ed esco da sto edificio maledetto, anche se senza permesso. Mi inventerò qualcosa da dire ai prof piú tardi. Ora ho solo voglia di dimenticare per un po ciò che é successo oggi...
E il mio modo per dimenticare é correre.
Sin da quando ero piccola nel momento in cui ero in difficoltà o ero triste, correvo.
Non corro piú da tanto tempo ormai. Chissà che effetto mi farà.
Poso lo zaino a casa ed esco di nuovo.
Chissà dove mi porteranno le mie gambe!

*nota dell'autrice*

Ecci il 5 capitolo...
Nel prossimo scoprirete chi é il ragazzo che stravolgerà la vita di Liliana completamente.

Bye!

Insegnami a volareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora